Wise Society : Natale in campagna

Natale in campagna

di Francesca Tozzi
12 Dicembre 2012

Per le festività è previsto il pienone negli agriturismi italiani. Merito della compresenza di tre fattori: località vicina, soggiorno breve e prezzo accessibile

Natale in compagnia? Si, ma anche in campagna. Dato che a volte, per rigenerarsi, basta cambiare aria, allontanarsi dalle solite visioni quotidiane e riscoprire il contatto con la natura: i paesaggi, la buona cucina, i ritmi del corpo. Questo sembra essere l’orientamento di molti italiani per le prossime festività natalizie. Non essendoci i soldi per fare grandi viaggi in isole caraibiche e, a volte, nemmeno per girarsi la vecchia Europa, l’idea di unire al relax la riscoperta del nostro patrimonio enogastronomico funziona; riposo e cucina del territorio, il tutto rigorosamente lontano dalla città e dal suo smog.

Secondo quanto afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, saranno oltre 500mila gli ospiti nelle strutture ricettive in campagna, in controtendenza rispetto all’andamento generale. Già oggi quattro agriturismi su cinque dichiarano il “tutto esaurito” per i giorni dal 22 al 26 dicembre e per il lungo ponte di fine anno. Chi decide di partire lo fa seguendo tre direttrici ben precise: località vicine, soggiorni brevi e soluzioni “low-cost”. Tutti elementi che premiano la scelta dell’agriturismo, con un aumento stimato del 2,3% sullo stesso periodo del 2011.

 Questa tendenza non è una novità visto il successo che la scorsa estate hanno avuto queste strutture ricettive, piuttosto una conferma. La crescita delle prenotazioni è già cominciata a fine novembre, ma il pienone è atteso nei lunghi fine settimana di Natale e Capodanno, con una durata media del soggiorno di tre giorni e la formula b&b o mezza pensione. “La necessità di ottimizzare il rapporto qualità-prezzo, aggiunge Turismo Verde Cia, promuove le strutture ricettive agricole. C’è il relax della campagna ma a breve distanza da casa, c’è la possibilità di godersi una vacanza ma spendendo poco e soprattutto c’è il fondamentale aspetto enogastronomico. Senza dimenticare l’opportunità dei mercatini aziendali e della spesa in campagna per acquistare prodotti a filiera corta”.

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