Realizzati in zone ad alto tasso di povertà, fame e guerra, i progetti promossi da PMI e da Ai.Bi.promuovono istruzione e autonomia finanziaria delle comunità locali. Con l'obiettivo anche di mettere in comunicazione i ragazzi congolesi e gli allievi di alcune scuole italiane. Perché la comprensione della diversità è un valore per la crescita
Aiutare i bambini della Repubblica Democratica del Congo con progetti dedicati all’istruzione, alla nutrizione e all’accoglienza, questo l’obiettivo di alcune associazioni che operano a livello internazionale e che hanno scelto di andare in aiuto a una delle popolazioni più provate a livello globale da fame, povertà e da una guerra, che da 12 anni devasta la zona nord est del Paese per il controllo delle miniere di coltan.
In questo scenario i bambini sono le vittime designate e per loro la parola futuro può rappresentare solo un incubo. Molti hanno perso i genitori, ma alcuni potranno ritrovare la serenità grazie alla Casa Famiglia, creata da Ai.Bi Amici dei Bambini che, con i 200 mila euro raccolti grazie all’iniziativa promossa da Alessi, ha potuto costruire una casa a Kinshasa. Qui almeno 30 bambini e ragazzi potranno crescere e andare a scuola accompagnati da volontari che come veri genitori li seguiranno con affetto e attenzione. Un aiuto che Ai.Bi. porta anche ai rifugiati nei campi profughi del nord est, e a Goma, nel Nord Kivu, dove negli ultimi mesi sono ripresi i combattimenti, le violazioni dei diritti umani e dove si trovano i campi che raccolgono gli ultimi degli ultimi: i figli dei militari che, se possibile, hanno un destino ancora più miserabile rispetto agli altri bambini.
Un progetto che punta invece alla scolarizzazione e all’autonomia alimentare di alcune comunità è Kubunina realizzato da PMI Northern Italy Chapter, uno dei rami italiani dell’associazione internazionale composta da manager e professionisti che divulga i principi di project management per migliorare le organizzazioni aziendali. L’idea infatti è proprio quella di portare le comunità locali, della cittadina di Kalemie sulle rive del lago Tanganyka e di Kasongo (un grande villaggio raggiungibile solo con un aereo ogni 15 giorni), a raggiungere l’autonomia finanziaria attraverso l’orticoltura, apicoltura e trasformazione della frutta e permettere quindi ai genitori di avere il denaro sufficiente per garantire l’istruzione ai loro figli. Gli orti hanno inoltre l’obiettivo di insegnare alle popolazioni locali l’importanza di garantire la biodiversità per tutelare la ricchezza del loro territorio.
Proprio per diffondere queste conoscenze anche al di fuori dei confini è nato un Progetto Scuola, promosso anche dal Rotary Milano International, che «si propone di gemellare scuole italiane e congolesi con il duplice obiettivo di insegnare ai bambini i principi della solidarietà e del rispetto del diverso e trasmettere la metodologia del Project Management grazie ad un kit ideato per bambini e ragazzi. Le scuole coinvolte in Italia sono 7 e altrettante sono le scuole congolesi per un totale di 44 classi gemellate» sottolinea Esther Cobos, direttore del branch italiano Piemonte e Val d’Aosta di PMI. Un progetto di sostenibilità che si nutre di valori essenziali legati a una cultura della terra che può rivelarsi un insegnamento molto istruttivo anche per i ragazzi “dell’altro mondo”.
