Wise Society : Sole, onde e galline… ed è “Roma Ocean World”

Sole, onde e galline… ed è “Roma Ocean World”

di Mariella Caruso
16 Ottobre 2014

Il velista Matteo Miceli con il suo "Eco40" tenta il giro del mondo in autonomia energetica, idrica e alimentare

Si chiama “Eco40” ed è un’imbarcazione completamente ecologica che si alimenta con l’energia del sole e delle onde. L’ha costruita Matteo Miceli, impavido navigatore 43enne che si accinge a trascorrere il suo prossimo compleanno, che cadrà il prossimo 15 dicembre, in mezzo al mare. Con la sua “Eco40”, infatti, Matteo tenterà di compiere il primo giro del mondo in solitario in totale autonomia energetica, idrica ed alimentare. Il progetto si chiama “Roma Ocean World” e prenderà il via dal porto di Riva di Traiano. Il patrocinio al navigatore (fratello dell’olimpionica Martina Miceli, medaglio d’oro con il Setterosa ad Atene 2004) l’ha dato il Comune di Roma e l’Università La Sapienza per conto della quale la barca di Miceli diventerà una laboratorio galleggiante per rilevare onde di vento oceaniche, analizzare le condizioni meteo-oceanografiche del percorso nautico di circa 28.000 miglia nautiche e verificare l’assetto dell’imbarcazione. Nel corso della traversata Miceli dovrebbe doppiare Capo di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn e circumnavigare l’Antartico in un periodo stimato di circa cinque mesi.

ENERGIE ALTERNATIVE – A rendere “Eco40” un’imbarcazione completamente ecologica sono i pannelli fotovoltaici calpestabili e i due generatori eolici che la alimentano. A trasformare in energia elettrica il movimento dello scafo, invece, ci sono due idroturbine a immersione, mentre a permettere  l’accumulazione dell’energia in eccesso sono alcune batterie al litio. L’illuminazione è garantita da led ecologici.

L’AUTONOMIA IDRICA E ALIMENTARE. Diversa la questione dell’autonomia idrica ed alimentare. Se il dissalatore fornirà a Miceli la razione necessaria di acqua potabile, per il cibo è tutta un’altra questione. Per risolverla Miceli farà salire su “Eco40” un paio di galline e consumerà le verdure dell’orto biologico illuminato artificialmente che è uno dei “plus” dell’imbarcazione. Per il nutrimento dell’orto, invece, oltre all’acqua desalinizzata utilizzerà un compost, prodotto a bordo, i cui componenti essenziali saranno alghe, l’umido alimentare e, potete anche non crederci, i “residui fisici” dello stesso marinaio.

 

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