E' l'impegno della Regione Toscana a favore della rete Icorn, che raccoglie le città che offrono rifugio agli intellettuali perseguitati nel mondo
La Regione Toscana si impegnerà a far crescere Icorn, la rete di città rifugio per scrittori e intellettuali perseguitati nel mondo. L’obiettivo è farvi entrare entro la fine dell’anno Firenze e Siena. È l’impegno che stamani ha preso l’assessore alla promozione dei diritti umani, Riccardo Nencini, che ha incontrato Helge Lunde, direttore della rete indipendente Icorn che ha sede a Stavanger in Norvegia. «Vogliamo irrobustire la partecipazione toscana, che conta a oggi Chiusi e Arezzo» afferma Nencini.
Durante l’incontro si e’ parlato anche del caso Juan Juan Almeida, lo scrittore 45enne, ammalato, figlio di un comandante della rivoluzione (il numero tre dopo Castro e Che Guevara, scomparso qualche anno fa) che, il 24 agosto, grazie anche alla campagna e all’interessamento della Toscana, ha finalmente ottenuto un visto per il Messico.
La Regione che aderisce a Icorn fin dalla sua nascita nel 2005, e’ stata la prima a proporsi nel 1999 come terra di rifugio per scrittori e intellettuali vittime di persecuzioni nel mondo. Negli ultimi cinque anni sono stati tre gli artisti e intellettuali ospitati: a Grosseto Padro Marques de Armas, scrittore e poeta cubano, e la giornalista Rhodha lah Mashavave, a Chiusi l’intellettuale iraniano Hasn Yousefi Eshkevari. Dal 2000 avevano trovato rifugio altri sette intellettuali a Grosseto, a Certaldo e a Pontedera.
Icorn conta oggi 31 città membre, per lo più in Europa ma anche in America, e due regioni, la Toscana e il sud della Svezia. Altre città si stanno aggiungendo, dai cinque continenti. Saranno probabilmente 35 le città membre della rete alla fine dell’anno e quaranta l’anno prossimo.