Per fare la propria parte nella protezione dell'ambiente e dell'essere umano, Riccardo Ferretti ha lanciato il marchio d'abbigliamento sostenibile che propone prodotti di qualità, durevoli e 100% riciclati e riciclabili
What is done in love is done well. La citazione di Vincent Van Gogh è la brand signature – rilasciata su ogni etichetta – dei capi firmati Seed, azienda etica d’abbigliamento streetwear made in Italy la cui mission è quella di contribuire, a proprio modo, alla salvaguardia del Pianeta proponendo prodotti di qualità a persone responsabili. Fondato da Riccardo Ferretti a Correggio, in provincia di Reggio Emilia a luglio 2018, il brand Seed ha debuttato a marzo 2019 con una prima capsule collection (realizzata con tessuti in stock di giacenza) e a luglio 2019 ha lanciato una seconda Collezione PE 2020 Uomo.
«La collezione – spiega Ferretti – celebra la vita, l’amore e il potere purificatore dell’arte. La vita che va protetta con l’amore per se stessi e il prossimo (animali compresi) e l’arte come espressione dell’interiorità umana che ci guiderà alle scelte luminose. I volumi minimali della collezione, infatti, esaltano le storie che le forme ed i colori raccontano senza parlare, proponendo un’idea di bellezza profonda (e sostenibile) di cui fare parte consapevolmente».
Seed: moda sostenibile e circolare
E proprio nella consapevolezza che l’industria tessile sia la seconda industria più inquinante al mondo, Ferretti ha deciso di declinare il suo brand secondo le linee guida della sostenibilità, e sottolineando l’immenso potere del singolo e del consumatore, ovvero: il potere d’acquisto.
«Il mondo e la società – spiega Ferretti – stanno vivendo un’enorme minaccia: il riscaldamento globale. Il rapido cambiamento del clima, il peggioramento delle condizioni di vita di centinaia di milioni di persone e animali, la fragilità del nostro ecosistema e le drammatiche previsioni sul breve-medio periodo ci stanno aprendo gli occhi sulle nostre responsabilità di cittadini, indicandoci la strada da seguire per risolvere il problema, garantendo un futuro alla nostra specie: la sostenibilità. Le nostre scelte di consumo sostenibile sono la via più efficace per convertire il cambiamento climatico. E per farlo ci rivolgiamo, principalmente, a persone dinamiche e contemporanee che conoscono il presente e che guardano il futuro con speranza e fiducia puntando tutto sulla nostra etica che riguarda sia la sostenibilità sia l’aspetto sociale».
Moda circolare e tessuti riciclati e riciclabili
Con Seed la sostenibilità è cercata e perseguita attraverso la creazione di prodotti di qualità, durevoli nel tempo, attraverso l’utilizzo di tessuti 100% riciclati/riciclabili, fatti in Italia, prodotti dal recupero di reti da pesca abbandonate e recuperate negli oceani e certificati OEKO TEX 100, ovvero liberi da sostanze tossiche nocive per l’uomo. Inoltre, i capi Seed sono arricchiti dalla scelta di un Design Circolare che introduce nel processo creativo tradizionale è principi sostenibili e di riutilizzo delle materie prime 100% riciclabili. Ma l’intento del brand varca i confini della sostenibilità ambientale, per spingersi fino alla degli aspetti sociali e umani.
«L’essere umano è al centro dei nostri pensieri – conclude Ferretti -. Sempre di più cercheremo d’investire in progetti culturali e solidali, per restituire al territorio parte dei nostri profitti, innescando un circolo virtuoso attraverso alti standard d’impresa etica. Di fatto, già indirizziamo parte delle nostre produzioni a selezionati atelier tessili sociali, contribuendo direttamente al re-inserimento nella vita attiva di persone in momentanea difficoltà (ragazze madri, rifugiati, poveri)».