Durante la giornata Be Wise molti dei visitatori si sono sottoposti alla determinazione diretta del mercurio attraverso l'esame del capello. I risultati si sono rivelati preoccupanti.
Di mercurio ne abbiamo fin sopra ai capelli: i livelli di intossicazione in Italia stanno pericolosamente crescendo. E a quanto pare i milanesi sono tra i più inquinati da questo minerale, come se non bastassero lo smog e le polveri sottili. Il dato è emerso durante la giornata Be Wise, quando molti dei nostri lettori si sono sottoposti all’esame proposto dall’equipe di Mineral Test, arrivata direttamente dalla sede di Civitanova Marche. Esaminando una ciocca di capelli con l’ausilio di macchinari ad alta precisione, i medici di Mineral Test sono riusciti a misurare il livello di mercurio nei presenti. E non ci sono buone notizie: “ Il 98% delle ottantacinque persone che si sono sottoposte al test ha nel corpo una dose eccessiva di mercurio.– spiega il dr. Gerardo Rossi, direttore scientifico di Mineral Test – E possiamo aggiungere che il livello riscontrato è molto, molto elevato, con valori sopra la media. E si consideri che abbiamo preso in esame capelli cresciuti nell’ultimo mese, e quindi il dato si riferisce a un’intossicazione recente che va ad accumularsi (tutto lascia presumere) a un’altra già presente nell’organismo”. I dati non possono avere un valore statistico, ma certo una rilevazione molto alta di mercurio nella quasi totalità dei casi, la dice lunga sulla qualità di ciò che i milanesi respirano e ingeriscono.
Perché misurare proprio il mercurio? “Perché il mercurio è l’elemento più pericoloso tra i metalli pesanti – continua Rossi – Le fonti di contaminazione possono essere molte, a livello alimentare, sanitario, industriale: troviamo il mercurio in molti alimenti, ad esempio nel pesce spada e tonno; nei conservanti di alcuni vaccini e negli amalgami dentari; nell’aria, perché tutto ciò che di organico viene bruciato, come negli inceneritori o nella combustione di biomasse, libera mercurio. E’ un minerale indistruttibile, anzi nel tempo si modifica nel metilmercurio, elemento altamente tossico. E’ così pericoloso per la salute dell’uomo, che l’Unione europea nel 2005 ha varato il programma Zero Mercury con l’obiettivo di eliminare il mercurio da tutti i paesi membri”.
Andiamo allora a vedere cosa dice la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo (COM(2005) 20 definitivo), citata dal dr. Rossi: “Il mercurio e i suoi componenti sono estremamente tossici per gli esseri umani, gli ecosistemi e la fauna selvatica. L’inquinamento da mercurio, inizialmente ritenuto un problema acuto e a carattere locale, è ormai riconosciuto come un problema diffuso e cronico a livello planetario. Elevate dosi di mercurio possono essere mortali per gli esseri umani, ma persino dosi relativamente ridotte possono avere gravi effetti negativi sullo sviluppo neurologico, e recentemente è stato individuato un probabile nesso con effetti negativi sul sistema cardiovascolare, il sistema immunitario e l’apparato riproduttivo. Il mercurio inoltre ritarda l’attività microbiologica dei suoli…”. Un bel problema dunque, soprattutto se pensiamo che, a parte l’avvelenamento acuto che dà sintomi ben precisi, nella maggior parte dei casi l’intossicazione è lenta e cronica e può manifestarsi a distanza di molti anni come causa o concausa di patologie gravi che, abbiamo visto, non risparmiano nessuno degli apparati più importanti dell’organismo.
Ci possiamo difendere dall’intossicazione di mercurio? I termometri al mercurio stanno per fortuna scomparendo, anche se ce ne sono ancora tanti in giro, ma attenzione anche ai vecchi elettrodomestici o a quelli più economici tuttora in vendita che, ci dice il dr. Rossi, “sono provvisti di termostati al mercurio e che, in caso di rottura, sono pericolosi. Un altro prodotto da tenere sotto controllo sono le lampadine a basso consumo da smaltire in modo opportuno perché contengono mercurio. Se si rompono in casa è meglio non entrare nella stanza interessata che deve essere arieggiata a lungo”.
Di fronte a un allarme che la Commissione non esita a definire planetario è ora più chiaro perché l’indagine di Mineral test sia partita proprio dal mercurio. Una soluzione però è a portata di mano attraverso l’integrazione alimentare che Mineral Test prescrive, ma solo dopo aver completato l’esame dei minerali che in dodici anni di attività ha consentito in tutti i casi trattati l’eliminazione completa dei minerali tossici compreso ovviamente il mercurio. “L’esame completo è necessario – spiega Rossi – perché agire su un solo elemento sarebbe fuorviante. Prima della prescrizione della cura è necessario studiare la mappa degli squilibri di ciascun soggetto e individuare anche possibili elementi riequilibranti. Il che vuol dire che l’organismo può essere provvisto di oligoelementi essenziali che provvedono a eliminare alcuni dei minerali tossici. Sono casi rari ma possono essere riscontrati. Insomma è come essere di fronte ad un’orchestra che deve suonare insieme in armonia”.