Chi lascia il proprio Paese ed emigra vive diviso fra due culture, due mondi, due lingue: una da tenere nel cuore per tenere vivo il ricordo, l’altra da imparare per trovare un proprio spazio nella sua nuova Patria. Per questo la parola è così carica di significati per un migrante, in particolare se è donna. E proprio per valorizzarla il Caffè letterario della Casa Internazionale delle Donne ha lanciato un concorso letterario un po’ particolare, aperto sia alle migranti sia alle native, con il patrocinio della Provincia di Roma, Assessorato alle politiche culturali. Negli ultimi anni alcune donne, provenienti da Paesi diversi e fra loro lontani, hanno compiuto una scelta coraggiosa: quella di utilizzare la lingua nuova, cioè la lingua straniera, acquisita, a loro “matrigna”, non più soltanto in modo funzionale e pratico, per inserirsi nella società che le ha accolte ma per raccontare. Per queste migranti la scrittura, il racconto, la narrazione nella nuova lingua sono fondamentali strumenti di autorappresentazione e di rappresentazione dei mutamenti che intervengono in un contesto particolare come quello dell’emigrazione.
Anche le italiane, sempre più spesso presenti e attive in associazioni interculturali, amano raccontare l’impatto che l’incontro con “l’altra donna” ha avuto sulle loro vite. Questi racconti sono senz’altro una preziosa occasione di conoscenza reciproca e un momento di scambio reale e profondo attraversoil confronto dei punti di vista e dei diversi modi di narrare il nostro mondo comune. Il Caffè letterario della Casa Internazionale delle Donne si propone di incoraggiare l’incontro tra migranti e native, residenti a Roma e provincia, e di dare voce alle seconde generazioni delle migrazioni, ai loro problemi di integrazione e al contempo di rapporto con la terra di provenienza tramite un apposito concorso, rivolto alle donne, con ricorrenza annuale.
La giuria, composta da Maria Rosa Cutrufelli (presidente), Cristina Ali Farah, Isabella Peretti, Igiaba Scego, Stefania Vulterini, selezionerà i racconti inviati come da regolamento e sceglierà dieci vincitrici. Le opere scelte verranno pubblicate in un volume edito dalla casa editrice Ediesse.
Si potranno poi organizzare incontri, alla presenza delle stesse autrici, in diversi contesti e luoghi, in particolare nelle scuole. Potrà essere un’occasione per stimolare tra gli studenti e le studentesse una riflessione e una discussione sui loro rapporti con “l’altro”, il compagno o compagna di classe di un altro colore e di un’altra cultura. E viceversa: sarà interessante sentire la voce delle studentesse e degli studenti appartenenti a famiglie immigrate, i loro rapporti con i coetanei, i loro problemi ed esperienze.
Regolamento del concorso letterario
1. Il concorso è aperto a tutte le donne e le ragazze – migranti e native – di Roma e provincia
2. Le partecipanti possono inviare un racconto della lunghezza massima di 10 cartelle (trenta righe per sessanta battute) al seguente indirizzo: Concorso Incontrarsi: Racconti di donne migranti e native – Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19 – 00186 Roma Oppure via mail a : spazioincontrocidd@gmail.com (specificando in oggetto: Concorso Incontrarsi: Racconti di donne migranti e native)
3. Scadenza per l’invio dei racconti: 31 marzo 2012
4. Le opere devono essere inedite e redatte in italiano
5. Le opere dovranno pervenire via mail o in 2 copie cartacee, firmate dall’autrice, e contenere:
nominativo, luogo e data di nascita, recapito postale e telefonico e una breve biografia
6. La giuria, con giudizio insindacabile, sceglierà dieci opere
7. Le opere vincitrici verranno raccolte in volume antologico e ogni autrice pubblicata riceverà
gratuitamente alcune copie del volume
8. Alla cerimonia della premiazione, alcuni brani dei testi verranno letti da attrici