Wise Society : Digital detox, che cos’è e come far bene la disintossicazione dal digitale

Digital detox, che cos’è e come far bene la disintossicazione dal digitale

di Maria Enza Giannetto
27 Dicembre 2022

Una pratica necessaria per tornare a essere produttivi ed efficienti, ritrovando la concentrazione. Disintossicarsi dal digitale serve per tornare a essere padroni del proprio tempo

Nella società dell’iperconnessione, il digital detox è diventato una vera e propria attività da programmare e progettare in maniera accurata proprio per dare al cervello (e al fisico) la possibilità di purificarsi dall’iperstimolazione che deriva dallo stare sempre in rete. Una disintossicazione dal digitale che aiuta, quindi, a prevenire o curare il burnout e tanti altri disturbi di concentrazione oggi sempre più frequenti.

Iperconnessione

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Che cos’è il digital detox

In inglese digital detox ha un significato molto “letterale”: disintossicazione dal digitale. Letteralmente il termine si riferisce infatti al purificarsi dall’uso eccessivo delle apparecchiature tecnologiche e digitali. La parola disintossicazione, però, porta con sé un’accezione assolutamente negativa, quasi a voler considerare la tecnologia e il digitale come una vera e propria droga. La parola, infatti, riagganciandosi un po’ all’idea delle diete detox dopo le festività o il detox prima delle vacanze presuppone quasi che sia il digitale il male assoluto, mentre è ovvio che ci si riferisce al suo uso smodato e fuori controllo a seconda dell’età e dell’utilizzo che se ne fa.

Il detox si riferisce al tempo

In pratica la definizione di digital detox si riferisce all’uso eccessivo ed “errato” degli apparecchi e non di certo all’utilizzo sano e consapevole della tecnologia. In soldoni: il digital detox è quel periodo di tempo (c’è persino chi ha ideato il digital detox day) che si sceglie volontariamente di passare lontano da “ambienti digitali” e da social media  – attività detta, in effetti, anche social detox –   per tornare a dedicarsi ad altre attività.

Digital detox: vivi il momento

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I dati dell’iperconnessione

Non si tratta di una moda o di un vezzo. Secondo uno studio di Dscout, infatti,  molte persone controllano il proprio smartphone circa 2500 volte al giorno, e c’è chi addirittura lo fa più di 5000 volte. Oltre al fatto che lo smartphone è la prima cosa a cui si pensa non appena si aprono gli occhi al mattino e lo si controlla entro 5 minuti dal risveglio. Sembrerebbero esagerazioni ma per moltissimi è ormai la prassi che dipende dalla cosiddetta nomofobia ovvero “paura di perdersi qualcosa” .

Perché fare digital detox

Ma esattamente a cosa serve il digital detox? Intanto a riprendersi il proprio tempo e la sua gestione senza gettarlo via in attività inutili. Ognuno di noi può facilmente rendersi conto di quanto tempo spreca con la tecnologia sommando i minuti (apparentemente pochi) che trascorre “scrollando” le bacheche dei profili e osservando video in cui si imbatte per caso. In media si calcola che si trascorrono ben 4 ore al giorno online per scopi non professionali o importanti. E a parte il tempo, tutto questo è un dispendio di energie inutili.

Il digitale, infatti, anche senza “scopo” è un bombardamento di impulsi cui ci sottoponiamo inutilmente. Insomma, riprendere il controllo del proprio tempo e impiegarlo in modo più produttivo è sicuramente il principale tra i benefici del digital detox.

Digital detox: la disciplina nell’uso della tecnologia e del digitale

Quel che è certo è che detox, in questo caso, fa rima con giusto mezzo, con la ricerca di un equilibrio temporale nell’uso della tecnologia, sia per fini lavorativi sia di piacere. La parola chiave è quindi “disciplina” – la stessa che si “impone” ai più piccoli proprio nell’uso di videogiochi e schermi vari – ovvero darsi una regola di vita per ritagliarsi momenti liberi, ogni giorno (o addirittura per intere giornate o weekend), dai dispositivi. Possono essere momenti di sport, di passeggiate in natura o semplicemente della quotidianità familiare (ad esempio niente tv o smartphone durante i pasti o prima di andare a dormire) fino a stanze della casa “social free”. Momenti e luoghi in cui, nonostante la voglia di prendere in mano il proprio smartphone per passare il tempo, controllando le notifiche, i social, le mail ci si concentra solo sul qui ed ora.

Fare digital detox

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I benefici del digital detox

Proviamo quindi a riassumere i benefici del digital detox. Il primo tra tutti è evitare il burnout e far riposare la mente permettendo di tornare più produttivi e concentrati alle proprie attività professionali. Disfarsi per un po’ dei dispositivi e ricavarsi dei momenti in cui si riesce a usare meno schermi, collegamenti e rete è sicuramente salutare sia fisicamente sia mentalmente, per non parlare dei benefici a livello sociale quando si sceglie di passare del tempo con le persone che si amano invece di stare costantemente in collegamento virtuale.

E’ ormai risaputo che staccare per un po’ dai social migliora i disturbi da digital quali affaticamento degli occhi, emicranie e alterazione del ciclo sonno-veglia. Dal punto di vista mentale i benefici del digital detox riguardano davvero la qualità della vita con meno ansia, maggior concentrazione, maggiore consapevolezza e creatività.

Come fare digital detox

Ammettiamolo: staccarsi completamente dai dispositivi oggi è un’impresa assai ardua. Anche perché, in moltissimi casi, la tecnologia rappresenta davvero un miglioramento della vita. Esistono però alcuni stratagemmi per modificare il comportamento “ossessivo da social” e il primo passo è rendersi conto che bisogna iniziare.

Consigli utili

Ecco dunque qualche consiglio utile per cominciare a fare digital detox.

  • Ridurre le notifiche dello smartphone in modo che resti solo ciò che è davvero importante;
  • Limitare la sincronizzazione delle mail sullo smartphone solo alle ore di lavoro
  • Niente smartphone a tavola e in camera da letto, e se possibile anche lontano dalla postazione di lavoro
  • Umposta timer e modalità non disturbare quando decidi che è arrivata l’ora di smettere di lavorare e di disconnettersi
  • Fissa degli orari prestabiliti per controllare le mail, i messaggi e per accedere la prima volta al mattino e l’ultima volta la sera ai tuoi vari profili.

Stabilire ore e luoghi digital free

Ma c’è di più. Si può partire dal darsi delle ore free-digital a una vera e propria stanza della casa in cui la tecnologia non entra, oppure ancora arrivare a decidere di non controllare mai una mail o una notifica per tutto un fine settimana. Ci sono anche offerte “turistiche” pensate proprio per venire incontro a quella che è diventato un disturbo del secolo tanto che esistono i digital detox hotel.  Si tratta di strutture ricettive dove non esisteste wi-fi e dove si segue un vero e proprio programma di digital detox.

Il guru italiano del digital detox: Alessio Carciofi

Insomma gli strumenti per “curarsi” esistono. E come insegna un vero e proprio guru del digital detox come Alessio Carciofi: l’importante è capire che è arrivato il momento di cominciare e decidere di cambiare modalità. Carciofi, autore del primo libro in Italia sul Digital Detox e docente universitario di Marketing & Digital Wellbeing aiuta infatti le persone, i genitori e le aziende a ritrovare la concentrazione, aumentare la produttività per eccellere nella vita personale e professionale e sul suo sito, oltre a corsi e consigli, ha inserito anche una breve guida con 10 tips pratici per fare digital detox.

Maria Enza Giannetto

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