Wise Society : Bookcrossing, l’iniziativa culturale e sostenibile che unisce i lettori del mondo

Bookcrossing, l’iniziativa culturale e sostenibile che unisce i lettori del mondo

di Maria Enza Giannetto
29 Maggio 2023

In pochi anni si è trasformato in un'iniziativa globale che unisce i lettori nel nome della cultura e della riduzione degli sprechi. Oggi il termine in senso più ampio viene utilizzato per altre iniziative di scambio libri

Letteralmente significa incrociare un libro o far viaggiare un libro, ma il bookcrossing è una modalità ormai riconosciuta che coniuga risparmio, promozione della lettura, riduzione degli sprechi (ricordiamo che anche i libri hanno un impatto sull’ambiente) e forse anche un po’ il senso di appartenenza a una sorta di comunità. Con il termine Bookcrossing, infatti, ormai si tende a indicare qualunque tipo di iniziativa che preveda lo scambio gratuito di libri, o la possibilità di trovare libri posizionati in un posto specifico della città per poterne fruire gratuitamente. Di fatto, però, il modello originale di Bookcrossing è qualcosa di molto più codificato e specifico.

Bookcrossing: un'illustrazione

Immagine Shutterstock

Che cos’è il Bookcrossing: dal web alla strada

Benché il significato di bookcrossing si sia allargato fino a inglobare tante iniziative legate alla fruizione e condivisione di libri, il termine originale indica la distribuzione gratuita di libri che ruota intorno all’esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso cui è possibile seguire il percorso che farà un libro e ogni suo passaggio di lettore in lettore. Bookcrossing vuol dire, quindi, dare a un libro la possibilità di essere letto da più persone e non fargli finire la propria vita nella biblioteca di un unico lettore e proprietario.

La nascita del movimento

Il nome del movimento originale deriva da un sito internazionale, ovvero un vero e proprio club gratuito di libri on-line fondato nel 2001 da Ron Hornbaker e sua moglie Kaori che lo idearono ispirandosi ad altri sistemi di tracciamento in rete. Nonostante esistessero già siti che tracciavano banconote e fotografie, Hornbaker si rese conto che non esisteva nulla per tracciare i libri. Il sito, lanciato il 21 aprile 2001, è rimasto un modo divertente per tracciare e condividere i libri, e allo stesso tempo un modo per unire le persone usando i libri come collante. E fu l’inizio di una pratica nata per “rendere il mondo intero una biblioteca“. E, di fatti, proprio sul sito ufficiale, alla domanda “Cos’è il BookCrossing?” si risponde:

“è  la biblioteca del mondo. E’ un social network brillante. E’ la celebrazione della letteratura e un posto dove i libri acquistano una nuova vita. Il BookCrossing è l’atto di donare un’identità univoca ad un libro, poiché il libro viene passato da lettore a lettore e può essere controllato quindi può connettere i lettori”.

Casetta del bookcrossing

Foto Shutterstock

Come registrare un libro per il bookcrossing

Il meccanismo del Bookcrossing ruota intorno all’esistenza del sito attraverso cui si possono dotare i volumi di un codice identificativo unico (BCID – Bookcrossing ID) che permette di seguire gli spostamenti a livello globale. Per essere correttamente liberato, il libro deve, quindi, essere registrato inserendo i dati principali come autore, titolo eccetera, per ottenere il “BCID”, il codice identificativo unico che identificherà quel singolo libro permanentemente. Il BCID appare sul libro stesso, assieme ad altre informazioni sulle “regole dell’iniziativa”.

Chi lascia il libro può seguirne il “viaggio” attraverso i collegamenti sul web e leggere gli eventuali ritrovamenti e i commenti di chi lo ritrova, a condizione che segnali il ritrovamento. Chi trova il libro, è invitato a segnalare il ritrovamento sul sito e a lasciarlo a sua volta – dopo averlo letto, magari – , per ridare la stessa opportunità ad altri lettori.

La registrazione al sito web e ogni altra operazione legata al BookCrossing sono gratuite. Anche se il sito “accetta” donazioni volontarie che sono utilizzate per coprire i costi di manutenzione e di mantenimento. Da qualche tempo ci sono anche banner pubblicitari.

persone che fanno bookcrossing

Foto Shutterstock

Dove si lasciano i libri

Le BookCrossing Zones ufficiali (OCZ o OBCZ) sono spazi dedicati proprio al BookCrossing. Le Bookcrossing Zones ufficiali sono presenti nelle principali città e la loro presenza è segnalata su mappe presenti in siti esterni a quello ufficiale. I membri del BookCrossing – BookCrossers o, in italiano BookCorsari –   nel tempo si sono dotati di strumenti di comunicazione e di partecipazione secondo una modalità glocalizzata per mezzo dei quali si sono incontrati raccolti ed espressi: in Italia, ad esempio, dopo la chiusura del sito bookcrossing-italia  è ancora attivo il forum italiano anche se il sito internazionale è tradotto anche nella nostra lingua.

Insomma, i punti di rilascio dei libri sono di vario genere: le casette di bookcrossing si possono trovare davvero ovunque (magari anche con tematiche specifiche, ad esempio libri per l’empowerment femminile) e poi ci sono i pub, i ristoranti, le sale d’attesa e sale d’incontro aziendale. O ancora biblioteche a cielo aperto che aderiscono  e diventano veri e propri avamposti di cultura e condivisione.

Non solo Bookcrossing

Negli anni, come sottolineato, il termine bookcrossing è diventato anche sinonimo di scambio di libri e sono tate le iniziative non necessariamente legate al sito e all’idea originale. Una tra le più famose di queste iniziative in Italia è Liberalibri: un passaggio di libri tra le persone direttamente e attraverso dei depositari, dove il libro viene dato ad personam o viene lasciato in eventi pubblici. A differenza del BookCrossing, Liberalibri, partita a Caserta il 16 ottobre 2002, grazie al fondatore dell’associazione Vincenzo De Rosa, crea occasioni pubbliche in cui i libri vengono liberati.

Maria Enza Giannetto

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