Il 16 maggio otto canottieri su due imbarcazioni da 12 metri partiranno dalla Darsena di Milano per arrivare a Venezia in tempo per la Vogalonga
È l’antica idrovia del Po, un tragitto che sfruttando solamente i corsi d’acqua (i Navigli, il fiume Ticino e appunto il fiume Po), permetteva di partire dal centro di Milano e arrivare direttamente a Venezia su chiatte verso l’Adriatico trasportando materiali e persone. Ma il 16 maggio questa linea, già al centro di progetti per renderla navigabile turisticamente, sarà nuovamente percorsa nei suoi 450 chilometri di lunghezza da alcuni equipaggi di vogatori della Canottieri San Cristoforo di Milano e dal Cus Lombardia. Per la prima volta dal 1927 otto canottieri su due armi da 12 metri che partiranno dalla Darsena di Milano appena restaurata, per arrivare a Venezia il 24 maggio in tempo per partecipare alla tradizionale Vogalonga che si svolge nel Bacino di San Marco.
La manifestazione (o l’impresa come l’hanno battezzata gli organizzatori) denominata reMIVEri ha come obiettivo, oltre a quello di promuovere il territorio e il paesaggio e di valorizzare lo sport fatto in un contesto territoriale ed urbanistico d’eccezione, quello di riscoprire un sistema di trasporto alternativo a quello dominante del trasporto su gomma, riscoprendo le Idrovie. Come quella appena conclusa in occasione di Expo (seppur con un paio di trasbordi da effettuare) che unisce la città di Locarno in Svizzera con il centro di Milano.
Sette le tappe, alcune inframmezzate da un trasporto su ruote (rigorosamente a trazione umana) delle canoe per superare alcune chiuse, come per esempio quelle dei navigli milanesi fino a Pavia. La più lunga (da Revere a Bottrighe) sarà lunga 96 chilometri. Un’idea che il comune di Milano vorrebbe far diventare un appuntamento fisso: «Siamo contenti di aver patrocinato questa manifestazione e faremo di tutto perché diventi una nuova tradizione milanese, da ripetere ogni anno», ha dichiarato l’assessora allo Sport Chiara Bisconti.