L'Unione Europea ha dedicato i prossimi dodici mesi a chi presta gratis tempo e competenze agli altri, in vari settori. Per valorizzare l'opera dei volontari e incoraggiare altri a seguire il loro esempio
Il 2011 è stato proclamato anno europeo del volontariato.
Dodici mesi per rendere omaggio all’opera dei volontari (oggi, circa il 20 percento degli europei dedica una parte del proprio tempo a un’attività di volontariato) e per incoraggiare un maggior numero di persone a dare il proprio contributo. Si pensa, ad esempio, a facilitare la partecipazione, a ricompense tramite un riconoscimento formale delle competenze acquisite, al miglioramento della qualità del volontariato attraverso una giusta formazione e infine dando più valore a tutte le attività nel suo ambito.
L’UE promuove il volontariato già da molti anni e nel 1996 ha istituito il Servizio volontario europeo per incoraggiare i giovani a lavorare in comunità all’estero. Nel corso del 2011 un gruppo di volontari viaggerà in tutta l’UE per illustrare il proprio lavoro. Durante i 10 giorni che trascorreranno in ciascun Paese, i partecipanti incontreranno anche esponenti del mondo politico per affrontare le questioni che li preoccupano. Una squadra di 27 giornalisti volontari coprirà, a turno, ciascuna tappa del viaggio e produrrà una serie di servizi audiovisivi e scritti che saranno trasmessi e pubblicati sui media e online. Nel corso dell’anno si svolgeranno 4 conferenze di alto profilo dedicate ad aspetti chiave del volontariato. I lavori a livello nazionale saranno coordinati dall’Alleanza EYV, un gruppo che riunisce 33 reti di organizzazioni di volontariato in Europa, fondato nel 2007. Gli aspiranti volontari possono trovare sul sito dell’Alleanza le informazioni utili sui vari settori, con la possibilità di impegnarsi anche a fare esperienza in prima persona per un certo periodo di tempo.
Non solo. Il 2011 coincide e si integra anche con le attività promosse dall’ONU per il decimo anniversario dell’Anno internazionale dei volontari delle Nazioni Unite.