Sono già 82 le amministrazioni comunali che hanno istituito un assessorato alla gentilezza. Tra i compiti: educazione stradale, aiuto alle persone in difficoltà, ai disabili, agli anziani e cura del decoro urbano
L’iniziativa è nata subito dopo la tornata di elezioni amministrative dello scorso maggio. In anni in cui il confronto politico ha assunto toni sempre più aggressivi e sui social hanno fatto irruzione i leoni da tastiera, c’è chi ha sentito la necessità di «inventarsi» una figura riconciliante: quella dell’assessore (o del consigliere comunale) con la delega alla Gentilezza. «In una società molto conflittuale, c’è bisogno di uno stile diverso, anche nella politica e nelle istituzioni», sottolinea Luca Nardi, presidente di «Cor et Amor»: associazione piemontese che ha proposto per prima alle amministrazioni locali della Provincia di Torino di riconoscere la delega alla gentilezza. Il primo Comune a cogliere la proposta è stato Rivarolo Canavese, riconoscendo la delega a Lara Schialvino, secondo cui «c’è bisogno di iniziative che migliorino la vita sociale e le relazioni».
Da Nord a Sud già 82 gli assessori alla gentilezza
L’iniziativa, partita dal Piemonte, si è diffusa presto in tutta Italia. Così, in poco più di sei mesi, sono diventati 82 gli assessori alla gentilezza, su un totale di ottomila Comuni in Italia. Il loro ingresso in scena – possono usare l’appellativo di assessore alla Gentilezza i consiglieri, gli assessori e i vicesindaci che abbiano ricevuto la delega alla gentilezza dal proprio primo cittadino – è avvenuto tanto nelle Regioni settentrionali quanto nel Mezzogiorno. Le nomine sono state accolte con stupore e anche benevolenza dai cittadini ma, come è facile immagine, anche con una buona dose di ironia da parte delle rispettive opposizioni. Per ora, i neo-assessori non sembrano preoccuparsi troppo dei sorrisetti che suscitano. Il tempo dirà se si tratta di una moda passeggera o se c’è qualcosa di più. «Vogliamo coinvolgere i cittadini ad avere più attenzione verso l’educazione stradale, le persone in difficoltà, i disabili, gli anziani e il decoro urbano – annuncia Davide Bruno, assessore di Battipaglia (Salerno), aderente a una lista civica di centro sinistra, che ha anche le deleghe allo Sviluppo urbano ed economico e alle politiche comunitarie -. Il nostro obiettivo è costruire più coesione sociale. Nel 2020 organizzeremo le Olimpiadi della Gentilezza, coinvolgendo tutti i quartieri, dal centro alla periferia. Tutti devono sentirsi parte della stessa comunità».
Che cosa fa un assessore alla gentilezza?
L’assessorato alla gentilezza promuove valori e pratiche positive per favorire il benessere e la crescita sociale, contribuendo a creare il futuro in cui vivranno i bambini di oggi,
occupandosi della buona educazione, del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, del prendersi cura di chi soffre (i malati, le persone sole) o è in difficoltà (chi ha perso il lavoro, disabili, anziani, genitori separati con figli), ad accrescere lo spirito di comunità. Ma in concreto che cosa fa un assessore alla gentilezza? A Roccalumera, provincia di Messina, a settembre Miriam Asmundo ha organizzato giornata della gentilezza coinvolgendo i bambini. «Con i volontari del servizio civile abbiamo organizzato visite nelle case di riposo, affinché gli anziani sentissero che il Comune non li ha dimenticati – racconta il vicesindaco di Fratelli d’Italia, che ha anche la delega ai servizi sociali -. Ho poi in progetto di creare l’angolo della gentilezza, ossia un luogo in cui è possibile lasciare appesi indumenti a disposizione di chi ne ha bisogno».
In provincia di Varese “Solidarietà SoSpesa”
A Lonate Pozzolo (Varese) l’assessora Melissa Derisi ha lanciato la «Solidarietà SoSpesa». «Si tratta di due iniziative che vogliono coinvolgere la cittadinanza a mettere in atto la gentilezza verso il prossimo con azioni solidali -racconta-. Entrambe si ispirano al caffè sospeso di Napoli (leggi il nostro articolo su questa iniziativa di solidarietà), ma si riferiscono ad altri ambiti. Il quaderno sospeso chiede di lasciare una somma che si vuole alle cartolerie del territorio che permetterà l’acquisto di materiale scolastico ai bambini meno fortunati. L’altra è il farmaco sospeso che funziona allo stesso modo, ma con i farmaci da banco nelle farmacie del comune». Valentina Gueli Alletti, eletta consigliere comunale con una lista civica vicina al Pd, è oggi anche assessore alla gentilezza di Naro (Agrigento). «Quello che dovrebbe essere un comportamento sociale di base sta venendo meno in tutte le fasce di età. È quindi un bene che un messaggio positivo parta in primo luogo dall’istituzione più a contatto dei cittadini, ossia il Comune».
Twitter @fabioditodaro