Wise Society : Tecnica Bowen: il tocco che sblocca le tensioni e ridà energia
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Tecnica Bowen: il tocco che sblocca le tensioni e ridà energia

di Donatella Pavan
6 Aprile 2012

Arriva dall'Australia questa tecnica dolce ed efficace, indicata per affrontare molti problemi legati alla postura e allo stress. Una seduta di 60 minuti, con operatori specializzati, costa circa 40 euro

Il Bowen è qualcosa di più di un semplice massaggio: è una tecnica che aiuta sbloccare le tensioni in atto, fisiche o emotive che siano, e a guidarci verso un nuovo assetto nei momenti di corto circuito psico-fisico.

Aiuta a stimolare il drenaggio linfatico e venoso, favorendo l’assimilazione dei principi nutritivi ed eliminando le tossine. Il tutto avviene grazie alla trasmissione di precisi input ai recettori del cervello, che a sua volta li rielabora e fornisce una risposta corretta.

La prima seduta serve a riportare in equilibrio il sistema, dopodiché il corpo inizia a dare dei segnali che il “paziente” deve registrare e riferire all’operatore nelle sedute successive, per consentirgli di adottare le procedure più adatte e risolvere il problema in poche sedute.

Bowen

Foto di Jürgen Rübig da Pixabay

Messo a punto da Thomas Bowen negli anni ‘70, è basato su piccoli tocchi che lavorano su punti chiave della muscolatura e dei legamenti tendinei, fornendo lo stimolo per riportare il corpo in equilibrio. Il lavoro di Thomas Bowen è continuato dal dottor Oswald Rentsch con l’Accademia Australiana di Bowen. Oggi in Italia ci sono circa 100 operatori che fanno capo all’Associazione Bowtech Italia. Abbiamo chiesto a Federica Cerro, un’operatrice, come funziona questo metodo e quali sono i benefici.

Cos’è la tecnica Bowen e come viene praticata?

Il Bowen, o Bowtech®, è un trattamento che viene eseguito in specifiche aree lungo tutto il corpo e consiste in una serie di tocchi, molto delicati, alternati a pause di 2-3 minuti durante le quali la persona che riceve il trattamento viene lasciata riposare comodamente sul lettino.

Federica Cerro, operatrice Bowtech

Federica Cerro, operatrice Bowtech

I tocchi sono sempre leggeri, mai manipolativi, perchè lo scopo del trattamento è quello di trasmettere un input che viene raccolto dai recettori del sistema nervoso e portato immediatamente al cervello. È proprio qui, nel cervello, che noi andiamo a stimolare quella che i naturopati chiamano “vis medicatrix“, cioè la capacità di guarigione che ogni corpo possiede e che è strettamente legata alla propria forza vitale. Lo scopo del Bowen è quindi quello di stimolare il corpo a ritrovare la propria armonia psicofisica attraverso l’autoguarigione

Per quali problemi viene usato il metodo Bowen?

Il Bowen può essere utilizzato per ogni tipo di problematica, da quella più prettamente fisica a quella emotiva o psicologica.

Può essere efficace su molti dei malesseri che ci troviamo ad affrontare quotidianamente: disagi posturali, dolori muscolari, ossei, articolari e nevralgici, problemi legati all’apparato respiratorio, a stomaco e intestino.

È indicato anche per le patologie legate all’apparato riproduttivo: se lo si pratica in gravidanza rende meno doloroso il parto, mentre al momento della nascita, in caso di difficoltà, può essere risolutivo, ma esiste anche una specifica procedura per facilitare il concepimento. Si è rivelato molto utile anche per bambini e neonati, il trattamento li aiuta a tranquillizzarsi e spesso a placare il dolore legato alle coliche.

Il massaggio Bowen, inoltre, viene utilizzato dagli sportivi per risolvere in tempi brevi le eventuali lesioni, non a caso: Tom Bowen ha ideato questo metodo proprio osservando il modo in cui venivano trattati i giocatori di football infortunati. Se poi si guarda alla sfera emotiva, l’esperienza ha dimostrato che il Bowen aiuta a fare chiarezza tra i propri pensieri ed emozioni, a dare la giusta priorità ed importanza ai problemi da affrontare e a ciò che può essere fonte di stress.

Quali risultati si ottengono?

Seduta di massaggio Bowen

Seduta di massaggio Bowen / Foto: scuola Bowtech Italia

Lo scopo, ovviamente, è quello di aiutare la persona a risolvere il disagio che l’ha spinta a rivolgersi ad un operatore. Per ottenere questo risultato l’operatore non fa un’azione diretta ma chiede semplicemente al corpo di manifestare i disagi, di esprimere le ragioni alla base del problema e di reagire allo scopo di guarire, va da sé che ogni persona reagisce in modo proprio, nei propri tempi e nelle proprie modalità.

Posto che in linea generale la persona percepisce un profondo rilassamento durante il trattamento, si possono verificare reazioni tra le più disparate, sia di tipo emotivo, mentale che fisico. Di norma dopo i primi tocchi il “paziente” ha dei segnali rivelatori, gli vengono alla mente fatti, situazioni o sensazioni che aiutano a rivelare la ragione dello stato si trova. Il corpo riconosce il Bowen come un linguaggio primordiale, che risale ancora al tempo in cui era un feto, e si sente perciò libero di esprimersi, attraverso dei dolori o dei disagi.

Sono proprio questi che richiamano l’attenzione dell’operatore sulle strutture che necessitano di essere trattate. Al termine della seduta generalmente la persona percepisce un diffuso benessere, si sente più corretta nella postura e dichiara di sentirsi bene.

Qual è la differenza tra un massaggio Bowen e un massaggio tradizionale?

Metodo BowenInnanziutto è bene ribadire che non si tratta di un vero e proprio massaggio perchè il tocco e la presenza dell’operatore non sono continuativi e questa è sicuramente la caratteristica più singolare del Bowen; i tocchi sono alternati da pause durante le quali l’operatore si allontana per consentire un profondo rilassamento. Queste pause sono molto importanti, perchè danno il tempo al cervello di elaborare il messaggio ricevuto e di fornire una risposta.

Quante sedute ci vogliono per ottenere dei risultati?

La risposta è molto soggettiva, nei tempi e nei modi. Il suggerimento è di sottoporsi al trattamento non appena si è avuto un trauma o si presenta un problema, in modo tale da non dare il tempo al corpo di instaurare processi compensativi e rendere la guarigione più veloce.

Molto spesso poche sedute, 4 o 5, sono sufficienti per alleviare o risolvere definitivamente la maggior parte dei disturbi, siano essi di natura strutturale piuttosto che funzionale; in alcune situazioni, soprattutto quando la problematica è complessa e ormai radicata, possono essere necessari più trattamenti. I risultati che si ottengono in genere, durano a lungo.

Nel video qui sotto potremo scoprire di più sul metodo Bowen, vedendo nella pratica come avviene un trattamento.

Il tocco leggero che genera l’autoguarigione from Wise Society on Vimeo.

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