E se la fine del mondo, quell’evento che dovrebbe mutare in modo radicale le nostre esistenze il 21 dicembre del 2012, fosse la scomparsa della paura? Magari in attesa di questo (pauroso) evento potremmo scoprire che il timore immotivato è una sentinella che ci tiene in prigione, ci impedisce di agire, ci toglie la libertà di scegliere.
Già perché quante volte, da quando siamo bambini, qualcuno ci dice «non farlo: è pericoloso». Ma davvero è così pericoloso il mondo là fuori? Oppure il panico, come una mamma iperprotettiva, ci impedisce di diventare grandi, autonomi e in grado di emanciparci?
Allora penso: e se diventassimo coraggiosi?E se il grande evento previsto dai Maya cancellasse coloro che utilizzano la paura come strumento per tenere gli altri alla stregua di silenziosi servitori? Bene allora sogniamo e iniziamo a fare il count down. (ecoista)