Dopo aver siglato l'accordo con la Nissan, il piccolo regno himalayano punta a diventare il paese più sostenibile del pianeta.
Il Bhutan, paese famoso per misurare il progresso economico sulla Felicità Interna Lorda invece che sul Pil, ha appena raggiunto un accordo con la Nissan per la fornitura di vetture modello Leaf a emissioni zero destinate ai funzionari del governo e al servizio di taxi della capitale Thimpu. Il piano prevede anche lo sviluppo di un’infrastruttura nazionale di ricarica rapida per i veicoli elettrici alimentata da energia totalmente rinnovabile. Un passo importante nel tentativo di convertire a poco a poco all‘energia pulita il parco macchine circolante oggi formato da 36.000 autovetture.
«C’è un grande coraggio e una grande volontà da parte del paese per posizionarsi a livello mondiale nell’ambito delle auto elettriche e diventare un modello per il futuro», ha dichiarato Carlos Ghosn amministratore delegato della Nissan. Che ha aggiunto: «In qualità di leader globali nelle emissioni zero e costruttori del veicolo elettrico più venduto al mondo, noi crediamo e investiamo nella straordinaria visione del Bhutan realizzando il futuro dei trasporti in cui anche noi crediamo».
Paese produttore di energia idroelettrica, il Bhutan ne esporta in India la quasi totalità di (ne utilizza solo un 5% per l’uso interno) ricavandone un considerevole ritorno economico che però viene speso per importare a sua volta il carburante fossile per i trasporti.
«Svilupperemo un programma che ci consentirà di arrivare a diventare un paese a emissioni zero. E sono sicuro che in questo Nissan ci aiuterà», afferma il primo ministro, Tshering Tobgay.
Ma nel piccolo paese incastonato tra le montagne della catena dell’Himalaya la rivoluzione per diventare un paese modello per la sostenibilità ambientale è cominciata tempo fa. Nel 2007 è stato approvato un progetto per trasformare la produzione agricola in organica in grado di soddisfare tutta la domanda di prodotti interna.
