Wise Society : Allergia alla coda di topo, o Phleum pratense

Allergia alla coda di topo, o Phleum pratense

di Francesca Tozzi
24 Maggio 2012

Niente panico: non parliamo di ratti né delle pantegane del Naviglio ma di un'erba, prima causa di allergia a Milano. Per preparare mamme e bambini venerdì 25 maggio sarà possibile accedere a visite gratuite

Come se non bastassero lo smog, i pollini e i pioppi con le loro bianche nevicate a cielo sereno, adesso c’è anche la coda di topo a turbare il respiro dei milanesi, provocando irritazioni, asma e problemi correlati all’allergia alle graminacee.

Cos’è la coda di topo?

Per fortuna non ha niente a che vedere con i ratti, anzi. La coda di topo è un erba e, in particolare una graminacea moldo diffusa. I suoi altri nomi – sicuramente meno spaventosi – sono Fleolo, Codina ed Erba Timotea ma, secondo la tassonomia di piante e fiori è, semplicemente la “Phleum pratense”.  Questa pianta non farebbe molta notizia se non per il fatto che, secondo il Centro diagnostico italiano, si tratterebbe della prima causa di allergia fra i milanesi.

Coda di topo

Foto di Kathleen Conklin/flickr

Allergia alla coda di topo

L’allergia alla coda di topo è realtà, purtroppo. Per giungere a questa conclusione, il Centro diagnostico italiano (Cdi) ha svolto una ricerca su 855 residenti a Milano, dalla quale è emerso che, fra gli oltre 450.000 allergici in città, 7 su 10 ( addirittura il 69%) non sopportano questa graminacea dal nome particolarmente inquietante.

La coda di topo è uno dei principali fattori responsabili delle allergie che, insieme allo smog, sono alla base dell’asma allergica, patologia che oggi colpisce in Italia 6,1% dei ragazzi con meno di 15 anni. 

“Negli ultimi 20 anni – sottolinea Sergio Arrigoni, responsabile del Servizio di pediatria del Cdi di Milano – la percentuale dei bambini allergici è molto aumentata, passando dal 7% al 25%: tra le principali cause vi è paradossalmente un ulteriore innalzamento delle condizioni di vita.

Residenza in città, famiglie poco numerose e mancanza di contatto con fattori naturali (come per esempio gli animali, anche domestici) hanno alterato il sistema immunitario di questi bambini. L’inquinamento atmosferico, inoltre, ha contribuito ad aggravare questa situazione”.

Fonte: Adnkronos Salute

Coda di topo

Foto Di AnRo0002 – Opera propria, CC0 / Wikimedia commons

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