Dal 2018 le ciclovie turistiche con una rete di 1500 km di strade uniranno Nord a Sud all'insegna del turismo sostenibile
Da Torino a Venezia, da Verona a Firenze: tutto in bicicletta. Sono in arrivo le ciclovie turistiche, una rete di strade – 1500 chilometri, da Nord a Sud: tra grandi città e luoghi minori – dedicate soltanto a chi ama muoversi sui pedali. Nei giorni scorsi il Governo, con la regia dei ministri Del Rio (Infrastrutture e Trasporti) e Franceschini (Turismo e Beni Culturali), ha stanziato 91 milioni per la realizzazione di questa opera, che sarà completa alla fine del 2018.
QUATTRO GLI ITINERARI PREVISTI – Sono quattro i percorsi lungo le quali i ciclisti potranno viaggiare per l’Italia senza correre il rischio di essere investiti dalle automobili. La ciclovia Ven-To, della lunghezza di 680 chilometri, correrà lungo il fiume Po e collegherà Venezia a Torino. Nel mezzo altri 121 Comuni, tra cui Milano: che sarà visibile percorrendo i Navigli. Diverse le bellezze artistiche, ambientali e naturali che si incroceranno lungo il cammino. Collegherà il Brennero a Firenze, invece, l’itinerario del Sole: passando per Verona e il Lago di Garda. Il tracciato, già costellato di numerose ciclabili, potrebbe in futuro essere esteso fino a Roma: in modo da tagliare in due l’Italia centro-settentrionale. Attorno alla Capitale prenderà invece subito forma il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, di cui Wise Society s’era già occupato nei mesi scorsi. Infine c’è il progetto della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, che attraverserà tre regioni (Campania, Basilicata e Puglia) per un totale di cinquecento chilometri ad appannaggio esclusivo dei ciclisti.
ALL’ORIZZONTE NUOVI AFFARI E POSTI DI LAVORO – L’idea è di riportare in voga la bicicletta come mezzo per il turismo e non soltanto come mezzo di trasporto. Certo, per fare un vero e proprio viaggio in bicicletta serve un po’ di allenamento, ma sui percorsi ciclabili ci si può spostare anche per tratti più brevi. Secondo il Ministero del turismo e dei beni culturali le ciclovie possono diventare un modello eccellente per il turismo sostenibile. Dopo la riqualificazione dei fari e delle case cantoniere, ecco che il Governo ha deciso di puntare sulle bici per rafforzare il turismo e per renderlo green. Nasce dunque una nuova rotta per scoprire l’Italia dal sellino di una bicicletta, sull’onda di quanto diverse associazioni chiedevano da tempo: prendendo a modello i Paesi mitteleuropei e scandinavi. Una grande notizia per gli amanti della bicicletta, che nel Belpaese sono tanti e spesso maltrattati. Esultano pure le sempre più numerose imprese che scommettono sul turismo slow e sostenibile, che in Italia potrebbe assicurare un giro di affari di oltre tre miliardi e molti posti di lavoro. Soldi che fino a oggi hanno preso la direzione di Francia e Germania, i Paesi meglio attrezzati per sfruttare la ricchezza del cicloturismo. Ma che dal 2018 potranno rimanere anche tra i confini della Penisola.
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