Wise Society : I danni collaterali dell’ingiustizia sociale secondo Zygmunt Bauman

I danni collaterali dell’ingiustizia sociale secondo Zygmunt Bauman

di Francesca Tozzi
10 Giugno 2013

Nel suo ultimo libro, l'ideatore della società liquida descrive il percorso che ci ha portati dagli albori della democrazia all'attuale frammentazione. Con l'idea che solo comprendendo appieno le cause e le conseguenze della disuguaglianza sociale sarà possibile intraprendere una qualche azione di resistenza civile

Danni collaterali. Disuguaglianze sociali nell’età globale: è questo il titolo dell’ultimo libro del filosofo e sociologo Zygmunt Bauman. A lui dobbiamo la definizione di “società liquida” di cui è uno dei più acuti osservatori e della quale si serve per descrivere una postmodernità incerta e destabilizzata dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori.

Ma “danni collaterali” è anche un’espressione tipica del linguaggio militare, usata per indicare le conseguenze indesiderate delle operazioni belliche, i loro costi altissimi in termini umani. Il concetto si può riportare nell’ambito dell’ineguaglianza sociale che caratterizza la nostra epoca, consumata da focolai di conflitti lasciati a se stessi e da sottili lotte di classe di non facile definizione. Perché a essere intrinsecamente votati ai danni collaterali sono i poveri, per sempre segnati dal duplice marchio dell’irrilevanza e dell’indegnità. Causare danni collaterali è più facile nei quartieri loschi e tra le strade più malfamate delle città che nelle tranquille zone residenziali abitate da uomini potenti e altolocati. Tra l’occupare il gradino più basso della scala della disuguaglianza e il ritrovarsi “vittima collaterale” di un’azione umana o di un disastro naturale esiste lo stesso rapporto che intercorre tra i poli opposti delle calamite, che tendono a gravitare l’uno verso l’altro.

Come siamo arrivati a questo punto? Ce lo spiega Bauman in questo suo ultimo lavoro che è un’accorata invettiva ma anche un saggio estremamente divulgativo, capace di interessare anche i “non addetti ai lavori”. Lo studioso polacco torna ai temi centrali della sua ricerca sociologica, accompagnando il lettore in un lungo e interessante percorso di comprensione della società politica ed economica attuale, un viaggio che prende le mosse dagli albori del concetto di democrazia per finire alla frammentazione in atto nel mondo contemporaneo. Esamina l’affinità selettiva tra l’aumento della disuguaglianza e il continuo accrescersi dei “danni collaterali” e ne considera le implicazioni e i costi: nel nostro mondo liquido-moderno i poveri rappresentano il danno collaterale di una società basata sul consumo e mossa dalla ricerca del guadagno. Una lettura indispensabile per comprendere il mondo contemporaneo e, forse, per intraprendere nuove azioni di resistenza civile.

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