Wise Society : Equilibrio famiglia e lavoro: le iniziative di Indeed per arginare il burnout

Equilibrio famiglia e lavoro: le iniziative di Indeed per arginare il burnout

di Maria Enza Giannetto
10 Aprile 2023

La ricerca di equilibrio famiglia e lavoro è causa di grande stress per tanti lavoratori italiani. Il burnout è dietro l'angolo, soprattutto per le donne. Ma ci sono benefit aziendali che possono essere d'aiuto: ecco il modello Indeed

Una corsa continua contro il tempo, in lotta con il calendario e l’orologio. Appuntamenti di lavoro da rispettare, mezzi pubblici da non perdere, figli da accompagnare e riprendere a scuola e alle varie attività e, in gran parte dei casi, anche la cura della casa. Il burnout nel tentativo di tenere in equilibrio famiglia e lavoro è una realtà per almeno 1 italiano su 2.

Riunione in ufficio

Foto Shutterstock

Tra famiglia e lavoro, il burnout è dietro l’angolo

Lo sappiamo, lo subodoriamo e molti lo vivono sulla propria pelle, ma le ricerche lo confermano con tanto di numeri ed evidenze: il burnout colpisce le  donne (62%) più degli uomini (54%). D’altra parte si sa che le le mamme italiane sono vere e proprie equilibriste. Non solo. Alla stanchezza e allo scoramento, molto spesso si accompagna anche il senso di colpa, con punte fino al 65% tra le donne. A sottolinearlo è, in questo caso, un’indagine condotta da Indeed – portale per chi cerca e offre lavoro – che ha coinvolto 1000 lavoratori italiani.

Le agevolazioni desiderate dagli italiani

Dalla ricerca emerge che “poter contare su un maggior supporto per genitori e caregiver da parte del datore di lavoro è desiderio del 61% degli intervistati, in egual misura di uomini e donne”. La flessibilità – che è l’obiettivo del lavoro di domani – intesa come possibilità di lavorare da casa o secondo orari elastici, è in cima alla lista dei desideri (43%). Inoltre, risulta che sarebbero molto apprezzati anche la possibilità di beneficiare di maggior tempo libero nel corso dell’anno (34%) e di un congedo parentale retribuito più lungo (32%).

1 su 4, inoltre, vorrebbe poter contare su un sostegno concreto da parte del proprio datore di lavoro, che potrebbe comprendere servizi di assistenza per infanzia sul posto di lavoro, oppure sostegno alle spese per i figli e coperture di emergenza. Ciò che è certo è che le agevolazioni per i genitori e i caregiver sono un fattore decisivo nella scelta del posto di lavoro (68%). Una necessità, questa, non solo italiana, ma condivisa dalla maggior parte delle famiglie nel mondo.

Mamma che lavora

Foto Shutterstock

Indeed, case history aziendale

Sulla scia di questi dati, si può sottolineare come la politica aziendale di Indeed possa essere considerata un vero e proprio modello visto che l’azienda ha introdotto di recente il congedo parentale equivalente per tutti i propri dipendenti, a prescindere dal genere. Tutti i lavoratori potranno, infatti, contare su 26 settimane di congedo continuativo completamente retribuito da utilizzarsi entro il primo anno successivo alla nascita, l’adozione o l’accoglienza del bambino. Nei prossimi mesi, inoltre, saranno introdotti anche quindici giorni di congedo non-parentale retribuiti, per coloro che si prendono cura di altri familiari. Un altro modello che punta a rendere più semplice tenere in equilibrio famiglia e lavoro.

“Le donne, tradizionalmente, si sono sempre fatte carico della maggior parte delle responsabilità di cura della famiglia; sia per la cura dei figli, sia per l’assistenza ad altri membri che abbiano bisogno”, dichiara Ilaria Caccamo, Managing Director di Indeed in Italia. “Poter dedicare tempo alla propria vita privata deve essere normalizzato per chiunque, indipendentemente dal genere. Dalla nostra indagine emerge anche che la maggior parte degli uomini italiani vorrebbe poter contare su un maggior supporto da parte dei datori di lavoro per quanto concerne il prendersi cura dei figli o degli altri familiari che hanno bisogno di assistenza”.

La cura della famiglia è importante anche per gli uomini

“Se tutti i lavoratori – continua – hanno diritto e sono incoraggiati dal proprio datore di lavoro ad avvalersi di un sostegno per fare fronte a questi bisogni, si livella il campo di gioco. La cura della famiglia diventa parte integrante della vita (anche professionale) di chiunque; non più qualcosa che riguarda solo le donne. Tuttavia, vale la pena sottolineare che politiche e benefit di questo tipo devono essere supportati da una cultura che li sostenga e li normalizzi. È importante che le aziende preparino i propri manager in modo che comprendano quali sono i vantaggi di tali strumenti e possano sostenerne l’utilizzo. Allo stesso modo sarà importante cercare in modo proattivo il feedback dei propri dipendenti per capire meglio di cosa hanno bisogno per lavorare nel migliore dei modi”.

Le altre iniziative a sostegno della famiglia

Ma sono anche molte altre le iniziative e le agevolazioni a cui Indeed ha dato vita nel corso degli anni, così da poter offrire ai suoi dipendenti un contesto lavoraivo che tenesse conto del fondamentale equilibrio fra famiglia e lavoro in un’ottica più ampia di work life balance.

  • Parents and Caregivers Inclusion Resource Group” – Gruppi di lavoro guidati dai dipendenti che contribuiscono attivamente nel favorire le iniziative legate a diversità, inclusione e appartenenza.
  • Benefit a supporto della formazione della famiglia per il dipendente e il suo partner, compreso sostegno economico per i costi legati alla fertilità e alla pianificazione familiare (ad esempio, test di fertilità, FIV, costi per l’adozione o la maternità surrogata)
  • 15 giorni di assistenza di backup all’anno per genitori e caregiver per prendersi cura di persone non autosufficienti, oltre a 10 giorni aggiuntivi durante i primi 12 mesi di vita del bambino.
  • Time off illimitato e giornate mensili “You Days”.
  • Politica di lutto che prevede 15 giorni di congedo retribuito, a copertura anche di aborto spontaneo o perdite di gravidanza.
  • Supporto alla menopausa: Accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, al supporto virtuale e a specialisti, tra cui ginecologi, coach del benessere, terapisti del pavimento pelvico e gruppi di sostegno.

Maria Enza Giannetto

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: ,
Continua a leggere questo articolo: