Per le festività è previsto il pienone negli agriturismi italiani. Merito della compresenza di tre fattori: località vicina, soggiorno breve e prezzo accessibile
Natale in compagnia? Si, ma anche in campagna. Dato che a volte, per rigenerarsi, basta cambiare aria, allontanarsi dalle solite visioni quotidiane e riscoprire il contatto con la natura: i paesaggi, la buona cucina, i ritmi del corpo. Questo sembra essere l’orientamento di molti italiani per le prossime festività natalizie. Non essendoci i soldi per fare grandi viaggi in isole caraibiche e, a volte, nemmeno per girarsi la vecchia Europa, l’idea di unire al relax la riscoperta del nostro patrimonio enogastronomico funziona; riposo e cucina del territorio, il tutto rigorosamente lontano dalla città e dal suo smog.
Secondo quanto afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, saranno oltre 500mila gli ospiti nelle strutture ricettive in campagna, in controtendenza rispetto all’andamento generale. Già oggi quattro agriturismi su cinque dichiarano il “tutto esaurito” per i giorni dal 22 al 26 dicembre e per il lungo ponte di fine anno. Chi decide di partire lo fa seguendo tre direttrici ben precise: località vicine, soggiorni brevi e soluzioni “low-cost”. Tutti elementi che premiano la scelta dell’agriturismo, con un aumento stimato del 2,3% sullo stesso periodo del 2011.