Wise Society : Etichette energetiche, la nuova scala dalla A alla G: ecco come si legge

Etichette energetiche, la nuova scala dalla A alla G: ecco come si legge

di Maria Enza Giannetto
17 Febbraio 2021

Dal primo marzo 2021, le classi energetiche dei dispositivi elettrici ed elettronici di casa avranno una nuova nomenclatura. Un nuovo look per i label che, dopo quasi 26 anni, risponde alla necessità di dare una nuova scala di valutazione alle migliori prestazioni dei prodotti

Addio vecchia etichetta. Dal primo marzo 2021, le nuove etichette energetiche sugli elettrodomestici spodesteranno quelle vecchie e, in tutta l’Unione europea, le classi energetiche degli elettrodomestici avranno una nuova nomenclatura. Un nuovo look che, dopo quasi 26 anni, risponde alla necessità di dare una nuova scala di valutazione delle prestazioni di efficienza energetica dei dispositivi elettrici ed elettronici.

Cucina con elettrodomestici

Foto di Naomi Hébert / Unsplash

Nuove etichette energetiche, perché si cambia?

La vecchia etichetta energetica, introdotta in tutti i paesi dell’Unione europea nel 1995, si basava su un sistema di classificazione che va dalla lettera A alla D, con l’aggiunta del simbolo “+”. In particolare, le vecchie etichette riportavano: A+++, A++, A+, A, B, C e D. L’utilizzo del simbolo “+” per specificare la classe con minore consumo di energia, però, non si è dimostrato un sistema di comunicazione sempre sufficientemente valido e di supporto alla scelta dei consumatori al momento dell’acquisto.

Ecco, quindi perché si è arrivati alla nuova etichetta energetica 2021. Inoltre, grazie a una maggiore attenzione verso la sostenibilità, i nuovi modelli di dispositivi elettrici stanno diventando sempre più efficienti dal punto di vista energetico, e quasi tutti i nuovi prodotti si classificano nelle categorie più alte (A+++, A++, A+, A, B…). Ecco perché, anziché aggiungere altri + alla classe A si è preferito riscalare le nuove etichette, utilizzando una semplice scala da A a G.

Che cosa cambia con la nuova etichetta energetica 2021

Di sicuro, il cambiamento più significativo nelle nuove etichette energetiche è l’eliminazione delle classi di efficienza energetica che utilizzano il simbolo +. Nata dal Regolamento quadro europeo 2017/1369, la nuova etichettatura manda in pensione le classi A+, A++, A+++.

  • La nuova classificazione dalla A alla G

Nei nuovi label energetici, ci sarà, invece, una nuova classificazione dalla A alla G. Detto in breve: di A ce ne sarà una sola, sarà verde e indicherà la classe energetica più efficiente, mentre la lettera G, in rosso, sarà apposta sui dispositivo ad elevato consumo energetico. Anche se al momento le categorie più alte ci saranno ancora, dal primo marzo 2024 i prodotti in casse G e alcune classi F non saranno più venduti.

  • La scala A-G e il codice QR

Inoltre, verranno utilizzati nuovi metodi per misurare il consumo energetico e per determinare la classe dell’etichetta. Oltre alla scala A-G sul lato sinistro, le etichette riporteranno, nella sezione centrale, il valore complessivo: riportato in chilowattora (kWh) all’anno, kWh per 1.000 ore o kWh per 100 cicli.  Ma c’è di più: le nuove etichette sono fornite anche di un codice QR che, collegato a una banca dati gestita dall’UE, darà la possibilità di visualizzare e scaricare – tramite internet – la scheda tecnica completa che si trova nel registro europeo delle etichette energetiche (EPREL).

Per quali elettrodomestici e apparecchi sarà obbligatoria

La nuova etichetta energetica sarà obbligatoria per:

  • condizionatori;
  • apparecchi da cucina (domestici);
  • lavastoviglie (per uso domestico);
  • caldaie (per ambienti e per l’acqua);
  • lampade (riscalate dal 1° settembre 2021);
  • apparecchi per il riscaldamento d’ambiente locale;
  • apparecchi di refrigerazione (per uso domestico);
  • frigoriferi (professionali);
  • caldaie a combustibile solido;
  • televisori;
  • asciugatrici;
  • pneumatici;
  • unità di ventilazione (residenziali);
  • lavatrici (per uso domestico)

Il passaggio alla nuova etichetta energetica, come detto, avverrà a partire dal 1° marzo 2021, ma al momento solo per una prima serie ridotta di elettrodomestici: lavatrici e lavasciuga, congelatori e frigoriferi (incluso cantinette per vino), lavastoviglie, televisori e display; dal primo settembre le sole sorgenti luminose. A questi, si aggiungeranno poi condizionatori, asciugatrici, aspirapolvere, scaldabagni. Entro il 30 novembre 2021 tutti gli apparecchi dovranno obbligatoriamente adottare la nuova etichetta energetica, che dovrà essere ben visibile e leggibile sugli apparecchi in vendita.

La transazione verso la nuova etichettatura interessa tantissimi soggetti: dai fabbricanti agli importatori che dovranno anche fornire la documentazione tecnica che descrive il comportamento e le prestazioni energetiche del prodotto poi fruibili dall’acquirente attraverso il QR code riportato in alto a destra dell’etichetta. Tutte le informazioni saranno registrate nella Banca dati europea dei prodotti per l’etichettatura energetica, Eprel.

Nuova etichetta energetica

Foto Shutterstock

Cosa significa etichetta riscalata

In realtà, potrà capitare ancora di acquistare un prodotto con la vecchia etichetta poiché presso i rivenditori non sussiste l’obbligo di cambiarla su prodotti già stoccati. In questo caso, quindi, ci si potrà trovare di fronte a un prodotto riscalato ovvero soggetto al ricalcolo o la riscalatura della classe di efficienza energetica.

Con l’introduzione dei nuovi criteri, alcuni modelli potrebbero essere “declassati” di diverse categorie per quanto riguarda l’efficienza energetica. Per esempio, un frigorifero che attualmente è considerato di classe A+++ potrebbe essere inserito nella classe C. In effetti, anche se il prodotto e l’efficienza energetica rimangono gli stessi, la nuova etichetta prevede criteri di classificazione più rigorosi. Le etichette, però, non sono solo una guida per risparmiare energia e denaro; alcune forniscono anche informazioni sull’impatto ambientale dei prodotti, per esempio relative al rumore emesso dal prodotto o al suo consumo tipico di acqua. Facendo una scelta più informata, i consumatori potranno contribuire a un’economia più ecologica e a una vera rivoluzione energetica.

Maria Enza Giannetto

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