Si torna a parlare di cargo bike e mobilità sostenibile con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero della transizione ecologica in cui si riportano le disposizioni per il riconoscimento di un’agevolazione, sotto forma di credito di imposta, per acquistare cargo bike, anche a pedalata assistita “ai fini della ottimizzazione dei processi della logistica in ambito urbano”. Sono previste agevolazioni fino a un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa.
Cargo bike: un mezzo vantaggioso da valorizzare
Una buona misura, ma “ancora troppo timida e arriva in ritardo per dare un vero impulso a questo ambito del trasporto merci urbano”, segnala Confindustria ANCMA. Secondo l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, questo mezzo andrebbe incentivato di più in quanto potrebbe rappresentare un’opportunità nella logistica dell’ultimo miglio.
In Europa diversi Paesi stanno incentivando la diffusione di questo mezzo perché ci si è resi conto che la consegna delle merci con le cargo bike è molto più vantaggiosa rispetto ai veicoli a benzina o diesel. Lo mette in luce uno studio del centro di ricerca Active Travel Academy dell’Università di Westminster, secondo cui in città le cargo bike a pedalata assistita sono il 60% più veloci, emettono il 90% in meno di CO2 rispetto ai furgoni diesel e riducono l’inquinamento atmosferico.
Cargo Bike e mobilità sostenibile: lo scenario in Italia e in Europa
In Italia, le bici da carico (merci o persone) “elettriche” costituiscono una piccola percentuale del mercato e-bike che è in crescita: nel confronto tra 2020 e 2021, l’anno scorso si è registrato un +5% di vendite, arrivate a 295mila bici a pedalata assistita.
Nel nostro paese, insomma, quello delle cargo bike per la mobilità sostenibile è ancora un mercato di nicchia. Ed è un vero peccato perché potrebbe rivelarsi un ottimo presupposto per le città italiane, malate di smog. Secondo il report “Mal’aria” di Legambiente, infatti, su 102 città italiane analizzate nessuna rispetta tutti i valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per PM10, PM2.5 e NO2. Le città d’Italia, insomma, pagano dazio al traffico, malgrado in molti casi abbiano attuato aree a traffico limitato.
La situazione in Europa
Un mezzo come una cargo bike potrebbe essere il connubio ideale per decongestionare le città e per poter accedere dappertutto, con indubbi vantaggi in tema di sostenibilità ambientale. È un’opportunità che va colta e che già in Europa sembra trovare un certo interesse. In termini di vendite, quelle di cargo bike nel continente sono cresciute del 38% nel 2020 ed era prevista una crescita di un ulteriore 66% nel 2021 secondo un sondaggio dell’industria europea di 38 produttori specializzati.
Per quanto riguarda i Paesi, il più grande mercato europeo è la Germania, dove l’associazione nazionale di biciclette (ZIV) ha registrato 103.000 cargo bike vendute nel 2020. L’anno scorso è andata ancora meglio: ne sono state vendute 167mila, con una crescita del 62%. In Germania, il cargo bike sharing è già disponibile in più di 140 città.
Questo mezzo innovativo, inoltre, sta prendendo piede anche in altri Paesi, dalla Danimarca, con 25mila vendite, ai Paesi Bassi con 16mila mezzi venduti sempre nel 2020.
Grande crescita si è registrata anche in Francia nello stesso anno: l’aumento di vendite è stato del 350% arrivando a 11mila unità.
Incentivi per bici e cargo bike
Gli incentivi per cargo bike non mancano. In generale solo l’anno scorso si contavano quasi 300 schemi di incentivi fiscali e premi per l’acquisto di biciclette offerti dalle autorità nazionali, regionali e locali in tutta Europa. Lo scopo è chiaro: rendere più attrattivo l’uso della bicicletta, facendo crescere il suo uso quotidiano, riducendo le emissioni di CO2 nei trasporti e fornire importanti stimoli alla crescita dell’industria europea della bicicletta. Industria che nel 2020, anno funestato dalla pandemia, è cresciuta notevolmente, arrivando a un valore complessivo pari a 18,3 miliardi di euro, dando lavoro a 155mila persone e producendo 22 milioni di biciclette.
A proposito di misure a sostegno delle bici da carico, in Francia, con la legge Clima e Resilienza, il Governo ha reso possibile l’acquisto di una cargo bike a pedalata assistita in cambio della rottamazione di un’auto o di un furgone inquinanti. L’importo massimo del bonus è di 1.500 euro.
In Germania il Ministero dell’Ambiente ha disposto un incentivo fino al 25% dei costi di acquisto o un massimo di 2.500 euro per le cargo bike. A Berlino il Dipartimento locale dell’Ambiente promuove una sovvenzione di 2000 euro per gli imprenditori della capitale che vogliano acquistare una “e-bike da carico”.
In Belgio si segnala la decisione di Bruxelles di investire 5,8 milioni di euro – 4,7 milioni provenienti da fondi UE – per incoraggiare l’acquisto e l’uso di cargo bike nella capitale belga sia per le merci che per i passeggeri.
Andrea Ballocchi