Secondo il progetto, la pista ciclabile lombarda si estende lungo 315 km e costeggia il lago di Como e il fiume Adda.
Per ora l’”Itinerario ciclistico Adda” è solo un progetto sulla carta che la Fondazione Cariplo ha in gran parte finanziato stanziando 134.000 euro dei 215.000 necessari.
Ma l’idea di costruire una pista ciclabile che dalla Valtellina scenda giù fino al Po non sembra essere più un miraggio. Una dorsale cicloturistica lunga oltre 300 km e di grande impatto che costeggiando il Lago di Como e successivamente il fiume Adda, si collegherebbe a VENTO, la grande autostrada ciclabile in corso di realizzazione e che una volta finita consentirà di andare da Torino a Venezia in bici. E che dal Passo del Tonale consentirebbe ulteriori collegamenti con possibilità di proseguire verso Trentino, Alto Adige, Valtellina, Svizzera.
Al progetto partecipano oltre ai Dipartimento di Architettura e Studi Urbani e Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano anche le province di Lecco, Cremona, Lodi, Milano, Monza e Sondrio che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa in cui si impegnano a portare a termine i tratti del percorso ancora mancanti sul lago d’Iseo e in Alta Valle Camonica.
Una volta terminata la prima fase si passerà alla sua effettiva realizzazione con l’obiettivo di valorizzare i territori tramite la mobilità dolce ed il turismo sostenibile, nel totale rispetto dell’ambiente e nell’ottica di sviluppare un tipo di turismo che in altri paesi europei genera grandi introiti. Il cicloturismo infatti è un settore che muove ogni anno in Europa oltre 44 miliardi di euro, 12 dei quali solo in Germania.