Dal terrore degli animali a quelllo degli spazi aperti, fino alla paura del volo o quella (più curiosa) di trovarsi di fronte a una persona mascherata. Ecco le forme più comuni di fobia
Sono più di cinquecento le fobie censite a livello mondiale. C’è chi ha paura dei polli e delle galline e chi trema davanti a libri (bibliofobia) o all’ascolto di una canzone in radio (melofobia). Di sicuro almeno l’otto per cento degli italiani soffre di fobie. Ecco le più diffuse:
aracnofobia, paura dei ragni;
antropofobia, paura della gente e dei contatti sociali;
aerofobia, paura di volare;
agorafobia, paura degli spazi aperti;
claustrofobia, paura degli spazi chiusi;
acrofobia, paura delle altezze
brontofobia, paura delle tempeste e dei tuoni
Poi ci sono fobie meno specifiche come la paura di prendere mezzi pubblici, guidare la macchina, volare, attraversare tunnel o ponti, prendere l’ascensore, entrare in luoghi chiusi; la paura degli animali (cani, topi e serpenti), quella del sangue e della vista di ferite aperte e aghi.
Alcune di queste fobie, come quelle per gli animali o gli aghi, compaiono più di frequente tra i bambini. Le fobie però possono aver avuto origine anche da un trauma o da una esperienza molto scioccante che ha effettivamente scatenato una reazione ansiosa. In questo caso la paura è legittimata dall’evento, ma la sua durata nel tempo e la ricomparsa anche in caso di situazioni non rischiose rappresentano un campanello d’allarme.