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Allergia ai pollini: consigli per ridurre sintomi e fastidi

di Francesca Tozzi
28 Febbraio 2021

Anche se piove e magari non si sentono, i pollini se ne vanno in giro a fare danni. E spesso dietro a un naso congestionato si nasconde una reazione allergica. Meglio correre ai ripari per tempo senza abusare di antistaminici e seguendo qualche semplice regola

Arriva il cambio di stagione, e la primavera è la stagione più temuta dai soggetti allergici: i pollini cominciano a farsi strada e il loro arrivo non va assolutamente sottovalutato. Convivere con l’allergia non è facile e i sintomi più comuni vanno dai nasi congestionati agli occhi che lacrimano, dal prurito agli starnuti.

E tanti fanno incetta di antistaminici di vario tipo, sperando di trovare un po’ di sollievo a questi sintomi fastidiosi. Colpa di una reazione anomala del nostro organismo che, a contatto con una sostanza che riconosce come estranea, produce grandi quantità di istamina, responsabile dei fastidi a carico della pelle (pruriti, orticaria, eczemi) delle vie respiratorie (rinite e asma) o degli occhi (congiuntivite).

Fiori in primavera e allergia ai pollini

Foto di Arno Smit / Unsplash

Come ridurre i sintomi dell’allergia ai pollini

Si stima che circa il 10% degli italiani soffra di allergia ai pollini – dovuta in modo particolare alle graminacee – allergia che se non viene curata può degenerare in asma allergica. Che fare quindi? Ecco qualche semplice regola da seguire per convivere il meglio possibile col disturbo.

Fare i test allergologici

Per prima cosa bisogna scoprire se si soffre di pollinosi o di altri tipi di allergie sottoponendosi ai giusti esami. Si eseguono le prove cutanee che consistono nell’applicare sul braccio alcune soluzioni che contengono determinate concentrazioni di allergeni e si controlla la reazione della pelle. Se compare un rigonfiamento, il test è positivo. Per una valutazione completa può essere utile affiancare a queste prove anche gli esami del sangue

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Usare gli antistaminici (sotto supervisione medica)

Gli antistaminici sono un valido aiuto per tenere sotto controllo la sintomatologia delle allergie. Quelli di seconda generazione da assumere per via orale (tra loro nominiamo loratadina e cetirizina) sono i più efficaci e sicuri per trattare la rinite allergica e l’orticaria cronica, mentre i farmaci antistaminici per uso locale, come pomate, colliri o spray nasali si dimostrano di solito meno efficaci. Si tratta pur sempre di farmaci: sebbene alcuni di loro siano in libera vendita, è meglio evitare il fai da te e chiedere sempre prima consiglio al proprio medico di base

Attenzione, però, agli effetti avversi. Questa tipologia di farmaco, infatti ha degli effetti collaterali di cui è meglio tenere conto: sonnolenza, mal di testa, affaticamento, nausea e tachicardia. Attenzione quindi alle persone sensibili, come i bambini e le persone anziane, e se dovete intraprendere un’attività che richiede attenzione, come la guida.

Ragazza con allergia

Foto di cenczi da Pixabay

Evitare di trascorrere troppo tempo all’aperto

Un’altra buona regola è di evitare di trascorrere troppo tempo all’aperto durante le giornate secche e ventose: sono proprio quelle in cui è più alta la concentrazione di pollini. In auto, quando è possibile, mantenete i finestrini chiusi per non far entrare i pollini ed evitate di parcheggiarla in prossimità di prati o giardini. Sarebbebene, inoltre, cercare di non uscire subito dopo un temporale poiché la pioggia rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree. Infine, in bicicletta o motorino utilizzate sempre una mascherina che copra naso e bocca e occhiali da sole aderenti al volto.

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