Wise Society : Clima, l’allerta meteo ci arriverà via sms

Clima, l’allerta meteo ci arriverà via sms

di Andrea Ballocchi
9 Novembre 2019

Entro il 2020 la Protezione Civile intende inviare messaggi telefonici per l’allerta meteo solo a chi si trova nella zona interessata, grazie alla tecnologia. E dà consigli utili anti rischi

Temporali, grandinate, nubifragi, alluvioni: sono questi ormai i pericoli che si moltiplicano a causa dei cambiamenti climatici. Per segnalare i rischi del clima impazzito la Protezione Civile lavora tutti i giorni, predisponendo dati e informazioni utili a tutta l’Italia. Si tratta del sistema di allerta meteo che però finora è visibile via web. Ma come fa una persona a sapere esattamente se in quella zona in cui si trova è stata lanciato il monito di rischio meteo idro-geologico e idraulico? Questa domanda potrà presto avere una risposta in un sistema tecnologico che fornirà indicazioni su misura.

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La Protezione Civile sta lavorando sulla messa a punto di un sistema di allerta meteo capillare, foto iStock

ALLERTA METEO, COME FUNZIONA – L’allerta meteo, spiega Carlo Cacciamani del dipartimento nazionale della Protezione Civile, funziona «come un sistema federato. La Protezione Civile predispone l’allerta nazionale e concorre alla realizzazione locale in alcune regioni prive di una struttura meteorologica al loro interno. Nel caso invece di presenza di una struttura dedicata, la regione gestisce autonomamente la situazione». Sulla base delle informazioni inviate dall’ente nazionale, la regione fa una valutazione della criticità idrogeologica e idraulica che viene espressa come allerta, classificata secondo una specifica codifica che stabilisce lo scenario di danno ipotizzabile: giallo, arancione o rosso – rispettivamente “ordinaria”, “moderata” o “elevata” criticità. Questa informazione viene posta sui siti web delle regioni, che a loro volta le inviano al sito web della Protezione Civile che le pubblica sul proprio sito.

IT-ALERT, LA TECNOLOGIA IN AIUTO DELLE PERSONE – La Protezione Civile sta lavorando sulla messa a punto di un sistema di allerta capillare. Si chiama IT-Alert e permetterà di inviare e ricevere messaggi mediante cellulari e smartphone mirati ai cittadini presenti nel territorio interessato, coprendo “l’ultimo miglio”. Si avvarrà del servizio cell broadcast, modalità di comunicazione di messaggistica prevista nelle attuali reti di telefonia cellulare, che permettono la telecomunicazione in tutti i punti del territorio che è suddiviso in aree limitate, denominate “celle”. Tramite una geolocalizzazione, l’utente interessato riceverà il messaggio, senza che siano lese le prerogative di privacy. «La stima è che il sistema possa essere funzionante sperimentalmente all’inizio del 2020» afferma Carlo Cacciamanni, spiegando la complessità di un sistema che dovrà poi provvedere a inviare messaggi a milioni di italiani. «Il primo passo sarà l’invio del messaggio sms; successivamente verrà creata un’app che fornirà informazioni sulle azioni specifiche da fare o da evitare».

TEMPORALE E GRANDINE: CONSIGLI SU COSA FARE IN CASO DI ALLERTA – Una volta che è stata data l’allerta meteo, cosa si può fare? Sul sito web della protezione civile sono elencate tutte le azioni utili. Nel caso di piogge violente e grandinate, se si è impegnati in attività all’aria aperta, come un pic-nic o campeggio è bene scegliere una zona a debita distanza da corsi d’acqua e adeguatamente rialzata rispetto al letto del fiume o del torrente,  distante da pendii ripidi o poco stabili.

In città il pericolo può essere causato dall’incapacità della rete fognaria di smaltire l’eccesso d’acqua. Quindi, occorre: pestare attenzione al passaggio in sottovia e sottopassi; evitare di recarti o soffermarti anche gli ambienti come scantinati, piani bassi, garage, sono a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.

Se si è in auto, il consiglio è di limitare la velocità o, se possibile, fermarsi in attesa che la fase più intensa del temporale si attenui. Basta avere un po’ di pazienza di aspettare in un’area di sosta per evitare il momento clou del rovescio, capace di ridurre notevolmente la visibilità.

Nel caso di grandine valgono gli stessi consigli.

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