Sensazioni, ricordi, impressioni. Per non dimenticare due uomini, e gli agenti di scorta, eroi loro malgrado
È stato presentato qualche giorno a fa, all’auditorium Rai di Palermo, «Vent’anni» il libro a cura di Daniela Gambino ed Ettore Zanca in memoria delle vittime delle stragi mafiose.
Il testo non affronta la ricorrenza in chiave storica o di cronaca, ma si pone come una sorta di diario, partendo da una domanda: «Dimmi dov’eri e cosa facevi quando uccisero Giovanni, Paolo e le persone a loro vicine». La richiesta di percorrere questo cammino a ritroso nel tempo è stata posta a Maria Falcone, Rita Borsellino, Ferdinando Imposimato, Rachid Berradi, Luigi Ciotti, Enrico Ruggeri e a tanti altri.
Trentatré contributi personali originati da interviste, racconti, impressioni, monologhi teatrali e testi di canzoni.
Il risultato è appunto un lavoro intimistico, una ricostruzione delle emozioni e dei ricordi di due momenti drammatici del nostro Paese, il 23 maggio e il 19 luglio del 1992. Ma anche un’insieme di richieste mai sopite. Di giustizia, di onestà, di verità. «Le testimonianze che abbiamo raccolto – scrivono gli autori – non hanno trasmesso ricordi e basta, ma vita, pulsazione di cuore e tempie, rabbia, nessuna indulgenza né tantomeno voglia di archiviare».
Il libro è pubblicato da Coppola Editore ed è un prodotto certificato “Pizzofree”.