La prima birra agricola e a chilometro zero nasce da una collaborazione tra gli Istituti penitenziari di Bollate, Opera, San Vittore con il supporto del Comune di Milano
Il suo nome in dialetto milanese vuol dire “nato male”, ma in questo significato è insito tutto lo scopo del progetto che ha portato alla sua costituzione. Si perché Malnatt rappresenta il riscatto per dieci tra detenuti e ex detenuti dei tre principali carceri lombardi che hanno ora la possibilità di reinserirsi nella società e nel mondo produttivo. Ma non solo: l’obiettivo atteso, a 24 mesi dal lancio del progetto sostenuto anche con il supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Comune di Milano, è anche quello di generare risorse per sostenere ulteriori progetti che procurino ricadute positive sul sistema di esecuzione penale. Si stima infatti che, a fronte della vendita di un volume di circa 1.000 ettolitri, si potranno finanziare progetti per un valore minimo di circa 20.000 euro all’anno.
Le birre Malnatt, attualmente in fase di distribuzione presso il canale Horeca (Hotellerie-Restaurant-Café) e Moderno (e in altri locali che si sono già resi disponibili), sono birre agricole prodotte con materie prime coltivate in loco presso l’azienda agricola La Morosina, ad alta fermentazione, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia o in fusto. Tre saranno le referenze prodotte e dedicate ai tre istituti carcerari di Milano: Malnatt San Vittore, birra chiara non filtrata di solo malto d’orzo; Malnatt Bollate, birra di frumento; Malnatt Opera, birra rossa.
Finalità del progetto è rafforzare ulteriormente il ponte tra le attività educative e produttive svolte in carcere e il territorio milanese: grazie alla filiera birraria, Malnatt darà un’opportunità concreta di formazione e lavoro ad alcuni detenuti ed ex-detenuti, in particolare nelle fasi di produzione e di distribuzione presso la società Pesce.
«Un progetto tipicamente milanese sin dal nome, che coniuga alcuni dei tratti distintivi della nostra città come l’attenzione alla ricerca della qualità attraverso l’uso di materie prime a filiera corta e la capacità di saper intuire le tendenze del mercato, rappresentate dall’attenzione alle birre artigianali. Infine una peculiarità tutta meneghina, fare del lavoro la più importante occasione di riscatto e di attenzione verso gli altri», ha commentato l’assessore al lavoro del comune di Milano Cristina Tajani.