Direttore esecutivo del Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock (Germania) è uno dei fondatori della metodologia della demografia, e fra i massimi esperti mondiali nei campi della biodemografia e la ricerca sull’invecchiamento. E’ stato fra i primi a proporre l’idea della plasticità della longevità. Vaupel ha dimostrato che non c’è un limite preciso all’aspettativa di vita dell’uomo ed ha avanzato l’ipotesi che la durata della vita umana non è fissa, ma varia anche in funzione delle dimensioni della popolazione. Vaupel ha inoltre sviluppato il campo nascente della demografia evoluzionistica, mettendo in relazione la mortalità specifica di ogni età con i processi evoluzionistici che la determinano. Di conseguenza si è concentrato sullo studio del miglioramento dei tassi di mortalità nella vecchiaia, specializzandosi nell’ambito dei supercentenari come sottogruppo di popolazione. A partire dal 2000 ha creato così il primo Database Internazionale sulla Longevità, che mette a disposizione degli studi demografici ampie informazioni sugli individui che raggiungono le età più avanzate. Tema del suo intervento a Venezia è “The Biodemography of Longevity”.
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