Wise Society : Furoshiki: l’arte giapponese di impacchettare i regali

Furoshiki: l’arte giapponese di impacchettare i regali

di Maria Enza Giannetto
14 Novembre 2024

Un metodo che arriva dal Giappone e che permette di impacchettare i regali senza alcuno spreco. Anzi, l'involucro è esso stesso un dono

Trendy, esotico, ecosostenibile e d’effetto. Si chiama furoshiki ed è, detto in soldoni, l’arte di impacchettare che arriva direttamente dal Giappone. Una tecnica che si può utilizzare tutto l’anno e che, senza dubbio, si rivela un’idea vincente per le confezioni regalo di Natale. Che senso ha, infatti, pensare a regali sostenibili se poi per impacchettarli si utilizza carta, plastica e fiocchetti vari che vanno solo a incrementare i rifiuti da smaltire? Ecco allora come la semplice tecnica giapponese di avvolgere con un panno, un foulard o una sciarpa quadrato si trasforma in un’alternativa davvero bella e soprattutto sostenibile.

Furoshiki

Foto Shutterstock

Che cos’è il furoshiki giapponese

Il furoshiki è una tecnica che viene da lontano, sia in senso temporale sia geografico. Il significato della parola non è strettamente legato alla sua nascita ma ne è un’evoluzione. Il termine fu infatti coniato nel periodo Edo (1603-1868) ed è legato alla costruzione intensiva di bagni pubblici. I fagotti in stoffa, che oltre ad essere decorati portavano gli stemmi della famiglia, si diffusero come modo per facilitare il trasporto e il cambio dei vestiti che, una volta impacchettati, non potevano mescolarsi a quelli di altri utilizzatori del bagno.

Gli “incarti”, in realtà esistevano già precedentemente con i nomi di koromo tsutsumi (pacchetto di vestiti) e hira tsutsumi (pacchetto di piatti) ma, con l’avvento dei bagni pubblici, il termine cambiò proprio in furoshiki, da furo (bagno) e shiki (aprire, spiegare).

In seguito, i furoshiki iniziarono a essere utilizzati anche dai mercanti per trasportare i loro beni e questa tecnica divenne sempre più popolare e utilizzata per confezionare e trasportare tantissimi altri oggetti, dai libri di scuola al pranzo fino, appunto, ai regali.

Furoshiki di Natale

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Il furoshiki moderno, una bellissima eco-bag

A parte la storia sulla nascita della tecnica, è ovvio che oggi l’arte del Furoshiki sia un’evoluzione di questi antichi usi e che sia utilizzata soprattutto per scopi “decorativi” o rituali e, appunto, per avvolgere i regali in modo eco-chic. Doni da trasportare e incartare in una vera e propria eco-bag che, di fatto, diventa essa stessa dono. Oltre a sciarpe e pezzi di stoffa che si possono “improvvisare” per l’uso o vecchi foulard che non utilizziamo più e che si possono riciclare, infatti, in commercio esistono varie versioni di furoshiki moderni, realizzati in vari tessuti, inclusi seta, cotone, rayon e nylon.

Cotone o seta le scelte più green

Ovviamente il cotone – o la seta se cruelty free – sono gli unici materiali da considerarsi davvero sostenibili. Per quanto riguarda il colore, in genere i furoshiki sono decorati con disegni tradizionali e, anche se non esiste una misura standard, quella più tradizionale è un quadrato di 45 cm per lato. Multicolore o tinta unita, double face e con decorazioni di vari tipi. La stoffa può essere di diverse tipologie ed è importante saper scegliere la giusta trama e decorazione a seconda del regalo che si sta facendo. Si va dalle gru ai fenicotteri, passando per pattern dorati e fiori di ciliegio.

Qualche curiosità

Furoshiki più grandi vengono in genere usati sia per avvolgere i futon sia come tovaglie per il tavolo. Quelli più piccoli e preziosi (in cotone bianco e blu o in seta), vengono invece utilizzati durante la cerimonia del the. Inoltre, nel marzo del 2006, il Ministro dell’Ambiente, Yuriko Koike, ha presentato un furoshiki ideato per promuovere la riduzione dei rifiuti. Tra l’altro si tratta di un oggetto realizzato da bottiglie PET riciclate e decorato con motivi del periodo Edo che è stato  denominato mottainai furoshiki, dal termine mottainai che in giapponese indica il dispiacere per qualcosa che diventa un rifiuto senza averne sfruttato pienamente le potenzialità.

Foto tutorial per furoshiki

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Come avvolgere il furoshiki: la tecnica

Insomma oggi la tecnica giapponese per i pacchi regalo è sicuramente esotica e di tendenza, oltre che green. Ma come fare ad avvolgere il Furoshiki? Per imparare a farlo basta cercare in rete Furoshiki tutorial (come quelli che ci sono, ad esempio, su Art of Furoshiki). Vedrete che i modi più utilizzati sono tre.

  • Fukusa-zutsumi usato per oggetti piccoli è in una seta pesante e si usa per regalare denaro ai matrimoni e ai funerali. La tecnica prevede soltanto che il tessuto sia piegato attorno all’oggetto, senza nodi.
  • Otsukai-zutsumi prevede un solo nodo, appena accennato nei Furoshiki di seta, più stretto per quelli in cotone.
  • Yotsu-musubi con due nodi, è invece utilizzato per gli oggetti più pesanti.

Maria Enza Giannetto

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