Brevi istruzioni per l'uso. E alcune testimonianze di blogger. Per sapere come scegliere gli amici dell'Associazione Servas in Italia e nel mondo
Con ogni vera amicizia costruiamo più saldamente
le basi su cui poggia la pace del mondo intero
Gandhi
Per conoscere realmente un Paese bisogna vedere da vicino come vivono gli altri. Oltre ai luoghi, alla natura, ai monumenti sono sempre le persone a fare la differenza. Con l’Associazione Servas è possibile scegliere da chi farsi ospitare.
Si scrive o si telefona con adeguato anticipo per indicare la data approssimativa della visita e ci si informa preventivamente sugli usi, i costumi e gli orari della famiglia. In casa ci si deve attenere alle elementari regole di buona educazione e, come se si fosse un membro del gruppo, oltre all’alloggio, si divide il momento del pranzo o della cena. Si aiuta nelle piccole faccende domestiche, si contribuisce alla spesa e magari si cucina un piatto tipico.
Utilizzare le liste dei soci Servas per altri scopi che non siano quelli della conoscenza personale è vietato.
Ecco alcune testimonianze di viaggio scritte dai soci dell’Associazione per il loro sito web.
«Ancora una volta è Miriam a decidere la nostra meta. Il mio interesse verso Berlino, ahimè lo confesso, è stato all’inizio subordinato al piacere di condividere un’esperienza con mia figlia, che ha sedici anni e presto mi snobberà per viaggiare con gli amici. Così è iniziata la ricerca di una socia Servas che, ospitandoci, potesse aiutarci a scoprire il volto nascosto della città…» Alda, Napoli
«Ho scoperto Servas per caso, nel 2008. Una rete di improbabili coincidenze mi aveva portato in un monastero Zen nei pressi di San Francisco dove una sera a tavola saltò fuori l’esistenza di questa Associazione. Prese vita una nuova possibilità, mi sarei potuto considerare un pellegrino, alla maniera dei “monaci girovaghi” che si muovevano di monastero in monastero rimanendo ospiti per due notti. Sono state cinque settimane molto intense, con dieci famiglie Servas visitate e tante storie che prenderebbero un intero libro per essere raccontate». Massimo, Viareggio
«A Montreal sono stata ospite dalla carissima Odile, di Servas, nella sua bellissima e comoda casa a schiera degli anni ’20. Così ho conosciuto il suo gattino grigio perla, che allora aveva pochi mesi, e che ora è diventato un gattone, di nome Nanuk. Montreal è una città in cui vivrei volentieri qualche anno, se potessi…» Flavia
«Di ritorno dal mio viaggio in Germania, come al solito, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per far si che tutto si sedimentasse e si collocasse in un posto definitivo nel mio cuore e nella mia memoria. Ecco, quel tempo è trascorso e sono pronta a fare un breve riepilogo dei momenti più salienti del viaggio. Momenti che immediatamente si identificano nelle persone conosciute, che, come nel precedente e primo viaggio con Servas, sono state splendide!». Anna Maria, Como
«E’ da un paio di anni che abbiamo deciso di riprendere a viaggiare con Servas, sia perché le mete scelte in questi anni sono Europee, sia perché probabilmente nostro figlio ha ormai 7 anni ed è diventato più semplice viaggiare. Viaggiare è un’esperienza bellissima, ma se si ha la possibilità e il coraggio di ospitare/essere ospitati dai “locali” della nazione che decidi di visitare, diventa veramente un’esperienza di vita e un reale scambio culturale e sociale». Isa, Pino e Claudio
«In Costa Rica hanno un modo speciale per descrivere i bei momenti ed esprimere l’amore per la loro terra e il buon umore; “Costa Rica, pura vida!”. Di buon umore sono anche i Servas costaricensi ovviamente, che all’amore per la terra, alla simpatia aggiungono una grande cordialità che ti offrono con calore, attenzione e amicizia». Giampaolo