Il programma ideato dalle giornaliste Silvia Vaccarezza e Maria Grazia Capulli va in onda ogni martedì all'interno del Tg2 delle 18.20 diretto da Marcello Masi
Perché i nostri mezzi di informazione ci inondano solo di brutte notizie? Perché insistono anche a volte in maniera strumentale su tragedie famigliari, omicidi, guerre fornendoci ogni singolo dettaglio e a volte dibattendo per ore nelle trasmissioni di approfondimento dedicate?
Se lo chiedono in molti soprattutto i più giovani che attraverso l’informazione cercano di capire com’è il mondo in cui vivono. E proprio dalla lettera di un giovane telespettatore scritta alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola è nato il programma “Tutto il bello che c’è” che va in onda ogni martedì alle 18.35, su Raidue dentro il Tg. Una spazio di approfondimento che vuole raccontare solo buone notizie, quelle che negli altri telegiornali o notiziari non si danno.
«L’idea di creare un programma di belle notizie era venuto a me e a Maria Grazia Capulli sette anni fa credendo nel fatto che la nostra opinione pubblica si nutre solo di brutte notizie, anzi è bombardata quasi esclusivamente da brutte notizie», racconta Silvia Vaccarezza ospite della redazione di wisesociety.it per girare il servizio sul nostro magazine che trovate qui. «Crescere in questo clima fa perdere entusiasmo ed energia. Ma siccome crediamo nell’emulazione e nel buon esempio che lo può creare ci siamo dette perché non raccontare in un programma tutta l’Italia che funziona, facendo parlare le persone che fanno qualcosa di positivo soprattutto quelle semplici? Così come fanno i motivatori nelle aziende che creano entusiasmo e buon clima, ci siamo domandate perché ogni tanto non motivare i nostri telespettatori flagellati da notizie su Yara o su altro? E così abbiamo presentato il progetto ai direttori generali che ha riscosso successo. Ma nulla partiva».
Poi la svolta segnata dall‘invio qualche mese fa della letterina di un bambino di dieci anni di Parma stanco di ascoltare solo brutte notizie che chiedeva che proprio su Raidue venisse creato un tg di buone notizie. «La Presidente Tarantola è rimasta molto colpita dalla segnalazione e ha subito informato il direttore del Tg2 Marcello Masi che a quel punto ci ha convocate e ci ha detto: inventatevi uno spazio». In quei dieci minuti settimanali “Tutto il Bello che c’è” si occupa di belle notizie, di buone pratiche, intervista personaggi (dallo scienziato all’imprenditore, al medico) che fanno cose positive a tutti i livelli. Ma parla anche di green e sostenibilità un po’ come facciamo noi di wisesociety.it da parecchi anni ormai.
«Vorremmo che ci fossero più programmi di belle notizie o testate come la vostra e ci auguriamo che questo diventi un vero e proprio movimento» conclude ancora Silvia Vaccarezza. Perché se nel giornalismo vale il motto “good news no news” per le colleghe di Tutto il bello che c’è e per noi di wisesociety.it la good news è una notizia. E che notizia!