Wise Society : Libro cartaceo vs e-book: il costo ambientale del piacere di leggere

Libro cartaceo vs e-book: il costo ambientale del piacere di leggere

di Paola Greco
8 Febbraio 2023

Inquina meno un libro cartaceo o un eBook? La risposta non è così scontata e dipende da quanto e come si legge.

I libri da sempre rappresentano uno scrigno di grandi emozioni: leggere è come viaggiare senza muoversi da casa, evadere con la mente, vivere mille vite. Ma per quanto sia un’attività che fa bene all’umore ed al pensiero, anche leggere ha un suo impatto sull’ambiente. Forse anche per questo, negli ultimi anni le abitudini di lettura si stanno sempre più spostando dal libro cartaceo alla sua versione digitale: oltre a un oggettivo risparmio non solo economico (se si esclude l’investimento iniziale dell’eReader, i libri digitali costano molto meno e spesso si possono scaricare versioni gratuite), ma anche di spazio (i lettori accaniti sono in grado di accumulare una quantità incredibile di libri, che prima o poi in qualche modo devono andare riallocati o smaltiti), è convinzione comune che l’eBook abbia un impatto inferiore sull’ambiente rispetto all’omologo più tradizionale. In realtà però questa supposizione non è così scontata… Certo, l’eReader non è causa di deforestazione per la produzione di carta, ma siamo davvero sicuri che non inquinino? Cerchiamo di analizzare la questione in profondità, in modo da diventare lettori più consapevoli.

libri cartacei

Foto di Florencia Viadana su Unsplash

Libri cartacei: quanto costano all’ambiente?

Per quanto riguarda i libri cartacei, il fattore più evidente, il primo a cui si pensa, è sicuramente quello legato all’abbattimento degli alberi per la produzione di carta.
Secondo una stima del WWF di qualche tempo fa, per produrre un chilo di fogli A4 sono necessari 700 grammi di cellulosa (quasi un chilo dunque): attraverso tutta una serie di dati, si è calcolato che da un pino di diametro medio e alto 15 metri, si ricava un metro cubo di legno, pari a 159 risme di carta, ovvero 79.500 fogli. Si tratta di numeri relativi alla produzione della comune carta per stampanti, mentre in questa sede noi stiamo cercando di capire quanto inquini pubblicare un libro, per il quale spesso si usa carta riciclata, ma sicuramente serve per darci un’idea, seppur approssimativa.

Libri e deforestazione

Bisogna però precisare che la carta è responsabile in minima parte della deforestazione: solo il 13% del legname raccolto, infatti, viene utilizzato a tale scopo. Inoltre, abbiamo già accennato all’impiego sempre più massiccio di carta riciclata, che non solo incide nell’impiego della cellulosa vergine, ma garantisce anche un risparmio in termini di energia e risorse, come per esempio l’acqua.

Emissioni e logistica

Per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra, nel tempo si sono gradualmente ridotte; sono migliorati anche i passaggi della filiera che comportano utilizzo e inquinamento dell’acqua. Infine, un altro dato che incide è il trasporto: sia quello della carta verso le case editrici, che quello dei libri nelle librerie o a casa dei lettori, se si comprano online. L’impatto logistico è molto difficile da stimare, perché dipende da molti fattori, primo tra tutti il mezzo utilizzato per gli spostamenti. Ma sicuramente questo è un fattore che incide parecchio rispetto al digitale: per poterci permette di leggere un libro, infatti, la carta deve viaggiare fino alla casa editrice, e poi da lì nei negozi, dove noi andiamo a comprarlo per portarlo a casa; oppure possiamo comprarlo su internet, saltando così qualche passaggio.

Altro fattore da considerare è quello del reso: in media le librerie restituiscono il 40 % delle copie distribuite, con un notevole ulteriore spreco su diversi fronti. Per leggere un libro digitale, invece, dobbiamo semplicemente scaricarlo sul nostro eReader. Basta il famoso “click”.

Libreria

Foto di Pauline Loroy su Unsplash

Libri digitali ed e-book: sono davvero più ecologici?

Ma al di là della minore incidenza nei trasporti, quanto inquina realmente un libro digitale? In termini di fruizione non ci sono dubbi sui vantaggi, anche ambientali, che l’eBook porta con sé: con un solo apparecchio si possono leggere centinaia di libri, che non vengono prodotti fisicamente, non occupano spazio, non sono trasportati fisicamente e non incorrono nel problema dello smaltimento.

Le terre rare

Ma è necessario distinguere l’eBook dall’apparecchio elettronico che ce ne consente la lettura e la cui produzione non è poi così sostenibile! Se un libro cartaceo produce circa 3kg di gas serra durante il processo di fabbricazione, un eReader rilascia nell’aria circa 40kg di anidride carbonica. Inoltre, l’eReader richiede anche l’estrazione di metalli rari, come cobalto, nichel, manganese, oppure minerali altamente inquinanti come il coltan, disponibili solo in alcune zone del pianeta e per la cui estrazione ci sono costi ambientali non banali da sostenere, anche in termini di spreco di acqua.

Logistica e smaltimento

E anche per quanto riguarda il trasporto: si tratta di apparecchi elettronici che sono prodotti all’estero, spesso anche molto lontano, e quindi devono compiere un viaggio lungo e altamente inquinante prima di arrivare nelle nostre mani. Infine lo smaltimento: se il volume cartaceo è comunque una risorsa rinnovabile, un eReader non è riciclabile! Come qualunque altro rifiuto elettronico, rischia di non essere smaltito nel modo adeguato, ed i lavoratori che se ne occupano sono spesso esposti a numerose sostanze tossiche.

Libro cartaceo vs ebook

Foto di Clayton Robbins su Unsplash

Libro VS e-book: chi vince la gara di sostenibilità?

Se si confronta il costo ambientale di un volume con quello di un eReader non c’è partita: la carta vince a mani basse. Ma nella sostanza chi legge poco non investe in un apparecchio elettronico che ha ovviamente un costo a parte, oltre quello del testo digitale: la riflessione è che se si è degli accaniti lettori, si può ammortizzare questo valore rinunciando per sempre all’odore della carta.

Oggi, infatti, il carbonio emesso nel ciclo di vita di un Kindle è compensato da un buon lettore durante il primo anno di vita. La vera domanda che bisogna porsi per sapere se il proprio amore per la lettura incida più o meno sull’ambiente, dunque, non è se inquini più la carta o il digitale, ma: “Quanti libri acquisto e leggo in un anno?” Con una media di 2 libri al mese, l’eReader risulta ammortizzato in termini di impronta ambientale.  Meno sono, più aumenta il tempo necessario per neutralizzare gli effetti del dispositivo elettronico. La soluzione davvero ecologica sarebbe prendere i libri in biblioteca, oppure prestarli o farseli prestare, perché in fin dei conti non è leggere che inquina, quanto acquistare.

Paola Greco

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