Wise Society : Dead Drops: i muri della Grande Mela racchiudono i pensieri dei passanti

Dead Drops: i muri della Grande Mela racchiudono i pensieri dei passanti

di da greenMe.it
17 Novembre 2010

Chiavette USB cementate ad arte nei muri e sparse per Manhattan per permettere un sano e poetico file-sharing offline e anonimo. Ecco l'idea di un giovane artista

La condivisione, qualunque essa sia, è una pratica ecosostenibile. Condividere è una forma di risparmio: intelligente, originale, accessibile a tutti ed economica. A pensarla così è, probabilmente, anche Aram Bartholl che con la sua trovata a metà strada tra open source e arte sta facendo dilagare a New York una vera e propria mania.

Il ragazzo di Brema, già in passato aveva manifestato la sua voglia di inglobare il mondo digitale nella realtà di tutti giorni, mai come questa volta sembrerebbe, però, esserci riuscito. Con il suo progetto chiamato Dead Drops ha deciso, armandosi di cemento e trapano, di piazzare 5 chiavette USB in altrettanti punti strategici della Grande Mela, infilandoli praticamente all’interno dei muri degli edifici. Ha poi pubblicizzato il tutto attraverso il web, cercando di sponsorizzare questa sua trovata il più possibile. Prende vita, così, una rete d’informazioni condivisa, un database creato dai cittadini per i cittadini.

Lo spirito è semplice e geniale: lasciare un proprio file ogni volta che se ne carica uno con i propri laptop. Una canzone per un film, una poesia per una foto, un racconto per filmato e così via. Un innovativo dialogo a distanza tra sconosciuti. Il primo caso di file sharing offline, un’inedita quanto interessante nuova forma di comunicazione. Nelle Flash USB è anche possibile trovare un file readme.txt che contiene una spiegazione del progetto scritta dall’artista.
La notizia è  apparsa prima sul sito del progetto (dove si può trovare l’elenco aggiornato dei posti, il manifesto e le eventuali richieste per aderire al progetto) per poi diffondersi velocemente su tutto il web. Social network e passa parola della rete hanno fatto sì che le chiavette si siano riempite in pochissimo tempo, facendo diffondere un vero e proprio spirito di emulazione. Tanto è vero che stanno comparendo su i muri di tutto il mondo, dal Canada, alla Germania, finendo in Gran Bretagna. Era proprio questo l’intento di Aram Bartholl lanciare un input, uno stimolo e sperare che fosse raccolto da un numero consistente di persone. A quanto pare, sembra esserci riuscito. Sul sito, da lui creato, si trova anche un tutorial che insegna come installare una chiavetta nei muri in città. Dead Drops, in gergo spionistico, stava a significare i luoghi nascosti dove lasciare messaggi e informazioni accessibili solo a chi conosceva il nascondiglio.

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