Lo rivela una ricerca dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma effettuato su 5700 bambini.
A mettere in guardia sui rischi che comporta l’aumento del numero bambini obesi e in sovrappeso nel mondo, da tempo ci pensa l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo i dati forniti dall’agenzia Onu per la salute, circa 44 milioni di bambini con meno di 5 anni (il 6,7% del totale) sono in sovrappeso o obesi: valori in aumento rispetto a due decadi fa quando erano 31 milioni (5%) e che allargano il problema – una volta tipico dei paesi occidentali – anche a quelli africani (in questi paesi in 22 anni il numero è cresciuto 4 a 10 milioni)
Dati allarmanti confermati anche da un recente studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA Pediatrics. Dallo ricerca del prestigioso ospedale romano che ha coinvolto più di 5.700 bambini tra i 2 e i 6 anni di età, tutti visitati da pediatri della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) tra il 2011 e il 2012, emerge che circa 600 di loro (il 10%) hanno sviluppato sovrappeso o obesità nell’ultimo anno. In quasi il 40 per cento dei bambini ai quali è stato effettuato un articolato esame del sangue, compaiono fenomeni di metabolismo alterato da pressione alta, colesterolo alto, glicemia elevata o bassi livelli di colesterolo “buono”. Valori che in età adulta possono portare ad un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete.
«I risultati evidenziano che il rischio di alterazioni metaboliche legate all’obesità comincia a manifestarsi presto nella storia naturale dell’aumento di peso», spiega la dottoressa Melania Manco, ricercatrice di Malattie Multifattoriali e Fenotipi Complessi del Bambino Gesù.
