Il negozio alimentare Thornton Budgens, a Belsize Park e il primo dettagliante a introdurre una zona del locale in cui il packaging in plastica è bandito. L'obiettivo è eliminarla del tutto in tre anni e soprattutto stimolare le grandi catene a fare lo stesso
«Credo davvero che i negozi di cibo debbano essere una parte centrale nelle nostra comunità proprio come il cibo è una parte centrale nelle nostre vite. Per me, essere un dettagliante più sostenibile vuol dire abbracciare la propria comunità ed avere una coscienza ambientale». A parlare è Andrew Thornton, titolare proprietario di Thornton Budgens, supermercato a Belsize Park a Londra e primo dettagliante a introdurre un corridoio plastic-free nel suo negozio.
Thornton Budgens ha, quindi, convertito più di 1,700 linee di prodotti al packaging plastic – free nelle ultime 10 settimane e proseguirà in questo viaggio che lo porterà ad eliminare totalmente la plastica dai propri scaffali entro tre anni. Al momento nel negozio l’allestimento si basa su zone con cartelli e espositori che riportano la frase “Elimina la plastica, unisciti al nostro viaggio“.
Supportato da vip residenti in zona, come gli attori Jim Broadbent e Janet Suzman, il supermercato diventa, quindi, un vero e proprio esperimento su come vendere cibo in maniera sostenibile.
«La nostra speranza è che quello che stiamo facendo conquisti i grandi come Sainsbury’s, Tesco ed altri grandi supermercati. Non appena uno di loro si rivolgerà ai grandi produttori come Coca-cola, Heinz o Unilever dicendo “se non smetti di mandarci prodotti in plastica noi non li terremo in magazzino”, le cose cambieranno molto velocemente”».
Di fatto, l’esperienza londinese arriva dopo quella tracciata dal retailer olandese Ekoplaza ad Amsterdam nel mese di febbraio. Anche se l’ambizione di Thornton è quella di avere davvero presto tutto, dalle verdure e la frutta fino al formaggio e alla carne, immagazinato ed esposto in materiali alternativi alla plastica. Per molti prodotti, il packaging in plastica è stato sostituito da sacchetti di carta derivata dalla cellulosa. In altri casi, la scelta dei materiali di confezionamento ricade su cartone ondulato, retine in legno, vetro e metallo.
Il problema principale è stata la scelta delle confezioni per il formaggio visto che i clienti ci tengono a vederlo e, per questo, è stata sviluppato un nuovo packaging in cera, trasparente ma non di plastica.