Wise Society : Cena e pièce teatrale all’ex manicomio di Milano

Cena e pièce teatrale all’ex manicomio di Milano

di Redazione Wise Society
9 Giugno 2011

Riparte il 12 giugno e continua fino al 24 luglio il bellissimo festival estivo "Da vicino nessuno è normale". Che compie quest'anno quindici anni e festeggia con uno spettacolo speciale. Dedicato a Olinda, l'associazione che lo ha ideato, ma anche a tutti quelli che hanno creduto nella rinascita dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini. Attraverso l'arte e la cultura

Olinda, nel libro tra i più noti di Italo Calvino, è una delle città invisibili che cresce e si fa largo a partire dalla periferia. Non poteva esserci nome più appropriato per l’associazione di volontariato e cooperativa sociale Onlus di Milano che dal 1996 ha riportato vita e vitalità in un luogo di sofferenza e costrizione, ai margini del centro urbano, e invisibile per decenni agli occhi di tutti: l’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, periferia nord del capoluogo lombardo, quartiere Affori. Un altissimo muro di cinta da cui si intravvedevano solo le cime degli alberi, un cancello sempre sbarrato e dietro palazzoni novecenteschi divisi in vari reparti dove fu “curata” tra i tanti pazienti anche la grande poetessa milanese Alda Merini. Grazie alla rivoluzionaria legge Basaglia (n. 180 del 1978) per la smobilitazione dei manicomi e in seguito a un lungo processo di ristrutturazione e riqualificazione oggi il Paolo Pini (intitolato a uno storico medico milanese) è diventato una cittadella culturale attiva tutto l’anno dove sono in funzione il teatro LaCucina (ricavato dalla ex mensa) il barRistorante Jodok, un confortevole ostello e un grande giardino all’aperto tutti gestiti dalla Cooperativa Olinda che si occupa anche dell’organizzazione di laboratori, scuola di circo per ragazzi, servizi educativi e di formazione. Non solo. Sui terreni dell’ex ospedale prospera persino un orto urbano a cura dall’associazione Il Giardino degli Aromi che si occupa di coltivazioni biologiche, terapia orticola e educazione ambientale.

Cultura e arte per aprire i cancelli

Per chi ancora non conoscesse questo luogo prezioso c’è un’occasione da non perdere: è il prossimo festival estivo Da vicino nessuno è normale, speciale rassegna di cultura e spettacoli che torna quest’anno dal 12 giugno al 24 luglio 2011 con un ricco programma di teatro, cinema, musica e spettacoli per i bambini (info, programma e prenotazioni 02/66224315 www.olinda.org). «Questo festival è stato la testa di ariete che ha permesso al cancello dell’ex Paolo Pini di aprirsi e di restare aperto», dice Rosita Volani, responsabile della cultura di Olinda, «abbiamo usato lo strumento della cultura per invitare tutti i cittadini a vedere con i loro occhi il superamento dell’epoca dei manicomi e stare insieme in un posto oggi bellissimo che non sembra neanche Milano, ma quasi un posto di villeggiatura». Del resto il punto di partenza di Olinda verso la riconversione è stato proprio partire dagli ex pazienti, ricostruire le loro biografie, che sono poi divetate materia di testi tetrali, e allo stesso tempo trasformare gli spazi chiusi in luoghi aperti. Questo poi, è un anno particolare, perché Da vicino nessuno è normale festeggia i suoi primi 15 anni. Tempo di bilanci? «Forse, ma soprattutto il momento di poter andare anche noi oltre il muro, e raccontarci. Ad aprire la manifestazione domenica 12 giugno è proprio un documentario (via Ippocrate 45 del giovane cineasta Alessandro Penta, primo premio al festival Lo Spiraglio di Roma, dedicato ai temi della salute mentale) che parla di noi, della nostra associazione attraverso le storie e i racconti di chi vive e lavora nell’ex ospedale psichiatrico e sarà una serata di festa che vogliamo condividere con tutti» aggiunge Volani.

Le novità in cartellone

Tra gli spettacoli da tenere d’occhio in questa edizione The secret room, progetto speciale per 10 spettatori alla volta che sarà ospite per un mese intero, tre giorni la settimana, e Il rumore delle acque (Teatro delle Albe) con il patrocinio di Amnesty International che racconta la storia della coraggiosa traversata di una donna tunisina fino a Mazara del Vallo, in Sicilia. Non mancano i nomi noti come Ascanio Celestini con i suoi racconti La Fila Indiana e il Razzismo è una brutta storia. E poi molti film di qualità, da vedere o rivedere tra i migliori della stagione. Altra buona notizia: anche se questo è stato un anno difficile per i tagli ai fondi culturali Olinda non ha voluto ritoccare i prezzi degli spettacoli. «Non vogliamo incidere sulle tasche degli spettatori, con il cinema a 5 euro e il teatro a 10 speriamo che la gente possa magari tornare più volte e permettersi anche di fermarsi nel parco a cena o a bere una birra dopo lo spettacolo», dice ancora Rosita Volani. Perché la cosa importante è che Milano si possa riappropriare di quello che per tanto tempo è stato un “buco nero” e che oggi, grazie al linguaggio dell’arte non lo è più, ma si è trasformato in un luogo aperto alla creatività e alla condivisione. «Abbiamo scoperto in questi anni che gli spazi sono abitati da desideri e sogni», conclude la responsabile culturale di Olinda, «e chi viene oggi all’ex Paolo Pini, può toccare con mano il lato concreto di un sogno che per essere realizzato ha bisogno di essere continuamente sognato».

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