Cinque milioni di anziani cadono almeno una volta nel corso di un anno a causa di perdita di equilibrio, ostacoli presenti in casa, scarsa illuminazione. Italia e Irlanda i primi paesi UE ad attivarli.
In genere in casa e spesso quando sono soli, cinque milioni di anziani cadono almeno una volta nel corso di un anno. La causa non è sempre da ricercare nella mancanza di equilibrio o in un capogiro. Circa centomila cadute ogni anno, nel nostro Paese, avvengono infatti per una perdita temporanea di coscienza dovuta a un problema del cuore. Per individuarle, l’Italia è stata, insieme all’Irlanda, il primo Paese europeo ad attivare i pronto soccorso «anti-caduta».
Cadute e anziani: non esiste una sola causa
Frequenti e sottovalutate, ma non per questo non rischiose, le cadute sono una delle maggiori minacce per la salute degli anziani. «Nel 5-10 per cento dei casi si traducono in fratture, traumi cranici e ferite, con esiti che incidono pesantemente sulla qualità e l’aspettativa di vita – dichiara Niccolò Marchionni, direttore del dipartimento cardiovascolare dell’azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze -. A un anno dalla frattura di femore, infatti, la mortalità è del 20-30 per cento, mentre il 50 per cento dei pazienti sviluppa sintomi di ansia e depressione». Nella maggior parte dei casi, le cadute dipendono dalla perdita di equilibrio, dai farmaci che si stanno prendendo, da ostacoli presenti in casa o da una scarsa illuminazione. Tuttavia, il 30 per cento degli anziani arriva in pronto soccorso per una caduta non spiegata, e nella metà di questi casi la ragione è una sincope dovuta a motivi cardiovascolari. «La sincope è una perdita di coscienza temporanea dovuta allo scarso afflusso di sangue al cervello e può dipendere da un eccessivo rallentamento del battito cardiaco – spiega Andrea Ungar, responsabile della sincope unit e del centro ipertensione del policlinico Careggi di Firenze, co-direttore del congresso della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica organizzato a Roma in collaborazione con la Fondazione Menarini -. In 4 casi su 10, l’unico sintomo è proprio la caduta e spesso rende necessario l’impianto di pace-maker. Insieme alle cadute sono tra le più frequenti cause di accesso al pronto soccorso e, in particolar modo negli anziani, non è raro che i due eventi siano correlati».
«Squadre» speciali per curare le cadute degli anziani
Individuare quando questo accade è essenziale per poter prevenire nuove cadute, e proprio questo è il compito delle cosiddette «unità di sincope e cadute» nei pronto soccorso. Insieme all’Irlanda, l’Italia è stata il primo Paese europeo ad attivarle. A fare da apripista è stato il Careggi, seguito dalle Molinette di Torino, dal Policlinico Federico II di Napoli e dal Baggiovara di Modena. Prosegue Ungar: «Qui gli anziani, grazie a un team composto da un geriatra e da un cardiologo, vengono sottoposti a numerosi esami per verificare se all’origine della caduta vi sia un’alterazione del ritmo cardiaco, una cardiopatia strutturale o alterazioni dei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa. Capire la causa è importante perché, come dimostrano gli studi, può dimezzare il rischio di ricoveri successivi e ridurre di oltre un terzo i costi sanitari».
Twitter @fabioditodaro