Wise Society : Silvia Salvarani ci racconta i cinque tibetani
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Silvia Salvarani ci racconta i cinque tibetani

di Nicoletta Ripani
10 Giugno 2013

L'esperta maestra yoga, che pratica e insegna da molti anni il "rituale della giovinezza", racconta qual è l'origine di questi potenti esercizi antinvecchiamento, capaci di regalare davvero sorprendenti benefici. Perchè riequilibrano l'energia del corpo agendo attravero i sette chakra da cui dipendono la salute e la bellezza del nostro organismo

Silvia Salvarani, specialista in scienze motorie«L’odore della carta, come profumo della memoria, evoca l’inizio di questa mia passione». Così Silvia Salvarani racconta il suo primo approccio allo yoga. Che per lei è non solo un lavoro ma soprattutto uno stile di vita. «Si tratta di un ricordo olfattivo legato alle pagine di un libro che mio padre portò dall’India, dove fu prigioniero durante la guerra. Per me è stata un’attrazione immediata e fatale. Era l’autobiografia di Paramahansa Yogananda, il guru che introdusse questa disciplina in Occidente».

La sua lettura l’ha portata a intraprendere un percorso di conoscenza e di pratica, prima come autodidatta, poi con i corsi e il diploma alla Federazione Italiana Yoga, dopo aver conseguito una laurea in scienze motorie all’Università di Urbino.

E proprio durante un seminario di formazione, agli inizi degli anni Novanta, Silvia Salvarani apprende l’esistenza dei Cinque Tibetani, gli esercizi che oggi spopolano fra manager, imprenditori, artisti ma anche tra uomini e donne non famosi. A lei, che per prima li ha introdotti in Italia e che nel 2001 ha pubblicato un video-libro su questa pratica, (tuttora un best seller da oltre 10000 copie), abbiamo chiesto di raccontarci la storia del rituale dell’eterna giovinezza. E quanto c’è di vero sui suoi sorprendenti benefici.

Qual è l’origine dei 5 tibetani?

The Eye of Revelation by Peter Kelder - Original Version 1939 Nel 1939 Paul Kelder scrisse un libro intitolato Eye of Revelation in cui racconta la storia, non si sa se reale o soltanto immaginata, di un suo amico, il colonnello in pensione Bradford, che decise di recarsi in Tibet per scoprire il segreto dell’eterna giovinezza. Al suo rientro, dopo 4 anni, Kelder non lo riconosce perchè Bradford dimostra 20 anni di meno. Il merito di questa ritrovata gioventù, secondo il colonnello, stava proprio nella pratica dei Cinque Tibetani. Il libro allora non ebbe successo. Un’insegnante americano lo ripropose a metà degli anni 70 ma solo nel 1985 iniziò a diffondersi negli Stati Uniti e in Europa. Io vidi gli esercizi per la prima volta durante un seminario tenuto da un maestro tedesco agli inizi degli anni 90; allora iniziai a proporli anche in Italia.

Il loro fondamento?

Derivano dallo yoga, seppur contaminato da ritualità mistiche di origine mediorientale. Il primo esercizio infatti si rifà al sufismo, la danza iniziatica dei dervisci che, attraverso la rotazione su se stessi, porta al raggiungimento di uno stato alterato di coscienza. Gli altri sono esercizi dello yoga classico eseguiti  in forma dinamica.

Quali sono i loro benefici?

Rappresentano un mezzo potente in grado di influenzare positivamente il nostro benessere perché riequilibrano l’energia del corpo e aumentano la flessibilità.

Centri energetici, by © John Lund/Blend Images/Corbis

Effetti positivi a cui si aggiungono diminuzione dei dolori cronici, mente più lucida, maggiore serenità, miglioramento delle funzioni digestive, renali, epatiche, circolatorie e benefici visibili anche sulla pelle e sulla linea. I risultati sono sorprendenti, come confermano i miei allievi e i praticanti più assidui, che ne sono entusiasti. C’è chi afferma di aver recuperato agilità fisica, un sonno regolare, un fisico tonico; c’é chi giura di essere dimagrito e di aver ritrovato un aspetto più giovanile. Qualcuno addirittura dice di aver constatato una ricrescita dei capelli. Del resto, io li pratico da anni con costanza e generalmente mi danno almeno 10 anni meno della mia vera età anagrafica. Non è un caso quindi se vengono chiamati il “rito dell’eterna giovinezza”.

Come si spiegano questi effetti?

I Cinque Tibetani sono esercizi scelti ed elaborati da grandi maestri di yoga che, conoscendo perfettamente i segreti meccanismi del nostro organismo e le profonde interazioni esistenti fra corpo e psiche, sono riusciti a estrapolare una sintesi straordinaria di rituali che attivano tutti i meridiani e i centri energetici, coinvolgendo la totalità del nostro essere e quindi, anche gli organi, le ghiandole e i muscoli. 

In sostanza, questa serie di esercizi attiva e armonizza i sette chakra, dal cui buon funzionamento, secondo la medicina orientale, dipendono la salute e la bellezza del nostro corpo. Inoltre, i chakra corrispondono alle nostre principali ghiandole endocrine. Non si tratta quindi di autosuggestione, ma di un processo che ha spiegazioni scientifiche. I Cinque Tibetani con la loro azione permettono di ottenere un miglioramento delle secrezioni endocrine, producono un’accelerazione del metabolismo e della vitalità, massaggiano gli organi interni e attivano l’eliminazione delle tossine, rallentando, in un certo senso, il processo di invecchiamento.

Quando e come eseguirli?

Punti energetici, by © Frederic Cirou/ZenShui/Corbis

All’inizio, mentre si sta imparando, occorrono circa venti minuti; con l’esperienza però ne bastano 10. Il rito richiede comunque costanza: va praticato ogni giorno, meglio se di mattina, a digiuno e a piedi nudi, appena alzati dal letto.

Ma si può scegliere qualunque momento della giornata, l’importante è eseguirli lontano dai pasti. Poi sono necessari un semplice tappetino antiscivolo, abiti comodi e una stanza non fredda, da arieggiare prima di cominciare.  La musica di sottofondo è una libera scelta; personalmente preferisco il silenzio che aiuta la concentrazione. In un’epoca di terapie brevi, questi esercizi sono l’ideale perché basta poco tempo, non serve il personal trainer, si possono fare dappertutto e i risultati sono evidenti. Anche per questo hanno così successo.

Come regolarsi con le ripetizioni dei cinque tibetani?

Per completare il rituale ogni esercizio va ripetuto 21 volte.  Il mio consiglio è partire con la sequenza e fare un numero di ripetizioni in base alle proprie possibilità, non necessariamente identiche per ciascun esercizio. È fondamentale rispettare il proprio corpo, di conseguenza non importa quante se ne fanno all’inizio. Unica condizione é aumentare progressivamente il numero delle ripetizioni, senza tornare indietro.

Sono adatti a tutti?

Chiunque può avvicinarsi a questa pratica, dai 15 ai 90 anni. Naturalmente occorre avere una chiara consapevolezza dei propri limiti. Per questo io consiglio, almeno la prima volta, di affidarsi a un insegnante competente per imparare a eseguirli correttamente e per “adattarli” alle diverse problematiche individuali, se ce ne sono, come eventuali deficit muscolari, articolari o scheletrici, in modo da evitare effetti collaterali. In seguito si può tranquillamente proseguire da soli.  È chiaro che in presenza di patologie serie, è assolutamente necessario chiedere il parere del proprio medico, prima di iniziare.

Come si imparano?

Ormai sono molte le pubblicazioni che illustrano la pratica dei Cinque Tibetani, compreso il mio video-libro “I 5 Tibetani” edito dalla Macro Edizioni, in cui vengono spiegati anche degli esercizi di preparazione che servono ad allenare il corpo e che, in qualche caso, possono diventare vere e proprie pratiche alternative in presenza di problematiche a carico dell’apparato muscolo scheletrico.

Uso pratico dei Cinque Esercizi Tibetani di Wolfgang Gillessen

Personalmente, sui Cinque Tibetani, non tengo corsi regolari che ritengo inutili, ma periodicamente propongo dei seminari di una giornata a Milano e nelle altre principali città italiane su richiesta. Bastano poche ore per impararli, poi diventa una pratica individuale da gestire in base ai propri impegni giornalieri. Per conoscere date e iniziative sul rituale, potete consultare il mio sito: www.settetibetani.it. Ci sono anche altri libri sull’argomento, oltre al mio. Quelle più seri ed esaustivi, che segnalo volentieri, sono: Uso pratico dei Cinque Esercizi Tibetani di Wolfgang Gillessen (edito da Tea Pratica) e il libro di Peter Kelder I Cinque Tibetani (Edizioni Mediterranee). In ultimo, una raccomandazione importante: evitare assolutamente di imparare questo rituale guardano i filmati su youtube. Ce ne sono tantissimi, ma purtroppo tutti pieni di errori.

 

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