La Fondazione Longevitas ha diffuso una serie di punti volti a combattere attivamente questa forma di discriminazione che dilaga sempre di più nella società e nel mondo del lavoro
L’ageismo è una realtà con cui tutti siamo entrati in contatto almeno una volta, come vittime o come testimoni. È un termine nuovo che indica però una problematica esistenziale e sociale che esiste da molto tempo: quello della discriminazione in base all’età. A farne le spese, nel mondo del lavoro ma non solo, sono soprattutto gli anziani, che vengono emarginati e considerati non più utili. L’ageismo colpisce anche, paradossalmente, anche i più giovani ritenuti spesso poco esperti o comunque non all’altezza. In entrambe le situazioni l’età diventa un metro di giudizio (negativo) e una discriminante che impedisce di far valere le proprie esigenze. Per combatterlo la Fondazione Longevitas propone oggi un Manifesto Europeo: obiettivo promuovere una vera inclusività per tutti e tutte e in particolare per le categorie più discriminate dall’ageismo. Un progetto in più punti che non è solo un appello a cambiare qualcosa ma la road map di un’evoluzione in meglio, possibile soltanto se c’è un impegno collettivo.
Perché l’ageismo è un problema
L’ageismo è quella odiosa forma di discriminazione che parte dall’età per creare un confine invisibile intorno alle persone anziane e in alcuni casi anche a quelle più giovani, che non vengono valutate adeguatamente. Sotto la bandiera dell’ageismo contro gli anziani ci sono molti tipi di ingiustizia diversi: si va dal mobbing in azienda, con spinte al prepensionamento o il licenziamento dei lavoratori “maturi”, fino alla negazione delle richieste sociali, dalla casa all’assistenza medica e la sottovalutazione delle esigenze emotive e sessuali.
Chi è vittima di ageismo secondo gli esperti vive peggio e meno a lungo: le prospettive di vita si accorciano, arrivano i disturbi psicosomatici e l’autostima cala. All’ageismo più grave si associano episodi di violenza e sopraffazione anche fisica. Insomma si tratta di un “age gap” a 360 gradi, molto insidioso perché poco considerato, che crea nuove divisioni e disparità e impedisce una più equa distribuzione delle risorse.
L’Europa e la sua popolazione “over”
L’Europa è direttamente coinvolta nella questione ageismo: la composizione anagrafica della sua popolazione, infatti, sta velocemente cambiando: nel 2021 gli europei over 65 erano il 21%, il 6% in più rispetto a vent’anni prima. Diventa, quindi, importantissimo che i governi e la società si impegnino per raggiungere l’inclusione degli anziani: la lotta contro l’ageismo è uno degli obiettivi, fra l’altro, del Decennio dell’Invecchiamento in Buona Salute (2021-2030).
Cosa dice il Manifesto contro l’Ageismo
Il Manifesto contro l’Ageismo di Fondazione Longevitas è allo stesso tempo un appello e una sfida, rivolto alle istituzioni e alla società civile, per un radicale cambio di passo, che non può avvenire se non si agisce in modo integrale e olistico in tutti i settori. Partendo dalle istituzioni europee per arrivare ai governi nazionali e quindi alle scuole, all’opinione pubblica e alle imprese e private. L’obiettivo è combattere gli stereotipi e dare spazio al potenziale umano, culturale, economico ed emotivo delle persone di tutte le età.
I 9 punti del Manifesto
- Dichiarazione di Principi. L’Ageismo è un problema sociale che riguarda tutte le fasce di età: le istituzioni Europee devono sviluppare una strategia per la lotta contro l’Ageismo, partendo dai consigli dell’OMS sul tema e sull’invecchiamento attivo.
- Giornata Europea Contro l’Ageismo. Serve l’istituzione una Giornata sul tema per sensibilizzare l’opinione pubblica, coinvolgere la società civile e promuovere azioni concrete contro questo fenomeno dilagante. È necessario sostenere anche in questo modo una visione positiva dell’invecchiamento e della diversità fra le età come ricchezza e valore condiviso.
- Educazione e Sensibilizzazione. L’educazione è fondamentale: i Parlamentari europei e i Governi nazionali devono sviluppare programmi educativi per contrastare l’ageismo fin dalle fasi scolastiche, introducendo materie che promuovano la comprensione e il rispetto delle diverse fasce d’età. Formazione anti-ageismo andrebbe fatta anche fra i professionisti e lavoratori, affinché siano consapevoli delle implicazioni dell’ageismo e siano in grado di affrontarle. Servono anche campagne di sensibilizzazione su larga scala, per cambiare le percezioni sociali sull’invecchiamento e sfatare i miti legati all’età.
- Promozione delle Relazioni Intergenerazionali. Bisogna abbattere le barriere generazionali e creare comunità più coese e solidali. Il mentoring dei lavoratori più anziani verso i giovani può connettere le diverse generazioni. Così sarà possibile trasmettere conoscenze, esperienze e valori e creare legami significativi stimolando la crescita personale e professionale.
- Inclusione Sociale e Digitale dei Senior. Il digital gap dei più anziani mette a rischio inclusione e benessere: la digitalizzazione, in particolare negli ambiti sanitari, sociali e di assistenza a lungo termine, deve l’accesso ai servizi e il loro utilizzo, mantenendo nel contempo i servizi non digitali, fruibili e immediati per tutti.
- Ageismo in Sanità. L’Europa deve sostenere gli Stati membri nelle azioni finalizzate a migliorare le risposte ai bisogni di salute della popolazione anziana, per prevenire le malattie croniche, promuovere la salute e rafforzare l’assistenza sanitaria a lungo termine.
- Collaborazioni internazionali. Per affrontare l’Ageismo su scala globale, i Parlamentari Europei devono promuovere attivamente la collaborazione internazionale, attraverso l’organizzazione di conferenze, la condivisione di best practice, di dati e risorse mettere a punto strategie più efficaci.
- Ricerche e monitoraggio. Dati e ricerche aggiornati costantemente sono importantissimi per combattere le cause e gli effetti dell’Ageismo. Utile può essere l’istituzione di organismi indipendenti incaricati di valutare regolarmente la presenza e l’entità dell’ageismo in vari settori, tra cui lavoro, salute e media.
- Partnership con il Settore Privato. La partnership strategica di settore pubblico e settore privato può coinvolgere attivamente le imprese nella lotta contro l’ageismo incoraggiando le aziende a promuovere l’inclusione e il rispetto delle persone anziane sul luogo di lavoro.
L’hashtag che rappresenta il Manifesto Europeo, che si può condividere o sostenere sul sito di Fondazione Longevitas, è #StopAgeism.
Lucia Fino