Wise Society : Environmental humanities, a Venezia la prima laurea magistrale

Environmental humanities, a Venezia la prima laurea magistrale

di Rosa Oliveri
24 Settembre 2020

Al via, all'Università Ca' Foscari, un percorso tra le scienze, le discipline umanistiche e le arti, per comprendere e raccontare i cambiamenti climatici e formare la prossima generazione di operatori culturali e leader capaci di raccontare ed educare ad un futuro sostenibile per l'ecosistema terrestre

La cultura fa bene all’ambiente. È questo il concetto alla base dell’istituzione della prima laurea italiana in Environmental Humanities. Il percorso universitario, lanciato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, nasce con l’intento di unire scienza e discipline umanistiche per comprendere e raccontare i cambiamenti climatici.

Come è nata la laurea magistrale in Environmental Humanities

A ispirare la creazione della prima laurea italiana in Environmental Humanities alla Ca’ Foscari Venezia sono state alcune considerazioni contenute nel libro “La grande cecità” dello scrittore indiano Amitav Gosh. Con frasi come “Visto ciò che lascia presagire per il futuro della Terra, credo che il cambiamento climatico dovrebbe essere la principale preoccupazione degli scrittori di tutto il mondo – e così non è, mi pare”, lo scrittore è, infatti, riuscito a mettere intellettuali, scrittori, artisti, di fronte proprio alla “grande cecità” nei confronti dell’ambiente e di quello che sta succedendo al Pianeta che ha coinvolto, appunto, anche la classe culturale.

Università Ca Foscari, Venezia

Vista dell’Università Ca’ Foscari Venezia sul Canal Grande – By Joanbanjo – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19993240

“Ci piace pensare – spiega Shaul Bassi, direttore del Centro e coordinatore della nuova laurea in Environmental Humanities – che proprio la presenza di Gosh, , nel 2017, alla Ca’ Foscari per inaugurare il Center for the Humanities and Social Change (oggi laboratorio di ricerca sul rapporto tra cultura e ambiente) abbia aperto gli occhi su un’esigenza che va ben oltre il mondo della cultura – la sfida globale posta dalla crisi climatica e ambientale, anche con le sue ricadute sanitarie, richiede approcci multidisciplinari e una cooperazione tra saperi senza precedenti. Abbiamo progettato un percorso tra le scienze, le discipline umanistiche e le arti, per formare la prossima generazione di operatori culturali, intellettuali pubblici, formatori e leader capaci di immaginare, raccontare ed educare ad un futuro sostenibile per l’ecosistema terrestre”.

aula universitaria

Foto Nathan Dumlao / Unsplash

Sbocchi professionali, corsi e caratteristiche

La laurea in Environmental Humanities sarà interamente in inglese sia per aprire le porte agli studenti stranieri, ma soprattutto per dare a tutti l’opportunità di misurarsi e trovare lavoro in un contesto internazionale. I posti disponibili sono 70. Tra gli sbocchi professionali la consulenza, la comunicazione e l’educazione ambientale e la cura di eventi culturali.

Il programma si inserisce nel paradigma accademico innovativo delle Scienze Umane Ambientali che si sta rapidamente affermando in tutto il mondo, rispondendo a urgenti problematiche ad oggi poco studiate in Europa ma che stanno prendendo piede nel mondo anglofono, nei paesi nordici e in Asia. L’esperienza di Ca’ Foscari è già parte di una rete di 23 programmi di Environmental Humanities sorti in tutto il mondo.

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I corsi saranno tenuti da docenti di tutti i dipartimenti dell’ateneo, dimostrando il superamento della tradizionale dicotomia tra le risposte alle problematiche ambientali delle discipline inerenti alla “natura” e quelle inerenti alla “cultura”.

Accanto a corsi focalizzati sugli aspetti scientifici per comprendere la fisica, la chimica e gli impatti sugli ecosistemi, ci saranno corsi di antropologia, letteratura, storia, filosofia ma anche diritto, economia. Inoltre, ci saranno, ad esempio, corsi focalizzati sul panorama della storia ambientale dell’India, sulla governance ambientale della Cina, sulla natura nel mondo persiano o ancora sul rapporto tra Buddhismo, natura e tecnologia nell’estremo Oriente, per sottolineare la necessità di uno sguardo interculturale sulla questione ambientale.

Nel programma viene dato spazio anche all’esperienza diretta dell’ecosistema lagunare veneziano e all’interazione con la scena culturale della città, sotto la guida di docenti, professionisti esterni e scienziati ambientali.

Environmental Humanities

Foto Tobias Weinhold / Unsplash

Rosa Oliveri

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