Wise Society : «Saper gestire il tempo è il primo passo verso la felicità»

«Saper gestire il tempo è il primo passo verso la felicità»

di Maria Enza Giannetto/Nabu
17 Ottobre 2017

Dalla risoluzione dei conflitti alla comunicazione, il business gardener Alessandro Costantino si prende cura di aziende e imprenditori e li aiuta a trarre il meglio da ogni situazione

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“Il tempo – sostiene il business gardener Alessandro Costantino – è il dono più prezioso e più sfuggente che abbiamo ed è per questo che c’è sempre maggiore bisogno di consapevolezza sulla sua gestione che, se funziona, è davvero un tassello importante nella ricerca della felicità e questo non solo nella vita di un imprenditore ma nella vita di chiunque”, Foto: www.alessandrocostantino.it

«Come un giardiniere si prende cura con continuità di un giardino per renderlo verde e rigoglioso, così io intervengo in azienda per renderla funzionale, redditizia e accogliente per i clienti». Alessandro Costantino è un business gardener. A dirla tutta, Alessandro Costantino, messinese di nascita e catanese d’adozione, 38 anni, è “il” business gardener, ovvero l’unico in assoluto a utilizzare questo personal branding, ideato appositamente per lui e per spiegare meglio quale sia realmente il suo lavoro. Una professione che Costantino ha messo a punto negli ultimi anni, mescolando le sue skill aziendali e di counseling. «Da giovanissimo – racconta – avevo avviato una carriera alberghiera, seguendo le orme di mio padre. Durante il primo corso di leadership a cui partecipai, però, mi resi conto che quella doveva essere la mia strada e ho mollato il mio lavoro a Milano per tornare in Sicilia e seguire il triennio in Counseling della Gestalt di Siracusa. Ho cominciato a lavorare come consulente di Risorse umane ma dopo qualche anno è emersa la necessità di differenziarmi perché, da subito, nel mio approccio ho unito le mie due anime ovvero quella da manager aziendale e quella da counselor. L’idea del giardiniere è venuta fuori, quindi, dopo mesi di ragionamento insieme con un’agenzia milanese che ha sviluppato questo concept per spiegare meglio di cosa mi occupo».

Dal Change management alla Gestione del tempo, dalla Leadership situazionale alla Comunicazione, Costantino oggi si occupa di gestione dei gruppi di lavoro e dei conflitti interni, dell’inserimento di nuove persone in qualsiasi tipo di team e della gestione dei passaggi generazionali. Ma è soprattutto sull’approccio relazionale con l’imprenditore, che spesso è lasciato solo a prendersi carico di tutte le preoccupazioni che riguardano l’azienda, che la figura del gardener è essenziale.

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«La felicità – dice – è per me la capacità e la libertà di poter cambiare modo di vivere o abitudini seguendo una chiave di lettura abbastanza semplice ovvero la risposta alla domanda “come sto”, Foto: www.alessandrocostantino.it

«Quando arrivo in una nuova azienda – racconta – chiedo subito all’imprenditore come sta. Chiedo di lui e non come vada l’azienda. La cosa che più mi meraviglia è che spesso mi sono sentito ringraziare per la domanda perché in molti non se la sentono più rivolgere da anni. Ecco, il giardiniere fa proprio questo, si prende cura con continuità del giardino per renderlo verde, rigoglioso e accogliente e io, in questa parte del mio lavoro, sostengo l’imprenditore». Un’attenzione che Costantino dedica anche ai corsisti dei suoi seminari, dal business speaking al time  management, seguiti non solo da capitani di impresa ma da chiunque voglia migliorare le proprie capacità.

«Il tempo – sottolinea – è il dono più prezioso e più sfuggente che abbiamo ed è per questo che c’è sempre maggiore bisogno di consapevolezza sulla sua gestione che, se funziona, è davvero un tassello importante nella ricerca della felicità e questo non solo nella vita di un imprenditore ma nella vita di chiunque. Durante i miei corsi cerco di far comprendere quanto sia importante non assoggettarsi alle scelte degli altri ma chiedersi quali sono le cose importanti per se stessi. Io credo che ognuno nella vita debba avere l’opportunità di fermarsi a fare un ragionamento su quali siano i propri obiettivi e se riesce a mettere a fuoco quali principi è giusto seguire, dove vuole arrivare e con chi vuole arrivarci, è più facile che rischi di essere felice». Un concetto, quello della felicità che il business gardener ha ben chiaro e che cerca di mettere in pratica anche per se stesso. «La felicità – dice – è per me la capacità e la libertà di poter cambiare modo di vivere o abitudini seguendo una chiave di lettura abbastanza semplice ovvero la risposta alla domanda “come sto”. È una domanda che io mi faccio spesso e anche in una programmazione fitta, cerco sempre di ritagliare il giusto tempo per la famiglia di provenienza, per gli amici, per il lavoro non dimenticando mai me stesso».

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