In tempi di crisi il lettino dello psicoterapeuta è per molti un lusso. Milano offre un nuovo servizio per rendere la terapia accessibile anche a chi ha problemi economici
Andare da uno psicoterapeuta è un lusso che non tutti si possono permettere. Eppure fra separazioni familiari e problemi relazionali, mancanza di lavoro, un’intera generazione irrisolta e senza futuro, il bisogno c’è ed è in crescita.
I Consultori da soli non bastano a tamponarlo. Solo a Milano, ottima cartina tornasole del fenomeno, le liste d’attesa per i servizi di tipo psicologico e psicoterapeutico pubblici variano da 30 giorni a 6 mesi a seconda delle strutture (Asl, servizi ospedalieri).
Nella città meneghina scendono allora in campo gli “psicologi sostenibili” per permettere anche a chi ha problemi economici di stendersi sopra il lettino. Grazie a un accordo tra l’Ordine degli psicologi della Lombardia e l’assessorato alle Politiche sociali e cultura della salute del Comune di Milano, presto partirà un servizio dedicato alle fasce di popolazione meno abbienti. Sono previsti consulti gratis o con contributi minimi.
In presenza di una situazione complessa si potrà fare riferimento agli operatori comunali che segnaleranno il caso agli psicologi dell’Ordine, in servizio presso associazioni e cooperative del privato sociale. «La persona così indirizzata – spiegano da Palazzo Marino – potrà accedere gratis o con un contributo minimo a servizi di carattere psicologico che altrimenti non potrebbe permettersi. In una parola “psicologia sostenibile”, diffusa sul territorio e diretta a chi si trova in difficoltà economiche in regime sussidiario al Servizio sanitario nazionale rappresentato dai consultori».
L’idea trae origine dall’analisi dei numeri: a Milano, spiegano gli esperti, circa il 15% della popolazione maggiorenne (intorno a 160mila persone) ha dichiarato di essersi rivolta allo psicologo in qualche momento della propria vita, mentre la domanda annua è ora stimata sui 55mila individui. Il problema era che nel Servizio sanitario nazionale è possibile usufruire solo di percorsi psicologici brevi mentre spesso è necessario che il paziente sia seguito nel tempo per accompagnarne il percorso e monitorarne i progressi. La rete della psicologia sostenibile potrebbe offrire un utile supporto e magari uno spunto per altre città italiane.