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Stefania Piloni: dalla giovinezza alla maturità il ruolo chiave degli ormoni

di Francesca Tozzi
12 Ottobre 2011
SPECIALE : Disturbi del sonno

Estrogeno e testosterone occupano un posto di primo piano nella vita di ogni donna. Non solo per quanto riguarda la salute: incidono anche sulle emozioni e sulla sessualità

Stefania PiloniGli ormoni hanno nella vita della donna una funzione che va ben oltre la sindrome premestruale, la tutela della gravidanza e le vampate nel momento in cui escono di scena: sono, infatti, legati a filo doppio alle scelte femminili e alla felicità. Stefania Piloni, Medico specialista in ginecologia e Docente di Medicina Naturale all’Università di Milano, si è sempre occupata del femminile con una visione olistica secondo la quale le emozioni sono sempre alla base della salute del corpo e delle sue evoluzioni. E dietro una malattia c’è sempre un malessere da esplorare. Spiega la specialista: «Pensiamo all’utero: la casa del sé femminile e anche l’organo dell’accudimento, per questo è interessato da molti cambiamenti, non solo in stato di gravidanza quando si dilata per accogliere il feto. A volte la sua metamorfosi può essere legata a un disagio della persona».

In che senso?

Secondo la psicosomatica l’ipertrofia dell’utero è spesso la risposta a un atteggiamento di abnegazione da parte di donne che mettono gli altri davanti a se stesse, occupandosi delle persone care a scapito dei propri bisogni. E così l’utero cresce a dismisura così come, al contrario, un ego in primo piano accompagnato da una forte volontà di autoaffermazione fa crescere l’ovaio e il rischio di sviluppare cisti ovariche. È una naturale risposta ormonale: nel primo caso nel corpo circolano molti estrogeni, ormoni dell’accudimento nettamente presenti in gravidanza perché hanno il compito di preparare l’endometrio, nel secondo si chiede all’ovaio di produrre più testosterone, ormone dell’autoaffermazione, e così l’ovaio si ipetrofizza per darne di più. Corpo e psiche sono legati come già si sapeva nell’antica Grecia. Ippocrate stesso consigliava al medico “assicurati che il tuo paziente voglia guarire dalle ragioni della sua malattia”. Sviluppare fibromi e lasciare che l’utero cresca fuori misura è spesso il sintomo di una sofferenza profonda, di una storia femminile da riconsiderare. Così come perdere il ritmo mestruale, aprire il flusso a sfoghi emorragici e saltare la cadenza sono altrettante piccole spie di un femminile emotivo che soffre.

foto di eyeliam/flickr

Ma il testosterone non è maschile?

È molto presente nel maschio ma gioca un ruolo importante anche per la felicità della donna non solo perché contribuisce al desiderio sessuale ma anche perché aiuta nella realizzazione personale. Le vere “maschiette” – le donne mediterranee, more e ambrate, belle nonostante qualche peletto sul viso – adorano far l’amore perché hanno una marcia di testosterone in più. Averne in abbondanza vuole dire magari andare più spesso dall’estetista ma essere decisamente avvantaggiate in camera da letto. Ogni donna beneficia, però, dell’influsso del testosterone a metà ciclo, quando sale l’LH, l’ormone che crea l’ovulazione e spinge anche il testosterone. Madre natura pensa proprio a tutto: quando l’uovo passa cresce la voglia di far l’amore. Le donne con livelli più alti di questo ormone beneficiano più a lungo di questa predisposizione, non solo durante il periodo ovulatorio.

È possibile assumerlo dall’esterno?

Assumerlo per bocca metterebbe a rischio le ovaie. Molte donne chiedono Intrinsa, un cerotto trans dermico che rilascia testosterone, pensato per contrastare il calo o la mancanza di desiderio sessuale, facilitando eccitazione o orgasmo. Io, però, lo consiglio solo a chi ha tolto le ovaie. Più sicuro come rimedio per risvegliare la libido femminile in breve tempo è la crema al testosterone da applicare sul clitoride. E si può prendere a basse dosi un precursore del testosterone, il Dhea; in Italia è venduto  come prodotto galenico, cioè realizzato dal farmacista su ricetta medica.

Image by © Inspirestock/CorbisChe cos’è?

È l’ormone steroide più abbondante nel corpo umano, ma non ha effetti in sé: stimola e regola la produzione di tutti gli altri ormoni, in particolare quelli sessuali. Il suo livello raggiunge il picco intorno ai 25 anni per poi decrescere. Alcuni studiosi ne mettono in risalto gli effetti positivi: migliora l’umore, aiuta la memoria, accresce la libido, fa diminuire le rughe. Beneficiano delle compresse di Dhea le donne dopo i 40 anni o comunque le donne che hanno bassi livelli di questo ormone nel sangue. Un semplice prelievo è in grado di dire se la terapia va intrapresa.

Esistono dei rimedi naturali per migliorare la sessualità in menopausa, e non solo?

C’è il testosterone omeopatico: l’effetto è più blando ma non ci sono effetti collaterali. Ci sono alcune piante fitoterapiche molto utili come per esempio il Tribulus, che fa salire il tono del testosterone: si assume l’estratto secco sotto forma di piccola compressa. È un modo per aiutare il corpo a produrre quello di cui abbiamo bisogno: così lo facciamo noi il testosterone, non viene dall’esterno. Un’altra pianta interessante è la Maca, antifatica e stimolante.

In menopausa la prima causa del calo del tono di umore e della riduzione del desiderio sessuale  è  la perdita di estrogeni…

l’estrogeno è un balsamo femminile, sotto il suo influsso il desiderio fiorisce, quando viene disperso il desiderio scende e l’apparato vaginale perde elasticità. Non tutte le donne possono fare la terapia ormonale sostitutiva, ma ci sono molte sostanze ottenute dalle piante che hanno la virtù di correggere i sintomi fastidiosi della menopausa, dalle vampate alla qualità del sonno, dal calo della libido fino ai sintomi della depressione. Fra i rimedi più usati ci sono i fitoestrogeni, sostanze vegetali con caratteristiche simili agli estrogeni ma decisamente molto più leggere. Gli isoflavoni di soia, in primis: la soia e il trifoglio rosso, ma anche luppolo, semi di lino e cipresso. L’iperico è capace di attenuare i sintomi di ansia e depressione. Le piante si possono combinare, ma dipende dal tipo di menopausa. Se il problema sono le vampate bastano i fitoestrogeni, se la sessualità non è serena Maca e Tribulus regaleranno più desiderio mentre i fitoestrogeni manterranno la vagina morbida ed elastica.

Image by © IAN HOOTON/Science Photo Library/CorbisI fitoestrogeni sono utili solo alle donne in menopausa?

Quello è il ruolo per cui sono più conosciuti ma possono essere molto utili anche alle giovani donne nei casi, per esempio, di blocco delle mestruazioni. Le cause possono essere diverse ma tutte legate all’”intelligenza” del corpo. Se la massa muscolare, per esempio, si sviluppa troppo a scapito della grassa, l’ovaio sente che le riserve di cibo per una eventuale gravidanza non sono sufficienti e quindi blocca la produzione di ovuli con conseguente mancata mestruazione. E allo stesso modo l’ovaio usa l’amenorrea come contraccettivo per sventare il rischio di una gravidanza quando la donna è molto stressata: il corpo produce catecoline dello stress che danno all’ovaio un segnale che non è il momento buono per rimanere incinte e lui si blocca. Per ricreare il flusso nelle giovani l’estratto di semi di lino e di salvia funzionano meglio di soia e trifoglio rosso per una questione di ricettività diversa. Non va dimenticato il ruolo del progesterone, principale ormone riproduttivo femminile durante le ultime due settimane del ciclo mestruale. La Dioscorea villosa, o Wild Yam, è una pianta molto utile per aiutare a vivere meglio la menopausa poiché contiene fitoprogesterone naturale che completa l’assunzione dei fitoestrogeni. Sotto forma di crema da massaggiare sul ventre, regolarizza molto bene il ciclo delle più giovani perché ha una grande efficacia trans dermica.

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