Wise Society : Synergie: “Cittadinanza digitale”, un progetto pilota contro il cyberbullismo

Synergie: “Cittadinanza digitale”, un progetto pilota contro il cyberbullismo

di Maria Enza Giannetto
28 Novembre 2022

Cyberbullismo ed hate speech sono sempre più un'emergenza che riguarda giovani e famiglie. La società Synergie, per la seconda edizione di "Cittadinanza digitale, una partita da vincere" coinvolge la Fondazione Carolina, vera eccellenza nella prevenzione e nella lotta contro le insidie della rete

Cyberbullismo, hate speech e tante altre sono le insidie della rete in cui si imbattono sempre più giovani nel web. Un’emergenza verso cui associazioni, imprese e istituzioni rivolgono sempre maggiore attenzione. È il caso del progetto pilota di Synergie: Cittadinanza digitale, una partita da vincere, un percorso creato dalla sezione italiana della nota agenzia per lavoro (nata in Francia nel 1969, è in Italia dal 1999) assieme alla società di formazione Risorse Italia e il Novara Football Club, con il patrocinio del CONI Piemonte.

Cyberbullismo: un'illustrazione

Immagine: Shutterstock

Fondazione Carolina al fianco di Synergie per Cittadinanza digitale

Il progetto Synergie: Cittadinanza digitale – che vede anche il supporto del Banco BPM e il patrocinio del Comune di Novara e della Provincia –, dopo che lo scorso anno ha coinvolto 500 ragazzi delle scuole superiori del territorio – quest’anno si avvale della collaborazione di Fondazione Carolina (fondata dalla famiglia di Carolina Picchio, vittima nel 2013, a soli 14 anni, proprio di cyberbullismo).

“Fondazione Carolina – spiega Ivano Zoppi, Segretario generale della Fondazione –  è la manifestazione plastica di un messaggio che ha lasciato Carolina. La storia di Carolina Picchio ricorda tutta la bellezza, l’amore e la gioia di vivere che possiamo compromettere con un solo click. Il suo messaggio alla famiglia diceva “le parole fanno più male delle botte” e la nostra mission oggi è fare in modo che non succeda più. E questo lo si può fare solo educando i giovani e la comunità educante a un uso corretto e responsabile delle nuove tecnologie. Bisogna diffondere una cultura nella quale la rete è uno strumento utile ma dove bisogna comportarsi in modo educato e responsabile”.

La mission della Fondazione Carolina

Una mission che la Fondazione porta avanti attraverso Sensibilizzazione, Formazione e Ricerca.  “La nostra attività – aggiunge Zoppi- parte della ricerca perché è importante sapere quali sono le abitudini buone e cattive sia dei ragazzi sia degli adulti e per questo collaboriamo con le università italiane per per saperne di più proprio riguardo a questi fenomeni. C’è poi la prevenzione, che facciamo grazie ad attività di formazione e informazione che coinvolgono la scuola e i ragazzi sin dalla tenera età. E poi c’è il supporto che entra in gioco quando c’è da intervenire su un’emergenza. Abbiamo un’equipe interdisciplinare, che abbraccia competenze in ambito educativo, psicologico, legale e comunicativo. Il nostro rescue team risponde al telefono ed è pronto a raggiungere chi ha bisogno in tutta Italia”.

Un’azione capillare sul territorio che in qualche modo supplisce a un gap in questo tipo di educazione. “Le forze dell’ordine – continua Zoppi – fanno un lavoro molto importante e c’è il sito del ministero Generazioni connesse con elementi interessanti, ma serve continuità educativa e coinvolgimento delle famiglie. Solo lo scorso anno abbiamo parlato con circa 80-90 mila ragazzi ma ci piacerebbe incontrare anche i genitori che spesso, invece, ignorano o sottovalutano il fenomeno. Invece è importantissimo che ci siano anche loro, così come è importante accompagnare i ragazzi con un percorso costante. Il virtuale fa parte della loro quotidianità e senza una cultura adeguata si corre il rischio di normalizzare certi comportamenti. Il cyberbullismo non è un problema tecnologico ma educativo e proprio per questo occorre lavorare dal punto di vista culturale”.

Competenze importantissime di cui ora si arricchisce il progetto pilota Synergie Cittadinanza digitale. “Fare rete in questo campo è fondamentale perché si tratta di fenomeni complessi che riguardano più ambiti della vita dei ragazzi. Basti pensare che secondo i dati del nostro comitato scientifico, l’utilizzo inconsapevole o distorto della Rete coinvolge 3 ragazzi su 4 in episodi negativi. E crea un rischio di dipendenza dal web per l’82% dei giovani. E che le principali cause del fenomeno sono noia, solitudine e assenza di regole”, conclude Zoppi.

Progetto Carolina

Da Sinistra: Paolo Picchio, il papà di Carolina, Massimo Ferranti e Giuseppe Garesio

Il percorso Synergie Cittadinanza digitale

Il percorso formativo Synergie Cittadinanza digitale lanciato in Piemonte prevede 16 ore, divise in 8 moduli da 2 ore l’uno, con classi formate da un minimo di 15 ad un massimo di 20 studenti: il percorso formativo previsto dal progetto è totalmente gratuito e vi possono partecipare tutti coloro che, compiuti 16 anni, risultino essere disoccupati.

Quattro i pilastri su cui si struttura la formazione interattiva:
1. Internet delle cose – ambiente reale vs ambiente virtuale (4h),
2. Cittadinanza digitale (4h);
3. Felici di navigare – utilizzo etico e responsabile delle piattaforme (4h);
4. Il fenomeno del Cyberbullismo – prevenzione e contrasto (8h).

L’impegno di Synergie e di Novara Football Club

“L’obiettivo è quello di riflettere con i ragazzi sulla possibilità di aprire i propri orizzonti a nuovi punti di vista, di vivere l’ambiente online nella sua potenzialità, evitando il più possibile di fare scelte disfunzionali, nell’ottica di costruire un percorso di cittadinanza digitale consapevole e responsabile.” – spiega il responsabile del Progetto per Synergie, Louis Arosio.

Il percorso vuole coinvolgere i giovani e farli riflettere su come, cosa e perché condividono online, prendendo consapevolezza della necessità di integrare la vita in rete con quella offline. Ma anche di riflettere sulla potenza della parola nella costruzione, e nella distruzione, delle relazioni.

“L’importanza etica del ruolo da noi ricoperto e la nostra mission ci hanno da sempre spinto ad assumere una posizione di riferimento su diverse tematiche sociali – sottolinea Giuseppe Garesio, AD Synergie – tra queste, la prevenzione e la lotta al bullismo, in tutte le sue possibili sfumature e declinazioni. Siamo felici di veder crescere il progetto che quest’anno raggiungerà un numero superiore di ragazzi.”

“Lo Sport – dice il Presidente del Novara Football Club, Massimo Ferranti – è un formidabile strumento di aggregazione che, soprattutto nella delicata fase dell’adolescenza, insegna ai ragazzi il valore del gioco di squadra e a relazionarsi in modo rispettoso e inclusivo.”

Maria Enza Giannetto

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