Wise Society : Il decreto e la strategia di Ultima Generazione: eco vandalismo o attivismo ambientale?

Il decreto e la strategia di Ultima Generazione: eco vandalismo o attivismo ambientale?

di Patrizia Riso
28 Aprile 2023

Pugno duro contro gli atti dimostrativi di Ultima Generazione, che usa l'arte per trasmettere un messaggio di allarme per creare consapevolezza sulla crisi climatica: ecco cosa sta succedendo

«Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale». È cosi che il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha presentato «Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici», il disegno di legge da lui proposto per completare le accuse alle azioni di Ultima Generazione, già indagate come forme di deturpamento. Si tratta di una modifica al decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017 e all’articolo 635 del codice penale. Con questo intervento, per chi ha riportato denunce o condanne anche non definitive per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali tutelati, si prevede il divieto per un minino di sei mesi ad un massimo di un anno di avvicinarsi ad una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela. Se non si rispetta il divieto, sono previste multe e reclusione.

Ultima Generzione

Foto Ultima Generazione

Le azioni oggetto del “decreto eco-vandali”

Diversi gli atti dimostrativi realizzati dalle attiviste e dagli attivisti di Ultima Generazione. Il 2 gennaio 2023 è stata imbrattata la facciata del Senato a Roma; il 15 gennaio la vernice gialla lavabile ha ricoperto la scultura del ‘Dito’ di Maurizio Cattelan in Piazza Affari a Milano. Il 17 marzo è toccato a Palazzo Vecchio a Firenze, definito il simbolo del potere, sede di un’amministrazione che non sta proteggendo i suoi cittadini e che va per questo sanzionata.

Il 22 luglio 2022 tre attivisti si erano incollati al vetro che protegge la Primavera di Botticelli. Il perché di queste azioni è sempre spiegato e documentato da loro stessi. Nel caso della Primavera di Botticelli ad esempio si diceva che: «Al giorno d’oggi è possibile vedere una primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile. Abbiamo deciso di usare l’arte per trasmettere un messaggio d’allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale. Dobbiamo agire ora e dobbiamo farlo insieme. Quante opere d’arte potranno esserci in un futuro devastato?».

Il 18 agosto 2022 due attivisti hanno incollato le loro mani al basamento di marmo del gruppo scultoreo del Laocoonte, esposto nei Musei Vaticani. La colla per Ultima Generazione è facilmente rimovibile con dell’acetone, ma secondo l’accusa il danno ammonta a €15.388,50 e l’azione potrebbe portare, oltre al risarcimento a una multa di € 3.099 e a un periodo di reclusione fino a 3 anni.

 

 
 
 
 
 
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La disobbedienza civile di Ultima Generazione

Ultima Generazione è nata come una campagna interna a Extinction Rebellion per poi diventare un movimento autonomo che porta avanti una disobbedienza civile nonviolenta contro il collasso ecoclimatico. Come scrive l’associazione sul suo sito, infatti: «Tra il 2019 e il 2021 l’Italia ha fornito 2,8 miliardi all’anno solo in finanza pubblica per i combustibili fossili, piazzandosi al sesto posto mondiale tra i finanziatori dell’energia fossile, superando Arabia Saudita e Russia». Per la Soprintendenza Speciale di Roma, contano poco rispetto ai costi di intervento. Il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro e i costi, per annullare interventi di questo tipo vanno dai 10.000 ai 60.000 euro. A queste cifre, si aggiungono le somme che i trasgressori devono pagare a seconda di quanto stabilito nei procedimenti penali o civili. Intanto, a Padova e Torino le persone coinvolte in alcune azioni dell’organizzazione sono indagate per associazione a delinquere.

Tomaso Montanari, storico dell’arte e saggista italiano, rettore dell’Università per stranieri di Siena, interpellato sul tema da Lilli Gruber al programma televisivo 8 e mezzo ha dichiarato che

«Il pericolo per il patrimonio culturale non è la vernice lavabile, ma il cambiamento climatico che farà tracollare natura e patrimonio, che in Italia sono inscindibilmente fusi come ci ricorda l’articolo 9 della Costituzione».

Secondo lo storico, i ragazzi di Ultima Generazione colpiscono il bersaglio con intelligenza sottolineando come questo bellissimo patrimonio deve tenerci svegli, non addormentarci e che la classe dirigente, che non fa nulla per fermare la corsa verso l’abisso, poi dice anche ai ragazzi cosa devono fare per ricordarcelo, creando una forma di paternalismo suicida.

Chi sono i veri eco-vandali?

Maria Letizia Ruello, ricercatrice e attivista di Ultima Generazione, intervistata da Andrea degl’Innocenti su Italia che Cambia il 20 aprile 2023, spiega che le azioni sono pensate per avere effetti rimovibili senza lasciare danni.

«Le azioni devono essere di disturbo ma non c’è danno permanente né alle cose né alle persone. Le polveri e le piogge acide rovinano il monumento per il quale era già previsto il restauro».

L’attivista e studiosa cita il decreto Ronchi che prevede che chi inquina paghi e rimedi al danno, cosa che però non avviene come sperato: «Sappiamo tutti i nomi dei veri eco vandali, le tante industrie che inquinano che però restano impunite». L’obiettivo di Ultima Generazione è «togliere finanziamenti pubblici alle compagnie che lucrano su metano, carbone e petrolio e mettere quei soldi sull’efficientamento energetico, sulla manutenzione della rete idrica e su altre azioni che renderebbero socialmente sostenibile la transizione energetica».

Patrizia Riso

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