Una ricerca pubblicata sul Journal of Urology e condotta su 4000 ciclisti amatoriali scagiona la bicicletta: nulle le conseguenze del sellino sull'attività sessuale
Per gli esperti, è quasi una non-notizia. Ma considerata l’ampia platea di ciclisti in Italia – oltre due milioni ne stima Federciclismo – si tratta comunque di una gradita conferma. I benefici indotti dalla bicicletta alla salute sono di gran lunga superiori ai rischi: questo il messaggio messo nero su bianco da un gruppo di urologi inglesi nelle conclusioni della loro ricerca, pubblicata sul «Journal of Urology». Gli specialisti hanno voluto indagare – su oltre quattromila uomini sportivi – le conseguenze del sellino sulla salute dell’apparato genitourinario. Risultato: nulla di differente rispetto a quanto rilevato in nuotatori e corridori, che praticano sport senza sottoporre i testicoli alle medesime sollecitazioni.
«ASSOLTA» LA BICICLETTA – I ricercatori sono partiti dalle conclusioni che alcune pubblicazioni avevano avanzato riguardo all’ipotesi che il ciclismo potesse favorire lo sviluppo della disfunzione erettile. Gli autori hanno sottoposto un questionario agli oltre quattromila sportivi arruolati nello studio, al fine di determinare il loro stato di salute sessuale. La sostanza è rimasta invariata, anche se tra i ciclisti è stata riscontrata una maggiore predisposizione a sviluppare la stenosi dell’uretra, il canale che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno: passando per la prostata e il pene. Una condizione che, se perdurante nel tempo, potrebbe determinare un aumento della resistenza al flusso di urina o sperma e richiedere il trattamento chirurgico per ripristinare il giusto diametro del canale. Difficile al momento stabilire anche se l’intorpidimento dei genitali segnalato sovente dai ciclisti possa essere la «spia» di problemi futuri. La condizione è comunque stata segnalata più spesso dai ciclisti occasionali, mentre è risultata meno ricorrente al crescere del tempo trascorso sui pedali. Segno che, con ogni probabilità, più tempo si trascorre sul sellino, meno frequente è la perdita di sensibilità a livello dei testicoli.
LA BICICLETTA UTILE ANCHE PER ANDARE AL LAVORO – È una buona notizia anche per l’Italia, che sta provando a giocarsi la carta del rilancio culturale anche valorizzando le ciclovie. Oggi si insiste molto anche sul concetto di pendolarismo attivo: il tempo che vi si dedica ha un impatto significativo sul benessere individuale, contro un maggiore tempo trascorso per recarsi al lavoro con l’auto che è risultato il peggiore per la salute mentale di un lavoratore. Tuttavia, ancora oggi, la stragrande maggioranza delle persone utilizza l’auto per recarsi al lavoro. Il restante delle persone utilizza principalmente i mezzi pubblici e, per ultima, la bicicletta. «Il ciclismo offre enormi benefici cardiovascolari e un basso impatto sulle articolazioni», hanno concluso i ricercatori, quasi a voler appellarsi alla società, nonostante l’inverno: l’inverno è rigido, ma i benefici di una pedalata sono inimmaginabili.