A Medellìn in Colombia, un'anziana del quartiere trasforma, grazie all'amministrazione comunale, un'idea in un progetto concreto in grado di sfruttare la pioggia
La sua forma colorata ricorda quella di un’enorme orchidea. E per ora sono due i fiori giganti che sono stati installati in altrettanti centri sportivi dei quartieri più poveri della città. Ma altri saranno presto montati in altri luoghi di Medellìn, in Colombia. Progettate quasi per caso da Rosalba Cardona, un’attivista del quartiere, las flores captadoras de agua lluvia (i fiori ricettori di acqua piovana) sono state premiate e finanziate dall’amministrazione comunale tramite il progetto “Ruta N”. Alte dieci metri e costruite in metallo immagazzinano grazie ai suoi quattro serbatoi (petali) fino a 1200 litri di acqua piovana che, attraverso un motore alimentato a pannelli solari e a dei filtri di carbone, viene purificata e resa potabile. Alla fine del processo chi si avvicina al rubinetto può servirsi di acqua buona e pura gratis. Un progetto ad uso e consumo degli atleti e di tutti gli abitanti del “barrio”. Ma anche una invenzione in grado di abbellire grazie alla sua strana forma i quartieri in cui sorge sensibilizzando i cittadini, soprattutto quelli più giovani, ad un consumo più consapevole del prezioso bene.
Secondo le stime dalla flor potranno essere bevuti 335 bicchieri di acqua al mese durante la stagione fredda. E 1670 durante l’estate.
«Vorrei che questo fiore diventasse il messaggio che un’anziana come me lascia alle nuove generazioni», ha dichiarato emozionata Rosalba Cardona durante la cerimonia di installazione della struttura nel centro sportivo di Granizal.