Dormire bene è un affar serio: jeg lag sociale e privazione di sonno mettono infatti a rischio la nostra salute psicofisica. Eppure sono molte le strategie da mettere in atto per rendere le nostre notti il più serene possibili
Il tuo orologio biologico è allineato con la tua routine giornaliera? Probabilmente no, e la pandemia di Covid-19 ha aggravato di molto il problema. Gli italiani vogliono dormire di più e invece soffrono di insonnia e risvegli improvvisi nel cuore della notte. Il risultato? La performance cala, la stanchezza incombe, lo stress regna sovrano e la salute in generale ne risente. Dormire bene, insomma, è ancora un’utopia. È questo il risultato di una ricerca condotta da Dorelan Research che, grazie al lavoro sinergico di professori universitari e specialisti in discipline medico sportive, si pone lo scopo di analizzare minuziosamente la grossa fetta di tempo (circa 1/3 della nostra vita) che passiamo dormendo. Dormire, insomma, è un affar serio e una corretta igiene del sonno è fondamentale per vivere un’esistenza piena e appagante. Centrale, in questo senso, è anche il concetto di jet lag sociale, sindrome oggi sempre più diffusa.
Cos’è il Jet lag sociale: orologio biologico vs orologio sociale
Andiamo a letto decisamente tardi, ci svegliamo troppo presto e facciamo scorpacciate di sonno nel weekend. Un comportamento normale per molti che, però, nasconde molte insidie. Abbiamo appena spiegato cos’è, nella pratica, il jet lag sociale, ovvero il contrasto fra i tempi naturali del nostro corpo connessi al sonno e alla veglia (determinati dal nostro ritmo circadiano e dall’alternarsi del buio e della luce) e i tempi che a cui la società contemporanea ci “costringe”.
Lavoriamo fino a tardi, facciamo sport la sera, mangiamo prima di andare a dormire e, una volta a letto – non contenti – diamo un’occhiata alle ultime mail arrivate in inbox. Inutile dire che facciamo fatica a prendere sonno, eppure la sveglia suona puntualissima allo spuntar del sole. Secondo quanto emerso dalla ricerca di Dorelan Research gli italiani vorrebbero dormire un’ora e mezza in più rispetto agli orari che la routine quotidiana ha ormai consolidato. E a ragion veduta, perché sia la privazione del sonno sia il jet lag sociale (due facce della stessa medaglia) hanno conseguenze poco piacevoli dal punto di vista fisico e mentale.
Le conseguenze
Ansia e irritabilità la fanno da padrone, accompagnate da ridotte performance dal punto di vista professionale e sportivo. Sonno distrubato e jet lag sociale generano, insomma, uno stress di cui si potrebbe benissimo fare a meno, e non solo. Dalle alterazioni metaboliche al maggior rischio di obesità, all’appello non mancano neanche diabete e possibilità di sviluppare patologie cardiovascolari. Come se non bastasse, il sonno disturbato è diventato un problema ancor più sentito allo scoppiare della pandemia di Covid-19.
«Le alterazioni della quantità del sonno si sono rese ancora più evidenti quando è iniziata la pandemia e continuano a manifestarsi in modo evidente anche a un anno dal lockdown”, afferma Jacopo Vitale, Responsabile del Comitato Scientifico di Dorelan e Direttore del Laboratorio del Movimento e Scienze dello Sport presso IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. “È aumentata la sedentarietà, con lo smart working si sono ridotti attività fisica, movimento e spostamenti, e sono cresciuti stress e preoccupazioni”. Quali sono le strategie per correre ai ripari e imparare a dormire meglio?
Come dormire bene: regole e consigli per una corretta igiene del sonno
Non solo corretta alimentazione e attività fisica. Per prendersi cura del proprio corpo è necessario anche dormire bene. A darci una mano è la cosiddetta igiene del sonno, ovvero l’insieme delle regole volte a favorire un buon riposo notturno, indisturbato e appagante.
Il giusto ambiente per dormire
Alessio Carciofi, Docente in Marketing e Digital Wellbeing e Ambassador del Benessere
Dorelan ci consiglia di “individuare la camera da letto come un tempio di benessere” dedicato esclusivamente all’arte del dormire. Lasciare il cellulare in un’altra stanza e, con lui, i richiami alla produttività e al mondo del fare può essere un valido aiuto a preparare il corpo a prendere sonno, rilassandosi. Ecco perché la stanza in cui si dorme dovrebbe essere essenziale e contenere al suo interno solo ciò che serve per dormire. Meglio non avere la TV in camera, e soprattutto, il classico angolo ufficio che è diventato così diffuso durante il lockdown: sarebbe bene spostarlo in un’altra stanza perché la sua presenza in camera contribuisce a rendere indissolubile il legame con la produttività diurna.
La giusta alimentazione per favorire il sonno
Martina Donegani, biologa nutrizionista e ambassador di Dorelan lo dice a gran voce: “quello che mangiamo a cena ha un effetto importante sulla qualità del nostro sonno”. “Il triptofano“, continua la nutrizionista, “è un amminoacido precursore di uno dei neurotrasmettitori del benessere, la serotonina. Quest’ultima, oltre a essere importante nella regolazione del ritmo sonno-veglia, è a sua volta precursore della melatonina, che produciamo soprattutto la sera per favorire l’addormentamento”.
E allora, oltre a prediligere pasti facilmente digeribili, a cena si possono mettere nel piatto alimenti ricchi di triptofano quali frutta secca (mandorle, pistacchi, anacardi ecc), ricotta e yogurt, legumi, uova e alcune verdure come gli spinaci, i cavoli, la lattuga e la bieta.
L’importanza del qui e dell’ora: dormire bene con la meditazione
Anche concedersi del tempo solo per sé, per ritrovare centratura e armonia, può essere importante per favorire il sonno. Ne è convita Michela Bonicoli, insegnante di meditazione e mindfulness, ambassador Dorelan. “Mindfulness significa passare dallo stato del fare allo stato dell’essere”, afferma la Bonicoli che, con le sue pratiche, insegna che “la pace e la tranquillità che tanto desideriamo sono, in realtà, a portata di mano”. La rivoluzione della meditazione, insomma, porterà beneficio anche alla nostra vita notturna e alla qualità del nostro sonno. Provare per credere.
Il giusto materasso
Un sonno intenso e rigenerante non può che prescindere da un materasso che consente al corpo di riposare correttamente sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista fisico. Cristian Bergamaschi, Owner di Dorelan, ha fatto di questo concetto la filosofia della sua azienda: “Dopo aver compreso il bisogno di rigenerazione delle persone e analizzato i risultati delle nostre ricerche, abbiamo lavorato per mettere a punto un prodotto realizzato con un nuovo materiale, il Myform Regen, alleato perfetto del nostro benessere quotidiano e del riposo notturno. Un grande risultato frutto di un appassionante dialogo tra scienza, tecnologia ed esperienza”.
Insomma, la scienza del sonno coinvolge ambiti e settori molto diversi tra loro che, insieme, possono aiutarci a dormire bene e a vivere al massimo delle nostre possibilità. Un pizzico di meditazione, una buona dose di digital detox, gli alimenti giusti in tavola e un materasso di ultima generazione sono gli ingredienti perfetti per rendere le nostre notti serene e le nostre giornate piene e appaganti.
Se vuoi imparare a dormire meglio, prova a dare un’occhiata al nuovo progetto Dorelan Regeneration, un vero e proprio progetto di sleep coaching con cui potrai imparare a evitare le abitudini nemiche del riposo notturno, facendo invece tue le regole per favorire il sonno.
Serena Fogli