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Michel Golay: «Per stare in salute, nutriamo i due cervelli»

di Valentina Schenone
2 Luglio 2014

Michel Golay, medico ideatore del Metodo Golay, spiega come raggiungere l'armonia e la salute con un'alimentazione corretta, una sana attività fisica e un sonno ristoratore

Avete mai sentito parlare del “second brain”? Ebbene sì, secondo alcune teorie abbiamo due cervelli, il cervello encefalo e il cervello digestivo, caro alla medicina tradizionale cinese e oggi confermato dalla scienza. E, per raggiungere una completa armonia e restare in salute, entrambi vanno “nutriti” correttamente. Come? Ce lo spiega Michel Golay, medico chiropratico ideatore del Metodo Golay, che pratica alla Lonhea Alpine Clinic, clinica sita nel cuore delle Alpi svizzere vincitrice del recente premio “The Most Avant-Garde Clinic” agli SPA Awards 2014 di Londra. Qui si rincorre la salutogenesi, che si interessa principalmente delle cause e delle condizioni della salute e si concentra appunto sulla salute attraverso i due cervelli.

Lonhea Alpine Clinic

Dr Golay, cosa si intende per “due cervelli”?

Per “due cervelli” si intendono il cervello digestivo e il cervello encefalo. Il primo deve garantire la qualità e la quantità degli apporti di nutrienti e micronutrienti essenziali, la qualità della flora intestinale, ma anche sincerarsi che il cervello encefalo funzioni bene, poiché è proprio quest’ultimo che gestisce le funzionalità essenziali, tra cui quella digestiva. Affinché il cervello encefalo funzioni correttamente, occorre che sia protetto dal cervello digestivo e che sia in attività costante. L’attivazione fisica è la più importante, ma contribuiscono a questo equilibrio anche le altre stimolazioni: visive, uditive, gustative, tattili. La zona del cervello encefalo più importante per quanto concerne la salute è il cervello rettiliano (primitivo) che gestisce le funzioni vitali (frequenza cardiaca, respirazione, temperatura corporea, equilibrio) e garantisce il corretto coordinamento dei diversi cicli che ritmano le nostre giornate. Il concetto dei “due cervelli” – caro alla medicina tradizionale cinese e oggi scientificamente confermato – afferma che per essere in buona salute è fondamentale che i nostri due cervelli siano in armonia ed è alla base del Metodo che propongo.

Donna che corre

Image by © Uwe Umstaetter/Corbis

Come si possono nutrire i due cervelli?

Per “nutrirli” occorre comprendere come funzionano insieme e favorire l’ambiente delle cellule che li circondano, al fine di accrescerne lo sviluppo e dunque di prolungare la vita. In particolare, il cervello digestivo si nutre degli scarti dei nostri batteri mentre quello rettiliano si nutre principalmente dell’attività fisica, così come anche di alcune sostanze prodotte dai batteri stessi.

Su cosa si basa il suo metodo? Come è arrivato a idearlo?

Il punto di partenza del mio metodo è la salutogenesi, che identifica i parametri di salute e fornisce gli strumenti che contribuiranno al loro miglioramento. Il mio obiettivo è sempre stato quello di creare un metodo di sviluppo della salute nel suo complesso, che fosse scientificamente valido. Nel corso delle mie ricerche, mi sono reso conto che l’importanza della flora intestinale e della funzione del cervello rettiliano (primitivo) sono fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo della salute.

Quali sono i pilastri del metodo?

Ciò che bisogna sempre ricordare è che per essere in buona salute e stare bene abbiamo bisogno che i due cervelli funzionino in armonia e che quindi l’ambiente delle nostre cellule sia favorevole al loro sviluppo. Per misurare la qualità dell’ambiente delle nostre cellule si utilizza la misurazione dello stress ossidativo, che valuta la nostra sofferenza cellulare. I fattori che influenzano lo stress ossidativo sono legati ai cambiamenti nel nostro stile di vita e sono, per esempio, la diminuzione di attività fisica, il basso consumo di frutta e verdura, l’accumulo di stress, il costante assorbimento di molecole chimiche da inquinamento e così via.

Come è possibile ridurre lo stress ossidativo?

Attraverso i quattro obiettivi del metodo che sono: attivazione del cervello rettiliano; garanzia della qualità della flora intestinale; garanzia della qualità e della quantità di apporto nutrizionale; azione sui fattori di stress ossidativo.

Qual è lo stile di vita consigliato per stare in salute?

Un corretto equilibrio tra attività fisica e buona nutrizione sono elementi fondamentali per ottimizzare le prestazioni fisiche e mentali, aumentare la longevità assicurandosi di invecchiare bene, migliorare il proprio benessere, prevenire le malattie, rallentare lo sviluppo di malattie e accompagnare verso la guarigione.

Lonhea Alpine Clinic

Lonhea Alpine Clinic

Quanto è importante l’alimentazione per la salute dell’individuo? Come ci si deve alimentare per stare in salute e quali alimenti bisogna prediligere?

L’obiettivo del Metodo Golay in ambito nutrizionale è molto semplice, nessun divieto bensì il “piacere della nutrizione”, come motore del buon funzionamento del cervello digestivo. L’essenziale infatti è mantenere un’alimentazione sana e rispettosa dell’equilibrio di ciascuno, senza rinunciare a qualche piacere utilizzando il maggior numero di sapori e colori possibili in ogni piatto con prodotti freschi e di qualità. Per ben nutrire la flora intestinale i pasti devono contenere probiotici come fibre alimentari e alimenti fermentati (soia, crauti, kefir), acidi grassi essenziali (Omega 3 nelle verdure e pesci grassi), proteine animali o proteine vegetali in parti uguali, vitamine, ma anche minerali, oligoelementi e molti antiossidanti (vino rosso, caffè, frutti rossi…) che riducono e prevengono l’infiammazione oltre ad assicurare la corretta funzione della barriera intestinale. Il metodo si pone l’obiettivo di migliorare la qualità della flora intestinale e di garantire la quantità e la qualità dei nutrimenti necessari. In realtà, la flora intestinale fornisce oltre il 50% dei bisogni nutrizionali e, se la qualità si riduce, il cervello rettiliano diventa meno efficiente. Una cattiva alimentazione (mancanza di frutta e verdura, carenza di vitamina D, di oligoelementi, cattivo rapporto di acidi grassi Omega 3 e 6) agisce direttamente sullo stato di salute.

E l’attività fisica? Come ciascuno di noi dovrebbe inserirla nel proprio quotidiano?

L’attività fisica è il modo migliore per modificare la propria flora intestinale e per migliorare le funzionalità digestive. L’attivazione del cervello rettiliano derivante dall’attività sportiva è il maggiore stimolo per incrementare le funzionalità digestive e dunque un elemento fondamentale per raggiungere l’equilibrio tra i due cervelli. Se non si è abituati, in una fase iniziale sono sufficienti 2/3 ore settimanali per poi passare a 5/6 ore settimanali.

Ai suoi clienti/pazienti prescrive uno stile di vita personalizzato. In che modo? In cosa consistono i test che effettua prima di elargire i suoi consigli per la salute?

All’arrivo dei pazienti, effettuiamo una valutazione funzionale completa dei due cervelli e dei fattori di stress ossidativo al fine di determinare lo stato di salute e gli obiettivi individuali. Questa analisi include una discussione approfondita dei problemi di salute attuali e passati, un questionario, un esame clinico, la bioimpedenza per misurare la resistenza elettrica e la reattanza (la capacità di comportarsi da conduttore reattivo) del corpo, un bilancio micronutrizionale, la misura della qualità del sonno e la capacità di recupero, la misurazione della forza dei muscoli respiratori. In base ai risultati delle analisi di salute e agli obiettivi di ciascun paziente, sono in grado di stabilire un programma su misura che si avvale degli strumenti più adatti a ciascuna situazione individuale, avendo come obiettivo di drenare il cervello digestivo, attivare al massimo il cervello rettiliano e ristabilire l’insieme della funzione locomotoria.

Donna che dorme

Image by © Wavebreak Media Ltd./Corbis

Nella sua clinica si misura la qualità del sonno. Come si può dormire bene?

L’unico modo per fare sì che il sonno sia profondo e porti dei veri benefici è fare sport. Qualsiasi attività fisica attiva il cerebellum, l’area del cervello che, una volta sollecitata, a sua volta stimola il mesencefalo, dove si regola l’alternanza tra il sonno e la veglia. Facendo attività fisica si mantiene in salute il centro cerebrale del riposo, preservando la sua capacità di trascinare la mente nell’incoscienza del sonno profondo. Alternare camminate, attività in bicicletta, stretching, yoga per 5 o 6 ore la settimana porta ad un equilibrio fondamentale per dormire bene.

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