Grazie alla musica e alla cultura, la cittadina del Catanzarese è diventata un modello di "decentramento felice" che potrebbe essere replicato su scala nazionale per combattere lo spopolamento e far rivivere i piccoli borghi
Nocera Terinese, un borgo calabrese in provincia di Catanzaro, si erge come un esempio virtuoso di rilancio per i piccoli centri italiani. La sua storia millenaria, intrecciata con i riti suggestivi della “settimana santa”, ha da tempo affascinato visitatori e studiosi. Ma negli ultimi anni, Nocera Terinese ha acquisito una nuova identità, diventando un polo culturale vibrante grazie al Conservatorio Statale di Musica “Tchaikovsky”, un modello etico per l’Italia, un esempio virtuoso di “decentramento felice”, un modello che potrebbe essere replicato su scala nazionale con ricadute positive su molteplici aspetti della società italiana.
Nocera Terinese, eccellenza made in Calabria
Nato da un’intuizione lungimirante, il Conservatorio Tchaikovsky ha saputo coniugare la centralità della musica con le peculiarità del territorio calabrese, creando un polo di eccellenza formativa che ha attratto giovani talenti da tutta Italia e dall’estero.
Un volano per lo sviluppo locale
La presenza del Conservatorio ha avuto un impatto significativo sull’economia e sul tessuto sociale di Nocera Terinese. L’arrivo di centinaia di studenti ha rivitalizzato il centro storico, favorendo la nascita di nuove attività commerciali e creando un clima di vivacità e fermento culturale.
Un esempio di etica pubblica
Oltre al suo valore culturale ed economico, il Conservatorio Tchaikovsky si distingue per la sua etica gestionale. L’istituzione opera con trasparenza e rigore, valorizzando il merito e promuovendo l’equità di accesso all’istruzione musicale.
Un modello di inclusione da replicare
Il successo di Nocera Terinese rappresenta un modello da replicare per altri piccoli centri italiani che combattono contro lo spopolamento e il declino economico. La valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, unita all’investimento in istruzione e formazione, può rivelarsi una strategia vincente per rivitalizzare i borghi e renderli attrattivi per nuove generazioni.
Molteplici le ricadute positive sul territorio. La Valorizzazione dei talenti: favorire l’emergere di eccellenze in ogni regione d’Italia, offrendo opportunità formative di qualità anche lontano dai grandi centri; Sviluppo locale: creare un indotto economico legato alla cultura e alla formazione, contrastando lo spopolamento dei piccoli borghi; Coesione sociale: rafforzare l’identità locale e il senso di appartenenza alla comunità, attraverso la fruizione e la produzione di cultura; Etica pubblica: promuovere modelli di gestione virtuosi e trasparenti, basati sul merito e sull’equità di accesso.
Cultura condivisa e sostenibile
L’esperienza del Conservatorio Tchaikovsky rappresenta una speranza per il futuro della cultura italiana. Dimostra che, con lungimiranza, etica e impegno, è possibile creare realtà eccellenti anche al di fuori dei grandi centri metropolitani, contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese e alla valorizzazione dei suoi talenti.
Il “decentramento felice” del Conservatorio Tchaikovsky può essere un modello da seguire per costruire un’Italia più coesa, dinamica e ricca di cultura. Un Italia a una sola velocità, quella della nostra cultura.
Simone Perri, studente: «Istruzione e crescita personale»
«L’abbandono scolastico è un problema serio che ostacola gravemente il diritto all’istruzione e la crescita personale di tanti studenti. È frustrante sentirsi trascurati, soprattutto quando si ha la fortuna di avere un corpo docente di qualità, come nel nostro caso a Nocera».
«È encomiabile la dedizione dei professori che, nonostante le difficoltà, investono il loro impegno per offrire una formazione eccellente. Tuttavia, è evidente che il loro lavoro non basta. Le carenze strutturali, la mancanza di supporto amministrativo e la scarsità di iniziative concrete creano un ostacolo quasi insormontabile per gli studenti, che si ritrovano poi ad affrontare un mondo del lavoro impreparati e senza opportunità».
«È necessario un intervento sistemico e concertato che coinvolga tutti gli attori in gioco: istituzioni, scuole, famiglie e studenti stessi. Occorre investire in risorse, infrastrutture e servizi per creare un ambiente scolastico stimolante e accogliente, capace di valorizzare le potenzialità di ogni studente».
Enza Sciotto, insegnante: «La scuola deve essere inclusiva»
«La scuola deve essere un luogo inclusivo e accogliente, capace di valorizzare le diversità e di promuovere il senso di appartenenza. Ogni studente deve avere la possibilità di esprimere il proprio potenziale e di sviluppare liberamente la propria personalità».
«Purtroppo, la realtà odierna spesso presenta ostacoli e disuguaglianze. La dispersione scolastica, la carenza di infrastrutture adeguate e la distribuzione non omogenea delle risorse sono solo alcuni dei problemi che mettono a rischio il diritto allo studio di tanti ragazzi».
«È necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni per invertire questa rotta e per garantire a tutti gli studenti la possibilità di una formazione di qualità. La scuola deve tornare ad essere il centro nevralgico della crescita individuale e collettiva, un luogo di confronto, di scambio e di costruzione del sapere».
Antonio Macchione, storico: «Uno stile di vita più a misura d’uomo»
«Nocera e molte altre città italiane stanno diventando sempre più attraenti per gli stranieri in cerca di un’alternativa al caos e al ritmo frenetico della vita cittadina e di stili di vita più a misura d’uomo. La vita a Nocera è caratterizzata da un ritmo più lento e tranquillo, rispetto alle grandi città. Questo stile di vita, incentrato sulla famiglia, la buona cucina e la socializzazione, risulta molto attraente per chi cerca un’atmosfera più serena e conviviale».
«L’Italia è rinomata per la sua ricca cultura e tradizione, e Nocera non fa eccezione. La città offre un’ampia varietà di eventi culturali, festival gastronomici e siti storici da visitare. Rispetto ad altre zone d’Europa, il costo della vita a Nocera è relativamente basso. Questo fattore, unito all’ampia disponibilità di immobili a prezzi vantaggiosi, rende la città interessante per chi cerca un investimento immobiliare o una nuova residenza».
«Nocera vanta una posizione privilegiata, immersa in un paesaggio suggestivo tra mare e monti. Questo rende la città ideale per gli amanti della natura e per chi desidera godersi il clima mediterraneo».
Paolo Robaudi